Gli esemplari sono stati trovati in alcune località del massiccio aspromontano mentre si nutrivano o si accoppiavano su piante di Biancospino in fiore
di Redazione FdS
Dopo la recente notizia della scoperta di un nuovo scarabeide nel Parco Nazionale del Pollino, ecco spuntarne un secondo in un altro importante polo della biodiversità calabrese, l’Aspromonte. Si tratta della Hoplia asprumuntiana, denominazione ispirata alla parola Asprumunti, nome dialettale con cui viene chiamato il noto massiccio montuoso. Esemplari di questo coleottero sono stati individuati da entomologi dell’Università ”Mediterranea” di Reggio Calabria a quote di circa 1000 metri sul livello del mare, mentre si nutrivano o si accoppiavano su piante di Biancospino in fiore (Crataegus monogyna Jacq.), in un habitat rappresentato da radure nelle faggete con associazioni botaniche denominate Anemono apenninae-Fagetum e Galio hirsuti-Fagetum. Non sono tuttavia mancati ritrovamenti anche in piccole radure di querceti secolari dominati da Quercus petraea (Matt.) Liebl. sost. austrotirrenica, con presenza di Fagus sylvatica L. e Pinus nigra Arnold subsp. calabrica, come quello avvenuto nel comune di Samo (Reggio Calabria) in località Croce di Dio Sia Lodato.
La scoperta ha avuto luogo nell’ambito del progetto di ricerca denominato “Studi su presenza, distribuzione e ruolo nella conservazione degli ecosistemi forestali dei Coleotteri in Direttiva Habitat e saproxilici del Parco Nazionale dell’Aspromonte” condotto dagli entomologi dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria con il Prof. Carmelo Peter Bonsignore, Responsabile del Laboratorio di Entomologia ed Ecologia Applicata (LEEA) del Dipartimento PAU.
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