Ars in Gratia, la Grazia nell’Arte: mostra collettiva nello spettacolare complesso di S. Maria delle Armi

Santuario di S. Maria delle Armi, Cerchiara di Calabria - Ph. © Stefano Contin

Santuario di S. Maria delle Armi, X secolo, Cerchiara di Calabria (Cosenza) – Ph. © Stefano Contin

di Redazione FdS

Dal 19 maggio al 18 giugno 2018, a Cerchiara di Calabria (Cosenza), presso la Sala Museo dello spettacolare complesso monastico medievale di Santa Maria delle Armi, del X secolo, avrà sede la mostra collettiva Ars in Gratia | La Grazia nell’Arte. L’esposizione è a cura di Stefania Cassano, presidente dell’Associazione culturale AnimArsi, con sede a Bari. Si tratta di un progetto espositivo a tema sacro ideato e curato per la Fondazione Santa Maria delle Armi di Cerchiara di Calabria in una location unica e suggestiva come il Santuario della Madonna della Grotta o Santa Maria delle Armi (dal greco Tōn armōn ossia “delle grotte”), uno tra i più pregevoli complessi monumentali della Calabria, posto a 1.100 metri d’altezza sul monte Sellaro, nel Parco Nazionale del Pollino.

Ospite tempo fa di uno degli appuntamenti più importanti della Fondazione per la promozione di iniziative culturali (25 aprile, festa della Vergine, e la festività di Pentecoste, il 20 maggio), la curatrice Stefania Cassano ha espresso alla presidente Filomena Rago la volontà di rendere omaggio alla veneratissima Madonna delle Armi attraverso l’arte: per la prima volta nella Sala Museo incastonata nella roccia – così come lo è tutta l’antichissima costruzione – artisti di consolidata fama internazionale esporranno la loro visione del Sacro in un luogo considerato la “Porta Spirituale” della Sibaritide. Da qui la proposta di un “viaggio” fra spiritualità e cultura, che potesse coinvolgere visivamente ed emotivamente i visitatori.

L’evento sarà inaugurato sabato 19 maggio ore 10.30 alla presenza del Rettore del Santuario Padre Roger Ntabala, del Sindaco di Cerchiara dottor Antonio Carlomagno, della presidente della Fondazione del Santuario Filomena Rago, della vicepresidente Marianna Francomano, della curatrice Stefania Cassano, del dottor Francesco Maurella presidente del Club UNESCO di Trebisacce, del cui patrocinio gode l’evento. In programma un intervento straordinario della Polifonica Aulòs di Lamezia Terme diretta dal M° Rosa D’Aulino.

Oltre ai lavori in mostra, sarà possibile ammirare le altre opere custodite nel complesso, come i numerosi e antichi affreschi devozionali e la Sacra Pietra, a proposito della quale la leggenda vuole che durante i lavori di costruzione di una piccola cappella, un fabbro indispettito da una pietra ovale, inservibile al suo scopo ma onnipresente, la ruppe con un colpo deciso. Questa si aprì in due, mostrando da un lato l’immagine della Madonna con il Bambino e dall’altra San Giovanni Battista. La prima è ancor oggi custodita gelosamente in una piccola cappella ricchissima di marmi policromi all’interno della chiesa mentre l’altra, secondo una tradizione, fu trafugata e trasportata a Malta.
 

Ars in Gratia (Cerchiara di Calabria 19 maggio - 18 giugno)

Ars in Gratia (Cerchiara di Calabria 19 maggio – 18 giugno 2018)

 
GLI ARTISTI IN MOSTRA

Rossana Bucci – Corato (Bari). Artista, poetessa e performer, ha intensificato la sua carriera soprattutto dal 2014, anche attraverso il sodalizio con l’artista Oronzo Liuzzi con cui cura preziose edizioni di raffinata poesia, numerate e personalizzate. Al di là delle carriere personali, l’affinità artistica nata dal loro incontro, ha “legato” le loro esperienze a tutto campo attraverso intense trasposizioni, commistioni fra arte, poesia e performance. L’artista è approdata negli ultimi anni a importanti esposizioni, fra cui quelle collaterali alla “56esima Biennale di Venezia” Padiglione Tibet a Venezia 2015, alla presenza del Dalai Lama, (oltre a Genova e Pavia), fra cui l’ultima promossa dallo stesso Padiglione che partirà da Venezia (5/2018) per arrivare fino in Tibet a favore del rientro del Dalai Lama. Con AnimARSi ha partecipato alle collettive “In Nomine Sancti Nicolai” Bari 2016 inaugurata nella Chiesa Russa di San Nicola il Taumaturgo e Palazzo Barone Ferrara e “In Sacramenta Manent – Artisti Contemporanei in Dialogo sul Sacro con Aligi Sassu” Besana Brianza (MB) 2017. Una sua opera fa parte della prestigiosa collezione “Imago Mundi” di Luciano Benetton.

