Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

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Lo Zeus di Solunto, Museo Regionale "A. Salinas", Palermo - Ph. Iole Carollo

Lo Zeus di Solunto, Museo Archeologico Regionale “A. Salinas”, Palermo – Ph. Iole Carollo

Dopo un accurato restauro torna in mostra al Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo. Ritrovato nell’Ottocento a Solunto, lo Zeus è una scultura ellenistica del II° sec. a.C.

di Redazione FdS

Solunto, ruderi del Tempio di Giove in un'incisione di Giuseppe Barberis, 1892

Solunto, ruderi del Tempio di Giove in un’incisione di Giuseppe Barberis, 1892

Il Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” di Palermo, tornato ad aprire i battenti la scorsa estate dopo un lunghissimo restauro, ha presentato nei giorni scorsi al pubblico uno dei gioielli delle sue preziosissime collezioni. A tornare esposta dopo un accurato restauro è la colossale statua di Zeus, re degli dei secondo la gerarchia dell’Olimpo greco, recuperata nel 1825 a Solunto, sito archeologico punico-ellenistico in scenografica posizione su un altopiano del Monte Catalfano affacciato sulla costa settentrionale della Sicilia, in territorio di Santa Flavia, vicino Palermo. La statua, raffigurante il dio seduto in trono, è alta 1.65 m e fu rinvenuta, in stato frammentario, in un edificio sacro. Già a suo tempo necessitò di un primo intervento di restauro ricostruttivo realizzato dallo scultore palermitano Valerio Villareale, che integrò in stucco le parti mancanti. Databile al II secolo a. C. e realizzato in calcarenite locale (il corpo e il trono) e marmo bianco (la testa), lo Zeus è una tra le prime opere acquisite dal museo: terminato il restauro, è ora tornato ad essere esposto nella sua postazione di sempre, nel chiostro maggiore, dove fa bella mostra di sè accogliendo i visitatori.

Veduta panoramica del sito archeologico di Solunto - Ph. Davide Mauro

Veduta panoramica del sito archeologico di Solunto – Ph. Davide Mauro

La statua restaurata è stata presentata nel corso di una conferenza a cui hanno partecipato il direttore del Polo Archeologico di Palermo, Francesca Spatafora, che ne ha illustrato la storia, e la responsabile del Parco di Solunto, Maria Rosaria Marrone intervenuta sul contesto del rinvenimento. Altri studiosi, Maria Francesca Alberghina e Salvatore Schiavone, hanno parlato delle indagini scientifiche svolte fino a ora, mentre Giuseppe Milazzo ha illustrato il lavoro conservativo di Villareale. Gli artefici del secondo, recente, restauro hanno quindi illustrato le fasi necessarie a recuperare quella bellezza che il tempo ha scalfito ma non cancellato.

Zeus di Solunto, II° sec. a.C., Museo Archeologico "Salinas", Palermo - Ph. Udimu

Zeus di Solunto, II° sec. a.C., Museo Archeologico “Salinas”, Palermo – Ph. Udimu

Infine sono stati presentati i risultati degli studi scientifici compiuti sui materiali della statua per comprenderne la provenienza e la manifattura. Il restauro è stato infatti preceduto da un delicato iter preliminare di indagini diagnostiche condotte sui materiali, così come da una ricognizione del contesto di rinvenimento, ripercorrendo la vecchia e nuova storia della statua.  Un lavoro complesso che ha permesso anche di identificare sulla statua tracce di policromie e di metalli preziosi.

“L’opera costituisce uno dei nostri fiori all’occhiello ed è tra le più importanti testimonianze dell’arte ellenistica. Il dio – ha spiegato Francesca Spatafora, direttore del Polo Archeologico di Palermo – è rappresentato seduto su un trono i cui piedi, ora riportati alla configurazione originaria e riposizionati, sono decorati con rilievi raffiguranti Ares incoronato da Nike, Afrodite, Eros e le Grazie”.

Lo Zeus di Solunto è legato a doppio filo con la storia del Museo “Salinas” sia perchè ci riporta alle origini di questa istituzione museale, sia perchè un suo particolare, la mano destra con il pollice all’insù fotografata da Angelo Macaluso, è diventato per il Museo il simbolo della voglia di comunicare diversamente l’archeologia. Accadde in occasione della mostra “Like – restauri e scatti. Il volto inedito del Salinas”, che documentava fra l’altro proprio il lavoro di restauro di questa statua in corso d’opera. Un cambio di registro comunicativo che ha permesso al Museo “Salinas” di distinguersi nel panorama nazionale con eventi e un linguaggio innovativi capaci di attrarre su di sè e sulle sue collezioni l’attenzione del grande pubblico, e ciò proprio durante il periodo della sua chiusura. Un successo che è presto diventato un vero e proprio “case study” in ambito universitario.

Il pollice "Like" dello Zeus di Solunto, nell'immagine di Angelo Macaluso per il Museo "Salinas"

Il pollice “Like” dello Zeus di Solunto, nell’immagine di Angelo Macaluso per il Museo “Salinas” di Palermo

Chi non ricorda lo slogan “Chiusi per restauro, aperti per vocazione” o l’hashtag #lestoriedituttinoi con cui il Museo ha cominciato a rilanciare la sua immagine circa un anno fa. La seicentesca Casa dei Padri Filippini all’Olivella, sede del museo, era già chiusa da quattro anni per restauri quando il Salinas ha deciso di proporsi ai visitatori in una chiave nuova, con attività culturali e didattiche, esposizioni temporanee, video spot sui più noti social network oppure con l’adesione a campagne sociali di promozione culturale come #invasionidigitali e #museumweek. Dopo poco più di un anno “Salinas” è diventato un brand dell’archeologia nazionale ed ha visto completamente ribaltarsi la sua reputazione.

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Scorcio del Museo Archeologico Regionale "A. Salinas", Palermo - Iole Carollo

Scorcio del Museo Archeologico Regionale “A. Salinas”, Palermo – Iole Carollo

IL RESTAURO

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Fase di restauro - Ph. Angelo Macaluso

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Studio della statua

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Immagine agli infrarossi

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Fase di restauro - Ph. Angelo Macaluso

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Fase di restauro - Ph. Angelo Macaluso

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Fase di restauro - Ph. Angelo Macaluso

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Restauro dello Zeus di Solunto, manifesto dell'evento "Like - Restauri e scatti" - Ph. Angelo Macaluso

Bello come un dio. Torna in mostra lo Zeus di Solunto

Zeus di Solunto, design di Marcello Costa

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