Acri: nello storico Palazzo Sanseverino mostra personale dell’artista Angelo Ventimiglia

Angelo Ventimiglia. L’altra faccia della moneta (15 giugno – 1 settembre 2024)

di Redazione FdS

Nelle sale del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), ubicato ad Acri (Cosenza) all’interno dello splendido Palazzo Sanseverino Falcone (XVIII sec.), il prossimo 15 giugno alle 18.30 si inaugurerà la personale dell’artista metamorfico Angelo Ventimiglia. La mostra “Angelo Ventimiglia. L’altra faccia della moneta” rimarrà visitabile fino al 1° settembre 2024. La mostra è a cura di Mario Verre.

Come un alchimista, l’artista originario di Villapiana (Cosenza), ha la capacità di trasformare i materiali metallici in opere d’arte, nobilitandoli e liberandoli dalla loro forma primigenia per farli nascere a nuova forma, continuando così il processo di trasformazione a cui la terra sottopone ogni oggetto inanimato e non. Un passato che viene modellato, piegato, cesellato dalle mani dell’artista, per ridare valore al grande messaggio di civiltà lasciato in eredità dalla Magna Grecia. In Ventimiglia vive, infatti, un’arte dimenticata, rivisitata, reinterpretata e, ogni suo lavoro è un racconto che dall’antico arriva al contemporaneo, ripercorrendo oltre duemila anni di storia. Con un approccio del tutto nuovo mescola infatti i principi dell’ingegneria con l’arte, imprimendo vitalità al metallo di cui si avvale per le sue opere, convinto che la duttilità dei materiali consente di raccontare la storia.
 

Angelo Ventimiglia, Taras, acrilico su tela, organza, corde di marinaio e lamina d’alluminio lavorata a sbalzo con doppia battitura a freddo, 2017, cm. 80×60 – Ph. © Emanuele Santoro

Angelo Ventimiglia dimostra un attaccamento atavico alla sua amata Calabria nel ricreare sia rari esemplari numismatici che fregi o pinakes provenienti dalla Magna Grecia, proiettandoli nella contemporaneità artistica attraverso un perfetto equilibrio tra la pittura ed i metalli grazie al quale la classicità d’impianto nella struttura delle figure e nell’impostazione complessiva della tela ha uno straordinario sapore di cultura passata che rivive nel presente.

Il percorso espositivo di 60 opere racconta della moneta come elemento dal valore aureo ma anche di dei, semidei, eroi, animali e oggetti sacri, protagonisti di quell’immaginario senza tempo in cui i nostri antenati trasfusero conquistate verità sulla natura, sull’uomo e sullo spirito.
 

Angelo Ventimiglia, Fonte (part.), acrilico su tela, cotone e lamina di alluminio lavorato a sbalzo con doppia battitura a freddo, 2017, cm. 80×60 – Ph. © Emanuele Santoro

La mostra rientra nel Progetto Bancartis con cui, dal 2006, la BCC Mediocrati (Cs) in sinergia con il MACA sostiene e valorizza l’arte e la cultura Made in Calabria. Lo scorso dicembre, l’opera Rhegion & Kroton di Ventimiglia (tecnica mista, acrilico su tela, stoffa di cotone e lamina di alluminio lavorata a sbalzo con doppia battitura a freddo) è entrata a far parte della Collezione Bancartis.
 

Angelo Ventimiglia, Diem, acrilico su tela, cotone e lamina d’alluminio lavorata a sbalzo con doppia battitura a freddo, 2018, cm. 80×60 – Ph. © Emanuele Santoro

L’ARTISTA

Angelo Ventimiglia, originario di Villapiana (Cs), è nato a Castrovillari (Cs) nel 1984. Ingegnere civile per formazione accademica, fin da giovanissimo si è accostato all’attività artistica suggestionato dai dipinti delle chiese bizantine di Plataci (Cs); un’attività che tra disegno, scultura, pittura e installazioni, continua ancor oggi a coltivare a Reggio Calabria dove vive e lavora. Interessato da sempre alla storia della antica colonia magno-greca di Sibari (CS) e, più in generale, stimolato dal remoto passato dei luoghi in cui vive, dai loro paesaggi e profumi, conduce una ricerca artistica incentrata sulle origini magno-greche della civiltà europea. Nel 2014 Ventimiglia ha fondato il progetto artistico MeditArt presentato nell’Aula Magna dell’Università della Calabria dal Ministro degli Affari Regionali. Nella sua Villapiana ha promosso la nascita del MAVI (Museo Identitario all’Aperto di Villapiana), museo d’arte contemporanea dell’Alto Jonio Cosentino, diventandone nel 2018 il direttore artistico. L’artista ha esposto le sue opere in molte città italiane, tra cui Venezia, Firenze, Genova, Macerata, Sulmona, Messina, Rende e Cosenza, e in alcune città estere.

IL MUSEO

Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), inaugurato nel giugno del 2006, ospita in modo permanente, in 11 delle sue 30 sale, la collezione delle opere dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo. Si tratta di 237 lavori donati dall’artista alla città di Acri. Le opere sono l’esito di una selezione della produzione di Vigliaturo dal 1961 al 2004 e segnano le tappe fondamentali della sua ricerca artistica, dagli esordi pittorici sino alla raffinata elaborazione delle sua scenografiche e variopinte sculture in vetro. Le restanti diciannove sale del palazzo ospitano periodicamente mostre, incontri, workshop e iniziative didattiche dedicate all’arte contemporanea.

MACA. Museo Arte Contemporanea Acri
Palazzo Sanseverino-Falcone
Piazza Falcone 1, 87041 Acri (Cs)
Visitabile dal 15 Giugno al 01 Settembre 2024
Orario apertura: da martedì a sabato 09:00/13:00 – 15:00/19:30
domenica 10:30/13:00 – 16:30/19:30
Ingresso libero
Info: www.museomaca.it – info@museomaca.it – m. 3396935464
Info Angelo Ventimiglia: FACEBOOK

Organizzazione:
Direttore artistico Silvio Vigliaturo
Direzione scientifica Antonella Bongarzone
Direzione attività didattiche Massimo Garofalo
Organizzazione e coordinamento Oesum Led Icima
Digitalizzazione evento ODE Oesum Digital Exhibition

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