di Redazione FdS
E’ un dossier di ben 10 cartelle molto fitte quello che il Forum Ambiente e Salute di Lecce – l’agguerrito gruppo di ambientalisti salentini sempre pronto a denunciare le crescenti aggressioni ai danni di uno dei più bei territori di Puglia – ha spedito fra gli altri al Ministero per i Beni Culturali, dell’Ambiente, dell’Agricoltura, al Corpo Forestale dello Stato ed alla Regione Puglia. Come si apprende da uno dei passaggi del dossier, il Forum invoca un urgente intervento delle autorità “al fine di fermare l’inizio dei lavori di depauperamento del patrimonio forestale nelle preziose Pinete di località Serra degli Alimini, Otranto (Lecce). Aree dove insistono anche non a caso dei SIC, Siti di Interesse Comunitario, delle ZPS, Zone di Protezione Speciale, e Pinete di prioritaria importanza anche a livello di nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia da poco entrato in vigore. Quegli ecosistemi variegati – spiegano – dove si passa da aree a Pineta ad altre aree frammiste di macchia mediterranea, con prossimi ambienti umidi e retrodunali e dunali, devono essere preservati e tutelati come Parco Naturale Integrale! Questi interventi di depauperamento di un patrimonio arboreo che è anche statale, poiché alberi piantati in gran parte proprio dallo Stato Italiano e con fondi pubblici, sono intollerabili sotto ogni punto di vista”.
Partendo dal caso-Alimini il ”J’accuse” degli ambientalisti si estende più in generale a tutta la Puglia, dove – sottolineano gli ambientalisti – “si assiste ovunque, in centri urbani come in aree periurbane e naturali, ad un pinicidio denunciato quotidianamente da tanti cittadini sfiancati dai continui orrori a cui assistono e dalla inerzia che riscontrano, fino ad oggi, nelle autorità competenti, che non hanno ancora adeguatamente fermato nè represso l’osceno esecrabile fenomeno in corso. Fenomeno da invertire con politiche di rimboschimento in aree ancora non alberate.
I tagli – denunciano – avvengono tra mille falsità pseudo-legittimanti, false d aun punto di vista tecnico e scientifico, per alimentare la fame speculativa di biomasse cresciuta in questi anni a seguito di folli e deviate politiche di cattiva “green” economy industriale, che mistifica e calpesta al contempo l’ecologia, operando nei fatti nel verso della distruzione dei patrimoni paesaggistici e naturali che pretende, invece, pubblicitariamente di salvare! Una mostruosità ormai del tutto insopportabile e ben evidente! La geografia di questi orrori ormai non ha confini ma investe, quasi omogeneamente, tutta la Regione, e, in particolar modo, l’area Salentina!”
E concludono: “Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione e riprovazione per dei progetti di cui siamo venuti a conoscenza per interventi di taglio di innumerevoli alberi di Pino, e non solo, nelle stupende e vincolatissime pinete di località Serra degli Alimini ad Otranto, con autorizzazione richiesta in questi mesi alla Provincia di Lecce. I tagli potrebbero già iniziare nelle prossime settimane, e l’area ha un tale pregio naturalistico da veder l’individuazione di siti di massimo e prioritario interesse ambientale. Quanto già avvenuto, tra forti polemiche, articoli di stampa e servizi giornalistici, multe e sequestri, in altre pinete salentine nei mesi passati, ora rischia di abbattersi sul principale forziere arboreo di legno del versante Adriatico salentino, la stupenda, e da tantissimi amata foresta dei sacri Pini degli Alimini, conosciuta in tutto il mondo.”
Laghi Alimini di Otanto
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