A Febbraio Caravaggio farà il suo debutto in Calabria con il San Giovanni di Palazzo Corsini. L’opera rimarrà esposta a Taverna per un mese
di Redazione FdS
Il suo arrivo era stato annunciato a maggio scorso per fine ottobre 2014 ma evidenti problemi organizzativi hanno fatto slittare di qualche mese l’arrivo in Calabria della tela “San Giovanni Battista” di Michelangelo Merisi da Caravaggio proveniente dalla collezione del Museo romano di Palazzo Corsini. Questo il motivo del nuovo annuncio da parte dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri che in mattinata nel corso di una conferenza stampa ha comunicato che “l’8 di febbraio 2015, il San Giovannino di Caravaggio verrà ospitato a Taverna, patria di Mattia Preti. La tela si potrà ammirare fino a fine marzo nella splendida cornice del Museo Civico di San Domenico, in un ideale colloquio con la Predica di San Giovanni di Mattia Preti, che e’ effigiato in basso a destra con i simboli della sua vita e del suo destino: il pennello di pittore e la spada di Cavaliere di Malta. Caravaggio è il più grande pittore di tutti i tempi eppure finora in Calabria non abbiamo mai avuto esposto un suo quadro”.
Mario Caligiuri ha comunicato l’iniziativa riferendo le dichiarazioni del Sovrintendente del Polo Museale Romano Daniela Porro. L’Assessore, che e’ stato introdotto dal Sindaco Eugenio Canino, ha inquadrato questo importante appuntamento nell’ambito delle manifestazioni sui 400 anni della nascita di Mattia Preti, iniziate nel 2013, proseguite nel 2014 e che continueranno anche nel 2015 con una serie di attività: dalla mostra sul Nudo nell’arte al Museo Nazionale di Reggio Calabria, dove tele di San Sebastiano di Mattia Preti verranno messe a confronto con i bronzi di Riace su un tema eterno dell’arte, alla mostra sugli anni giovanili di Mattia Preti a Roma presso Palazzo Corsini. Inoltre Caligiuri ha anche collocato le iniziative pretiane nel contesto delle iniziative culturali sviluppate dalla Regione Calabria in questi anni che hanno determinato nel 2013, come studiato dalla Banca d’Italia, l’apporto delle attivita’ culturali pari al 15 della ricchezza prodotta annualmente in Calabria. “E si tratta – ha detto Caligiuri – di un dato destinato a crescere, quando gli ingenti investimenti già effettuati nella scuola, nella ricerca e nei beni culturali dispiegheranno maggiormente i propri effetti”.
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