Acquisito in 3D da un’equipe calabrese il Codex Purpureus di Rossano. Sarà più facilmente fruibile in tutto il suo splendore

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Uno dei fogli del Codex Purpureus Rossanensis con il miracolo della resurrezione di Lazzaro, VI sec. d.C.

di Redazione FdS

Dal sito di CalabriaInnova, Progetto Integrato di Sviluppo Regionale (PISR) finalizzato a sostenere i processi di innovazione delle imprese calabresi, favorendo il trasferimento di tecnologie e conoscenze sviluppate dal sistema della Ricerca al mondo imprenditoriale, appprendiamo che un team di lavoro calabrese, formato dalla TEA di Elena Console e dallo spin-off Unical 3D Research, è intervenuto su una delle opere più importanti del patrimonio artistico calabrese, il Codex Purpureus di Rossano, per trasformarla in digitale e renderla fruibile a tutti.

L’opera, che attualmente è ospitata all’interno di una mostra nel Palazzo del Quirinale a Roma, è un antico evangelario simbolo dell’incontro tra le due anime della cultura europea, quella orientale e quella occidentale. Il Codex, per il quale è in corso il procedimento per il riconoscimento come bene patrimonio dell’Unesco, contiene l’intero Vangelo di Matteo, quasi tutto quello di Marco, del quale mancano solo i versetti 15-20, e una parte della lettera di Eusebio da Carpiano sulla concordanza dei Vangeli.  Un manoscritto di autore anonimo opera di una produzione scrittoria di un centro dell’Oriente che, probabilmente, veniva usato durante la Messa, dato che la diocesi di Rossano era fortemente legata al rito di lingua greca (praticato fino al 1462 circa, nonostante ovunque fosse già in uso quello latino), riveste uno straordinario interesse dal punto di vista sia biblico e religioso, sia artistico, paleografico e storico. Un documento simbolo di una regione, la Calabria, che ha mediato e tradotto in sintesi la civiltà greco-orientale e quella latino-occidentale.

Il lavoro del team che si è occupato del Codex ha permesso sia di avviare una diagnostica non invasiva dell’antico codice, sia di promuoverne la divulgazione rendendolo fruibile a tutti in formato virtuale, facendo sì che tramite l’acquisizione 3D possa essere consultato in tutto il suo splendore anche attraverso ingrandimenti e analisi dei particolari.

 

 

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