Lucia Buono – Bari. Dopo la maturità classica, si diploma in Decorazione con il prof. M.Conenna, specializzandosi in Arti Visive della Musica e Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Bari. Nel 1980 inizia l’attività espositiva ottenendo il Premio Lubiam a Mantova. Partecipa a prestigiose collettive nazionali ed internazionali curate da G. Dorfles, E. Baj, M. Conenna, E. Crispolti in Italia ottenendo premi e riconoscimenti, all’estero fra Parigi, Malta, Toronto, Podgorica (Montenegro). Ha insegnato al Liceo Artistico “Pino Pascali” di Bari. Nel 2015 Medaglia d’Oro della Camera dei Deputati al XLII Premio Sulmona e Menzione Speciale 2016 sez. Maestri Contemporanei Premio Limen Arte, Vibo Valentia. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero; hanno scritto di lei L. Anelli, L. Caramel, T. Carpentieri, M. Conenna, E. Crispolti, L. De Venere, G. Di Genova S. Fizzarotti Selvaggi, E. Le Pera, Antonella e Pietro Marino, V. Sgarbi, M. Vinella, M. Vitiello. Sua ultima importante collettiva nel 2016 “In Nomine Sancti Nicolai” a Bari nella Chiesa Russa di San Nicola Il Taumaturgo e Palazzo Barone Ferrara, ideata e curata da S. Cassano/AnimARSi. Lucia Buono è scomparsa nel febbraio 2017.

Pierluca Cetera – Gioia del Colle (Bari). Nato a Taranto, è un pittore autoptico. Nei suoi lavori, “ritaglia” i corpi come brandelli, seziona, incide, fora. Ogni opera è un esame ravvicinato delle superfici e dei volti, quasi a volerne estrapolare le Anime attraverso le lacerazioni…Lo studio dei soggetti lascia intravedere quasi un interesse voyeuristico a sondare le devianze umane, le forme del delirio così come gli stati mistici o trascendenti ai piaceri carnali. Formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, insegna Storia dell’Arte e Disegno all’Istituto R. Canudo di Gioia del Colle (Bari). Con la sua particolare pittura partecipa a diverse esposizioni sia in Italia sia all’estero; nel 2010 e 2011 con V. Schino, approda fino a Mosca con le esperienze teatrali (Premio Lia Lapini). Fra le mostre personali: Shenzhen, Xinmin, Shanghai, Lucerna, Edimburgo (Consolato Italiano), Roma, Trento, Pescara, Foggia, la Triennale di Milano, Lecce e Bari con AnimARSi “In Nomine Sancti Nicolai” (2016) con i Patrocini fra gli altri del Patriarcato di Costantinopoli e Malta, Regione Puglia, Basilica di San Nicola e della Chiesa Russa di Bari, ove l’evento è stato eccezionalmente inaugurato nella Cappella Superiore Consacrata.

