di Redazione FdS
Questa mattina in Calabria, nello specchio di mare di località “Pizzapunti” a Pizzo Calabro (Vibo Valentia), 50 sculture realizzate dall’artista danese di fama internazionale Nikolaj Bendix Skyum Larsen, sono state collocate sul fondo marino in memoria dei migranti tragicamente scomparsi nelle acque del Mediterraneo durante i viaggi della speranza.
Si tratta di una creazione complessa e dinamica che prevede l’immersione delle statue nelle acque di Pizzo per la durata di quattro mesi. Durante questo periodo il materiale organico con cui sono state costituite si trasformerà e modellerà per effetto delle correnti, mutandone la fisionomia, analogamente a quanto avviene con i corpi dei migranti in fondo al mare.
“L’idea – ha spiegato Larsen – nasce dall’immagine di alcuni corpi trovata su un giornale che raccontava degli sbarchi. Mi piacerebbe completare questo lavoro entrando in contatto con i Centri di accoglienza calabresi per lasciare agli ospiti dei pezzi di carta dove poter scrivere i loro pensieri da associare poi alle statue che andremo a recuperare in mare in modo da rendere chiaro quello che rappresenta il sogno del loro viaggio”. Dopo quattro mesi di immersione le statue verranno messe in mostra a Pizzo e successivamente saranno al centro di mostre itineranti sia in d’Italia che nel resto d’Europa.
S’inabissano voci nell’aria indifferente
Il mare si richiude sopra senza eco
L’umanità trema
Si continua a morire
In questo mare
Le navi affondano
Vagano corpi raggelati
L’incanto Reciso
La speranza del viaggio sospesa
Fluttua negli abissi jonici
Un dio che non vede
Forse si tormenta
Chi anelava terra
Ha visto solo acqua
La deriva è il limite
L’orizzonte s’impiglia nell’ultimo sguardo
Nel sogno morente.
anna lauria