Preistoria del cibo. Anche il Sud protagonista del convegno romano dedicato all’alimentazione più antica

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Graffito della Grotta Paglicci, Rignano Garganico (Foggia)

Graffito preistorico con cavallo, Grotta Paglicci, Rignano Garganico (Foggia)

di Redazione FdS

Dal 5 al 9 ottobre 2015 a Roma si svolge il convegno “Preistoria del cibo – L’alimentazione nella preistoria e nella protostoria”, a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Il convegno si articolerà fra i Musei Capitolini, la Casa dell’Architettura e il Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini (v. PROGRAMMA sotto).

La scelta di dedicare la 50a Riunione Scientifica dell’IIPP all’alimentazione nella preistoria e nella protostoria è stata dettata dall’attualità del tema: l’Expo Universale in corso a Milano sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” ha creato infatti un’occasione imperdibile per mettere in relazione un argomento di interesse generale con i temi della ricerca pre-protostorica, coniugando il consueto profilo scientifico dei convegni dell’IIPP con l’intento di interessare anche un pubblico più ampio.

Il convegno prevede la presenza di studiosi italiani e stranieri che presenteranno i risultati di ricerche sul tema dell’alimentazione in una prospettiva pluridisciplinare che coinvolge archeologi, antropologi, archeozoologi, paleobotanici, geo-archeologi, eccetera, proponendo visioni di sintesi accanto a nuove letture di dati che abbracciano i moltissimi aspetti che si collegano al tema. Fra le ricerche oggetto del convegno, diverse riguardano luoghi di interesse preistorico situati in Sud Italia.

Molteplici sono i punti di vista da cui viene affrontato l’argomento, raccolti in quattro sessioni: l’incidenza della dieta sullo sviluppo degli esseri umani, la relazione tra ambiente e risorse alimentari, gli aspetti tecnici ed economici della produzione e preparazione degli alimenti, le valenze rituali e sociali connesse con l’acquisizione e il consumo di cibi e bevande.

L’amplissimo arco di tempo preso in considerazione, dal Paleolitico fino alla prima età del Ferro, e l’area geografica rappresentata  – oltre l’Italia sono coinvolti altri contesti europei e vicino-orientali –   consentono una molteplicità di ricostruzioni che illustrano la ricchezza di risposte messe in essere dalle comunità del passato più antico in rapporto con il ciclo dell’alimentazione, proponendosi come spunto per un dibattito attuale.

Nei cinque giorni del convegno si alterneranno sessioni dedicate alla presentazione e alla discussione di ricerche e studi di carattere specialistico ad altri nei quali saranno proposte conferenze dedicate a un pubblico più ampio, che saranno tenute da illustri archeologi, antropologi, nutrizionisti ed etnologi. Per queste ultime è previsto un orario pomeridiano e l’ingresso libero in modo da favorire al massimo la partecipazione.

Sul piano scientifico, si è voluto lasciare ampio spazio alla discussione senza rinunciare alla presentazione dei dati: per ogni sessione si è quindi scelto un numero limitato di relazioni che propongono sintesi o casi emblematici e si caricherà su questo sito, prima dell’inizio della Riunione, la mole assai rilevante di contributi puntuali proposti, che in tal modo saranno a disposizione per formare oggetto di riflessione e dibattito durante il convegno.

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