Il fotografo ha indagato l’incandescente ‘trincea’ francese della lotta alla pandemia. Ne ha ricavato un libro fotografico per testimoniare l’impegno degli operatori sanitari. Lanciata una campagna di pre-vendita on line per produrlo
Dopo il suo drammatico esordio in Cina, la pandemia da coronavirus Sars-cov 2 che da febbraio scorso sta attanagliando il pianeta, non solo ha minato le certezze dell’uomo contemporaneo ma ha messo a nudo la fragilità di interi sistemi sanitari nazionali, vittime di improvvide politiche di taglio alla spesa i cui effetti deleteri il virus ha portato più che mai alla luce come un’impietosa cartina di tornasole. Carenza di posti e di personale sanitario negli ospedali, indebolimento della medicina del territorio, insufficienza di dispositivi personali di sicurezza, unitamente alle oggettive difficoltà di azione di fronte a un patogeno sconosciuto, hanno messo a dura prova gli operatori sanitari trovatisi a fronteggiare in prima linea un vero e proprio tsunami. Una prova fisica e psichica senza precedenti dettata dall’intensità del flusso di pazienti bisognosi di ricovero ospedaliero e dalla loro inevitabile condizione di isolamento dovuta all’alta contagiosità di una patologia che in molti casi si conclude ancora col decesso del malato.
Un ruolo, quello degli operatori sanitari diviso tra l’eroismo di chi porta avanti il proprio compito come una missione, anche nelle condizioni più estreme, e l’oscura condizione di chi spesso non vede riconosciuto appieno il valore del proprio lavoro. A queste figure, così importanti per il benessere della collettività, il fotografo pugliese Nicola Vigilanti, residente in Francia, ha voluto dedicare un libro-testimonianza dal significativo titolo Affrontare l’invisibile. Un impegno in prima linea per salvare vite umane. Il progetto del volume, senza scopo di lucro, prevede un testo bilingue (francese e italiano) e 55 immagini che, scattate durante lo scorso lockdown nei reparti di pronto soccorso e terapia intensiva dell’Infirmerie Protestante de Lyon, in Francia – uno dei fronti più caldi della lotta al Covid19 in Europa – documentano il duro lavoro nelle sale di rianimazione, peraltro analogo a quello dei reparti covid di tutto il mondo. Al solo scopo di coprire le spese di produzione del volume Nicola Vigilanti lancerà dal 30 0ttobre al 30 novembre prossimi una campagna di pre-vendita sulla piattaforma Ulule, che consentirà di prenotare on line il libro al prezzo scontato di 42 euro (anziché 50) e di riceverlo entro dicembre. Per chi lo voglia sarà possibile partecipare con contributi più elevati in cambio di ulteriori premialità molto interessanti e disponibili solo per la durata della campagna.
Il libro, di 100 pagine, sarà stampato in edizione pregiata e in formato 19×19 per rappresentare al meglio le diverse inquadrature delle immagini scattate con una fotocamera Leica. La stampa è affidata alla prestigiosa tipografia Escourbiac di Parigi con cui l’autore ha deciso di valorizzare le immagini su carta 135g Ivory Symbol Tatami e scelto una copertina in tela beige chiaro (Toile Assuan) con un carattere in rilievo grigio chiaro.
“La rapida diffusione del virus, l’incertezza sull’affidabilità delle informazioni che circolavano e l’alto tasso di mortalità – racconta Nicola Vigilanti – sono stati fattori che hanno generato pressioni molto elevate e un clima ansiogeno. Un contesto che ha colpito in particolare gli operatori sanitari in prima linea nella lotta contro il COVID-19. Ho pensato che fosse importante lasciare una traccia dell’eccezionale impegno di questi lavoratori che, da un giorno all’altro, si sono trovati in un vero e proprio terreno di missione.” Una decisione che ha visto il fotografo in prima linea, giorno e notte, al fianco del personale ospedaliero, durante il periodo di confinamento, nei reparti di pronto soccorso e di terapia intensiva.
Le immagini scattate da Vigilanti ci mostrano sguardi e gesti di chi ha salvato vite umane condividendo emozioni, tensioni e coraggio. “Proprio perché un nemico invisibile è ancora più insidioso – aggiunge il fotografo – l’unità si è rivelata l’arma migliore: medici, infermieri, inservienti, tecnici, addetti alle pulizie e alla ristorazione, farmacisti, tutti hanno agito unitamente per superare una sfida di proporzioni finora sconosciute”.
Ciò non toglie che innumerevoli difficolta abbiano caratterizzato il lavoro di queste donne e di questi uomini, come l’esposizione al rischio di contaminazione, l’esaurimento fisico, la riorganizzazione degli spazi e l’adattamento a nuove condizioni di lavoro, condizioni impostesi in modo quasi improvviso, repentino e con un’intensità senza precedenti.
La consapevolezza però di essere tutti ”sulla stessa barca” e dell’utilità di far fronte comune contro un nemico terribilmente subdolo, ha permesso loro di resistere strenuamente. Le immagini pubblicate nel libro hanno proprio lo scopo di farci soffermare sullo spirito di solidarietà e di aiuto reciproco, nonché sul coraggio di queste persone impegnate a salvare delle vite umane mettendo a rischio la propria vita.
“Il periodo di crisi sanitaria che abbiamo appena vissuto, brutale e senza precedenti – dice Nicolas Caquot, direttore dell’Infirmerie Protestante de Lyon -, ci ha segnato per tutta la vita. Il libro di Nicola Vigilanti esprime meglio delle parole, attraverso l’intensità degli sguardi, tutto ciò che abbiamo vissuto dall’interno: la tensione, l’apprensione, la paura della morte e dell’ignoto, ma anche la straordinaria determinazione dei nostri operatori sanitari a superare costantemente se stessi per curare e salvare vite”.
“L’ Infirmerie Protestante de Lyon – conclude – è un’istituzione sanitaria privata senza scopo di lucro che, fin dalla sua creazione nel 1844, ha sempre sconfitto le avversità facendo scudo con i propri valori. Queste fotografie, di eccezionale intensità, ce lo ricordano ancora una volta.”
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