Puglia | Un cratere di Ruvo di Puglia al British Museum

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Particolare di cratere a volute a figure rosse, da Ruvo di Puglia, 420-390 a.C. – Photo by Marie-Lan Nguyen | CCBY2.5

L’opera che vi mostriamo oggi è un cratere a volute di fabbricazione apula, proveniente da Ruvo di Puglia (città colonizzata dai Greci fra l’VIII e il V sec. a.C. e da essi denominata “Ρυψ”, celebre nell’antichità per la florida produzione di olio d’oliva, vino e splendido vasellame) e risalente al V-IV sec. a.C., decorato a figure rosse su entrambi i lati ed attribuito ad un artista anonimo della scuola del cosiddetto Pittore di Sisifo. Il vaso si trova oggi custodito fra le collezioni d’arte antica del British Museum di Londra. Sul lato del vaso non visibile nell’immagine è raffigurata una Amazonomachia, ossia una scena di battaglia con Amazzoni, celebri donne-guerriero della mitologia antica. La scena qui visibile ritrae invece l’arrivo o la partenza di un giovane guerriero o di un eroe (forse Teseo che arriva ad Atene ed è riconosciuto dal padre Egeo per via della sua spada). Al centro della scena si può notare una figura maschile barbuta seduta su uno sgabello a quattro gambe, con himation circoscritto alla parte inferiore del corpo, scarpe, e scettro con capitello ionico nella mano sinistra, sul quale compare un piccolo uccello. L’uomo afferra la mano del guerriero, che sembrerebbe come congedarsi per la partenza; questi ha una clamide con bordo decorato fissata con una fibula centrale, la spada appesa ad una cintura, due lance nella mano sinistra, nella quale tiene anche la briglia del suo cavallo, che sta dietro di lui sulla destra, scalpitando, munito di capestro con borchie. Dietro l’uomo seduto vi è una figura femminile con i capelli raccolti da una fascia ricamata, collana, ed un lungo chitone trattenuto in vita, ed il bordo posto lungo il fianco, mentre tiene nella mano sinistra una phiale scanalata e nella destra un prochous, su cui è dipinto in nero un satiro danzante.

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