A Pompei riemerge una ricca dimora. Fra i reperti, un Priapo affrescato, simbolo di fertilità

Affresco con volto femminile, I sec. d.C., Pompei - Image by Parco Archeologico di Pompei

Affresco con volto femminile, I sec. d.C., Pompei – Image by Parco Archeologico di Pompei

di Kasia Burney Gargiulo

Dopo i recenti ritrovamenti presso la Casa di Giove, la Regio V dell’antica Pompei torna a far parlare di sè grazie alle scoperte ormai quasi quotidiane che gli scavi in corso, nell’ambito del Grande Progetto Pompei, vanno regalando al pubblico di tutto il mondo. Ad emergere in questi giorni sono stati gli ambienti elegantemente decorati di una ricca dimora su Via di Vesuvio e proprio da uno di essi proviene l’immagine di un Priapo che soppesa il proprio enorme membro con una bilancia (v. video seguente). E’ il secondo esemplare con questo soggetto ad essere rinvenuto a Pompei dopo il celebre affresco che campeggia all’ingresso della Casa dei Vettii ubicata in un’insula poco distante.
 

 
Divinità presente sia nella mitologia greca sia in quella romana, Priapo ha una genealogia variabile a seconda delle versioni riportate dai mitografi: numerose fonti lo vogliono figlio di Afrodite e Dionisio, altre figlio di Afrodite ed Ermes o Ares, Adone o Zeus. Uno dei miti narra che Hera, gelosa del rapporto adulterino di Zeus con Afrodite, si sia vendicata con Priapo conferendogli un aspetto grottesco per via del suo fallo abnorme.
 

Il Priapo affrescato sull'uscio della Casa dei Vettii - Image by Parco Archeologico di Pompei

Il Priapo affrescato sull’uscio della Casa dei Vettii – Image by Parco Archeologico di Pompei

Ma è nella natura dei simboli superare l’immediatezza delle immagini per cui il fallo a Pompei, come in generale nel mondo antico, non è solo emblema triviale di lussuria, ma è soprattutto allegoria dell’origine della vita, icona apotropaica contro il malocchio o propiziatrice di fertilità, buoni affari e ricchezza. Celebri, a tal proposito, i bassorilievi pompeiani con il fallo e la scritta HIC HABITAT FELICITAS e non è un caso se a poca distanza dalla casa col Priapo affrescato, su un muro di Vicolo dei Balconi, sia riemerso un fallo in tufo grigio dipinto.
 
Il Priapo affrescato ritrovato in una domus di Via di Vesuvio, Pompei - Image by Parco Archeologico di Pompei

Il Priapo affrescato ritrovato in una domus di Via di Vesuvio, Pompei – Image by Parco Archeologico di Pompei

Alla scoperta del Priapo affrescato hanno fatto seguito altri preziosi ritrovamenti come il delicatissimo ritratto femminile all’interno di un clipeo (v. foto in alto) e una stanza da letto decorata con raffinate cornici e quadretti con paesaggi marini, nature morte e animali in miniatura.
 
Cubicolo affrescato ritrovato lungo la Via di Vesuvio - Image by Parco Archeologico di Pompei

Cubicolo affrescato ritrovato lungo la Via di Vesuvio – Image by Parco Archeologico di Pompei

Lungo la stessa via, in direzione sud, è invece riemersa la parte superiore di una fontana-ninfeo con decorazioni a mosaico in pasta vitrea e conchiglie.
 
Decorazione di una fontana realizzata a mosaico in pasta vitrea e conchiglie - Image by Parco Archeologico di Pompei

Sezione di fontana/ninfeo decorata a mosaico in pasta vitrea e conchiglie – Image by Parco Archeologico di Pompei

“La tutela a Pompei, condotta correttamente e sistematicamente sta portando a straordinari rinvenimenti – ha dichiarato il direttore generale della Soprintendenza di Pompei, Massimo OsannaRicerca, conoscenza (e dunque scavo), tutela e conservazione sono aspetti tutti strettamente connessi e non si possono portare avanti se non in maniera sistemica. Via di Vesuvio, da cui provengono i nuovi affreschi, via delle Nozze d’argento e via dei Balconi, dove in questo momento si concentrano i lavori di messa in sicurezza, sono stati in passato oggetto di crolli ripetuti e perdita di materiale archeologico (come il volto di Priapo). Interventi non sistematici fatti a posteriori, quando ormai il danno era avvenuto, hanno tamponato momentaneamente le criticità senza risolverle. Il progetto attuale è invece un imponente intervento caratterizzato da sistematicità e rigore metodologico che risolverà le criticità nel complesso, riprofilando i fronti di scavo per tutta la loro estensione”.
 
Lo scavo nella domus di Via di Vesuvio - Image by Parco Archeologico di Pompei

Lo scavo nella domus di Via di Vesuvio – Image by Parco Archeologico di Pompei

Sebbene all’avvio di questi scavi – ha inoltre ricordato Osanna – tutti gli archeologi impegnati si aspettassero numerosi ritrovamenti in un’area non ancora scavata di circa 22 ettari, “le continue e importanti scoperte hanno decisamente superato ogni più rosea aspettativa e si possono preventivare ancora molti altri ritrovamenti nelle operazioni che continueranno a interessare un fronte di scavo di circa tre chilometri”.

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