di Redazione FdS
Il 20 gennaio 2016 è la data che aperto il periodo di celebrazioni per il 3° Centenario della nascita di Carlo di Borbone (1716 – 1789), Re di Napoli dal 1735 al 1759 e da quest’anno fino alla morte re di Spagna con il nome di Carlo III. Autore di diverse riforme, alcune efficaci, altre discutibili, ci piace ricordarlo soprattutto per alcune importanti iniziative in campo culturale e artistico: durante il suo regno iniziò la stagione delle grandi ricerche archeologiche che hanno riportato alla luce le antiche città romane di Ercolano, Pompei e Stabia, sommerse dalla grande eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Gli scavi destarono grande interesse nel sovrano, che volle essere informato quotidianamente delle nuove scoperte e spesso andava di persona nei luoghi delle ricerche per ammirare i reperti. Un grande patrimonio storico e artistico di cui affidò la gestione all’Accademia Ercolanese, da lui istituita nel 1755.
A lui si deve inoltre la costruzione dell’Albergo dei Poveri a Palermo e Napoli, edifici dove gli indigenti, i disoccupati e gli orfani avrebbero ricevuto ospitalità, nutrimento e educazione. Nella capitale del regno volle un grande teatro d’opera che, edificato in circa sette mesi, dal marzo all’ottobre 1737, fu inaugurato il 4 novembre, giorno del suo onomastico, da cui il nome di Real Teatro di San Carlo. Carlo fondò inoltre scuole per la produzione d’importanti manifatture artistiche: dalla Real Fabbrica degli Arazzi (1737) al Real Laboratorio delle Pietre dure (1738), diretti da artisti fiorentini invitati a trasferirsi a Napoli; e poi ancora la Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte (1739), istituita dopo il matrimonio con Maria Amalia di Sassonia, in cui lavoravano operai provenienti dall’antica fabbrica di Meissen, che l’elettore di Sassonia, suo suocero, inviò a Napoli, e la Real Fabbrica di Maioliche di Caserta, attiva nel triennio 1753-56.
E a proposito di Caserta, re Carlo scelse questa città come sede di un palazzo che rivaleggiasse con Versailles in magnificenza, per cui nel 1751 decise di situarlo là dove possedeva già un padiglione di caccia che gli ricordava il paesaggio spagnolo del Palazzo Reale della Granja de San Ildefonso. Della costruzione incaricò l’architetto italo-olandese Luigi Vanvitelli, che iniziò ufficialmente i lavori il 20 gennaio 1752, in occasione del trentaseiesimo compleanno del re, dopo una fastosa cerimonia. Questa reggia era stata già preceduta dagli altri due splendidi palazzi reali di Portici e di Capodimonte: il primo fu per anni la residenza preferita dei sovrani, mentre il secondo, pensato inizialmente come casino di caccia per il vaso bosco circostante, fu in seguito destinato ad accogliere le opere d’arte dei materni avi Farnese che Carlo aveva trasferito da Parma.
EVENTI 2016
– Il primo evento di rilievo in memoria di Carlo di Borbone è stato, lo scorso febbraio, la visita alla Reggia di Caserta di Jose Luis Solano, Console Generale di Spagna a Napoli, accompagnato dal Console onorario dell’Uzbekistan in Caserta Vittorio Giorgi e dal Presidente della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro Alberto Zaza d’Aulisio, promotori dell’iniziativa. Il diplomatico spagnolo, dotato di giurisdizione sulla stessa area del meridione d’Italia corrispondente all’ex Regno delle Due Sicilie, è stato accolto dal nuovo Direttore della reggia vanvitelliana Mauro Felicori ed ha dichiarato piena disponibilità ad instaurare la più proficua collaborazione istituzionale per potenziare i rapporti culturali tra Italia e Spagna alla luce della feconda ed illuminata azione svolta da Carlo nei 25 anni in cui è stato titolare del trono di Napoli.
– Una serie di altri eventi è quella promossa fra aprile e maggio dalla Seconda Università degli Studi di Napoli e dalla Reggia di Caserta: si tratta di un ciclo di incontri aperti ad un pubblico di appassionati e di giovani studiosi delle Università e delle scuole della Campania, volto a ricordare l’importanza della figura storica di Carlo di Borbone. Studiosi di storia, scienza, arte e paesaggio si alterneranno per raccontare, nella favolosa cornice della Cappella Palatina della Reggia di Caserta, la figura di un re che tanto ha segnato il nostro Meridione e nella cui eredità culturale si possono ancora ritrovare le testimonianze di un bello e di un buono che ha animato una importante stagione storica in grado di stimolare ancora le giovani generazioni.
Il primo degli incontri è stato previsto per giovedì 14 aprile. Le giornate di studio e di approfondimenti termineranno giovedì 26 maggio 2016. Di seguito il calendario degli appuntamenti:
Giovedì 14 aprile ore 17:00
Giuseppe Galasso
Un “Re Nazionale”, una Propizia ed avventurosa occasione e un edificio da farsi
Giovedì 21 aprile ore 17:00
Massimo Capaccioli
La scienza al tempo di Carlo
Giovedì 5 maggio ore 17:00
Riccardo Lattuada
Artisti per Carlo, artisti di Carlo
Giovedì 12 maggio ore 17:00
Paolo Giordano
Carlo di Borbone, razionalismo architettonico e filantropia sociale
Giovedì 26 maggio ore 17:00
Pier Luigi Leone De Castris
I musei di Carlo da Parma a Napoli
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Viale Douhet 2/a
ore 17.00
Ingresso libero
IL LUOGO