Ettore Aldo Del Vigo – Sassari. Nato nel 1952 a Basilea in Svizzera, sin dall’infanzia si dedica al disegno, attirato in particolar modo dal Surrealismo che definisce “Pura essenza della verità interiore”. All’età di soli 12 anni esegue il suo primo dipinto monocromo “Autoritratto Anziano” sulla base di scritti personali relativi alla scrittura automatica. Consegue nel 1969 il diploma in grafica editoriale presso una tipografia locale ove ha modo di conoscere Max Ernst in occasione della pubblicazione del catalogo di una sua personale a Basilea. Nel 1976 si trasferisce in Sardegna a Sassari ed entra in contatto con vari artisti locali; dopo aver partecipato a numerosi concorsi e collettive d’arte, allestisce con successo nel 1979 la sua prima personale. Nel 1990 gli viene commissionata la decorazione della sede dell’INA, nel 2000 esegue una serie di dipinti per la Chiesa di San Paolo Apostolo a Sassari e sempre nel 2000 entra a far parte del movimento “Visionary Artmovement” di Otto Rapp, in seguito di “International Surrealism Now” di Santiago Ribeiro da cui scaturiscono una serie di mostre itineranti in Portogallo. Nel 2004 esegue una serie di dipinti per la Sala Ricevimenti dell’Ambasciata di Londra. Del 2015 la nomina a direttore artistico della “TianXing international Art Association” in Cina. Nel 2016 fonda il “Movimento Surrealista Contemporaneo” ed entra a far parte della ArtBank con sede in Cina. Numerose sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche sia in Italia che all’estero.

Oronzo Liuzzi – Corato (Bari). Nato a Fasano (Brindisi), ha all’attivo oltre mille esposizioni fra personali e collettive in tutto il mondo, ma ancora non termina di stupire attraverso la ricerca non solo di forme artistiche “materiali” (pittura, scultura e installazioni), ma immateriali quali versi e liriche (più di 25 pubblicazioni all’attivo) di cui “impregna” opere e tele, dal 2014 anche attraverso l’interazione con l’artista/performer Rossana Bucci. Da ricordare l’”Omaggio a Marinetti” a Parigi (2002); con AnimARSi “In Nomine Sancti Nicolai Bari 2016 e “In Sacramenta Manent – Artisti Contemporanei in Dialogo sul Sacro con Aligi Sassu” Besana Brianza (MB) 2017. Partecipante a diverse Biennali di Venezia, fra cui quella al “Padiglione Tibet” nel 2015 alla presenza del Dalai Lama e iniziative d’Arte a favore della Pace per il Tibet e rientro del Dalai Lama, fra cui l’ultima promossa dallo stesso Padiglione che partirà da Venezia (5/2018) per arrivare fino in Tibet. Sue opere fanno parte delle collezioni del MART di Rovereto, del Museion di Bolzano e di “Imago Mundi” di Luciano Benetton.

Mario Pierri – Taranto. Pittore e incisore, nato e cresciuto in un ambiente familiare che “viveva” simbioticamente il rapporto con l’Arte figurativa (Angelo Pierri pittore è fratello del padre) e letteraria attraverso la frequentazione con Alda Merini, Carlo Betocchi, Giacinto Spagnoletti ecc. La sua prima esposizione nel 1965 alla Biennale dell’Incisione Contemporanea Italiana, mentre nel ’66 la prima personale a Taranto. La carriera è in crescendo fino all’invito nell’87 del Comune di Milano e continua fra personali e collettive soprattutto in Puglia, fino all’ultima importante personale nel 2014 a Bari mentre in collettiva alla Biennale Europea dell’Arte, anno in cui viene inserito nel “Catalogo d’Arte Moderna Mondadori”. Nel 2016 partecipa alla mostra di AnimARSi “In Nomine Sancti Nicolai” sempre a Bari, sua ultima importante collettiva prima della scomparsa, avvenuta a dicembre 2017. Nel 2018 è stato inserito nell’Archivio Storico dell’Arte Italiana (Maison d’Art, Padova). “L’Arte pittorica di Mario Pierri, svincolata da dettami accademici, rivela accordi cromatici legati a un filo di pura poesia, mentre la calda luminosità si apre ad una dimensione spirituale” (C. D’Aquino Mineo).

Angela Quitadamo (Scultura) – Manfredonia (Foggia). Di origini irlandesi, nata a Foggia, opera da circa trent’anni sul territorio garganico attratta dai ritrovamenti di antiche ceramiche nei siti archeologici della Daunia, riproducendole con maestria tale da farla considerare l’ultima depositaria di questa antica arte. Ha studiato e lavorato in Italia e all’estero, insegna al Liceo Artistico Roncalli di Manfredonia, è membro direttivo Archeo Club Herdonia. Al suo attivo ha collaborazioni museali con i 5 Siti Reali Italiani. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero in paesi come Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra (donazioni al British Museum di Londra), California ecc. La Daunia Antica è stata da lei rappresentata in una Stele commemorativa donata a Betlemme, percorrendo il sogno di divulgare e valorizzare il territorio dauno. In un’ottica di gemellaggio simbolico fra il Santuario della Madonna delle Armi e il Santuario della Madonna di Siponto, va letta la scelta dell’artista Quitadamo che attraverso l’Associazione AnimARSi, donerà una icona raffigurante la Vergine alla Fondazione S. Maria delle Armi per l’evento “Ars in Gratia”.

Claudio Sciascia – Roma. Nato Roma nel 1958, si diploma in pittura nel 1980 e in scultura nell’88. La sua ispirazione artistica nasce dallo studio dei Maestri classici del Rinascimento (Paolo Uccello, Piero Della Francesca, Van Eyck, Antonello, Rosso, Mantegna, Durer, Giorgione, Tiziano), del Simbolismo (Boecklin), del Surrealismo (Magritte), della Metafisica (De Chirico). “…i Maestri del passato controllano il sentimento dell’allievo, lo incitano ad approfondire il suo tema compositivo, che talvolta egli enuncia e padroneggia come un gioco di prestigio” (Duccio Trombadori). “…da Carpaccio ai Fiamminghi, fino a De Chirico sontuoso in cui perdurano incanti metafisici; le ampiezze ‘sonore’ dell’Ariosto, la levità del Boiardo, i miti greci, le leggende di un cupo Medioevo, i gesti grandiosi di un Rinascimento inquieto, la tarda modernità avida e divorante: tutti sono trama e cornice di un tanto mostrarsi…“ (Elio Pecora). Numerose le sue esposizioni personali e collettive in Italia (tra cui al Vittoriano e al Museo Crocetti di Roma) e all’estero (Museo Shirvanshakh di Bakù-Azerbaijan, Old Jaffa Museum di Tel Aviv). Principali personali: 2002-Rose Frutti Alberi; 2004-Fontane Luoghi Colori di Roma; 2009-Metropoli; 2010-Sacre Visioni; 2013-L’Attraversamento dell’Altrove; 2015-Le Ombre della Sera.

Roberta Serenari – Sasso Marconi (Bologna). Nata a Bologna, vive e lavora a Sasso Marconi. Autodidatta, le naturali doti di predisposizione al disegno dell’infanzia si arricchiscono negli anni con lo studio approfondito della pittura a olio e della storia dell’Arte, avendo come unico maestro le opere del passato viste nei musei del mondo. La sua pittura, attraversando l’atmosfera onirica della stagione metafisica, ha la vocazione di condurre a una riflessione intimistica, dove prevale una presenza femminile dotata di misteriosa fascinazione strettamente legata al mondo della fiaba, dell’infanzia e del sogno. Numerose le esposizioni in collettive e personali dal 1982 a oggi. Ha partecipato alla 54a Biennale di Venezia per il Padiglione Italia sez. Emilia Romagna a Palazzo Pigorini di Parma. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, come il Museo di Cà La Ghironda (Bologna), il Museo di Logudoro (Sassari), la Quadreria dell’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, l’Hotel Albornoz di Spoleto e la Collezione Permanente di Costa Crociere sulle Navi Costa Deliziosa e Costa Fascinosa.

Armand Xhomo – Firenze. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Tirana, in seguito ha lavorato come scenografo in vari teatri. A compimento dell’esperienza teatrale, si sviluppa in lui la vocazione per la pittura, nuovo “luogo interpretativo” ove manifesta un’attenzione speciale verso l’impianto grafico della scena e della figurazione, cariche di un dinamismo sintetico, debitore della scenografia di discendenza futurista che si interseca con le figure antropomorfe in primo piano ma non dimenticando la natura mediterranea e sanguigna pregnante la propria personalità. Nell’arco della sua carriera professionale ha partecipato a diverse collettive e personali; nel 1995 ha vinto il “Premio Italia”, nel 2011 il “Premio Arturo Puliti”, nel 2016 il Premio Nazionale d’Arte Contemporanea “Miglior Artista del 2016”. Ha esposto tra l’altro nel Palazzo Medici Riccardi a Firenze, al Museo Civico di Siena, Pechino, Nanchino (Cina), Nashville (Tennessee), Tirana, Stavanger (Norvegia), New Delhi e alla Pall Mall Gallery di Londra.

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