Benvenuti a Gagliato, paese delle nanoscienze

Veduta di Gagliato (Catanzaro) - Image by Comune di Gagliato

Veduta di Gagliato (Catanzaro) – Image by Comune di Gagliato

In questo piccolo paese calabrese ogni anno si riuniscono scienziati di tutto il mondo per parlare di nanoscienze. L’iniziativa ha attirato l’attenzione dell’UNESCO diventando un caso internazionale. Paola Del Zotto Ferrari: «la Calabria è la regione più bella d’Italia»

di Alessandro Novoli

«Piccolissimo castello, di quasi appena quaranta fuochi; però con buone comodità in quanto al vivere… Vi è gran civiltà in questa terra posta in bel sito molto vistoso et in aere molto perfetto»: così scriveva nel 1600 Giovanni Fiore da Cropani nel suo “Della Calabria illustrata”, per descrivere il microscopico ed ameno borgo calabrese di Gagliato che, dopo aver ospitato a metà ‘900 qualche migliaio di abitanti, è tornato in tempi recenti a ridimensionarsi fino a contare appena 470 persone. Siamo in provincia di Catanzaro, circa una decina di chilometri a ovest della più nota località di Soverato. Svettante a 480 metri su una collina, Gagliato conserva tracce di una lunga storia feudale che l’ha vista nei secoli possesso della nobili famiglie dei Morano, Borgia, Sanseverino, Sanchez de Luna e Castiglione Morelli, oltre che sede di un’antica grancia dei Certosini di Serra S. Bruno (XII-XIII secolo); in realtà vanta origini molto più antiche che, a dire del Fiore, risalirebbero alla presenza degli Enotri (XI-VIII sec. a.C.). Ironia della sorte, dal 2008 questo luogo dalla storia plurimillenaria lega il proprio nome a una branca della ricerca orientata per definizione all’innovazione scientifica e tecnologica, ossia quella delle nanoscienze, che studiano i fenomeni e le tecniche di manipolazione della materia su scala atomica e molecolare, con svariate applicazioni che vanno dall’industria dei materiali al campo medico. Le nanotecnologie applicate alla ricerca sul cancro sono quelle al centro dell’iniziativa che coinvolge Gagliato.

Tutto è nato dai coniugi udinesi Mauro Ferrari e Paola Del Zotto che vivono a Houston con i loro cinque figli. Lui è uno tra i più grandi esperti mondiali di bioingegneria e di nanotecnologie biomediche, lei è un’esperta in Affari Internazionali. Nel 2005 la coppia ha scelto Gagliato come residenza estiva e, innamoratasi del luogo, nel 2008 decide di dar vita a NanoGagliato, meeting internazionale annuale a cui partecipano scienziati di fama mondiale nel settore delle nanotecnologie e della nanomedicina per confrontarsi e divulgare i progressi del settore e sviluppare nuove linee di ricerca. La prima edizione vide arrivare a Gagliato – da Giappone, Inghilterra, Francia, Germania – un gruppo di amici scienziati, leader nel campo delle nanotecnologie, che parteciparono a quattro giorni di intensi dibattiti scientifici informali, intervallati da gite al mare, momenti conviviali, folklore locale e dibattiti con gli abitanti del paese. Dalle discussioni e dalle collaborazioni innovative nate in occasione di quel primo incontro tenutosi a casa Ferrari, sorse l’idea di continuare l’esperienza, invitando nuovi esperti (fra gli altri è stato ospite a Gagliato lo statunitense Lee Hartwell, Nobel per la Medicina 2001) a partecipare ogni anno alla fine di luglio a un think tank di cinque giorni ricco di eventi (QUI l’agenda 2019 e QUI gli speakers 2019).
 

Mauro Ferrari e Paola Del Zotto Ferrari

Mauro Ferrari e Paola Del Zotto Ferrari

 
Rendere stabile l’appuntamento è servito a dare una sede unica a discussioni approfondite tra esperti mondiali su soluzioni innovative alle sfide mediche ancora aperte;  ad incoraggiare collaborazioni, partenariati e scambi tra scienziati, imprenditori, giovani ricercatori, innovatori in tutti i campi, e menti creative in tutti i settori; a diffondere conoscenze e competenze di base sulla scienza e sui progressi nel campo medico tra un pubblico di non addetti ai lavori; e a ispirare e coinvolgere i giovani  attraverso metodi innovativi di educazione alle nuove frontiere della scienza e della tecnologia.

nanogagliato_logoMa l’esperienza era destinata a ulteriori sviluppi perché nel 2009 il gruppo ha fondato l’associazione no-profit Accademia di Gagliato delle Nanoscienze per supervisionare la pianificazione delle conferenze e di tutte le numerose attività che ruotano intorno ad esse. L’Accademia, sostenuta da sponsorizzazioni private e da contributi pubblici, ha sede in un antico e bellissimo frantoio la cui ristrutturazione, compiuta da costruttori locali con gusto e innovazione, è stata possibile grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea. Il suo comitato esecutivo è composto da Domenico Garieri (membro fondatore), Patrizia Doldo (membro fondatore), Fabrizia Venuta, Barbara Bass, Paola Ferrari (membro fondatore e attuale Presidente), Mauro Ferrari (presidente onorario), Giovanni Sinopoli (geometra di Gagliato, segretario esecutivo).

Nello stesso anno è nata anche NanoPiccola, ovvero la Piccola Accademia di Gagliato, dedicata alla educazione informale al campo delle nanotecnologie dei ragazzi dai 4 ai 18 anni. Durante l’estate del 2010 ha lanciato la prima serie di attività didattiche per le scolaresche, attuando un programma vivace e di grande successo che fa parte della serie NanoDays sviluppata dal NISE (Nanoscale Informal Science Education) degli Stati Uniti. Circa un centinaio di ragazzi di Gagliato e di località vicine, coordinati da volontari provenienti da tutta Europa, partecipa ogni anno a questo festival educativo che comprende giochi, presentazioni, e una sessione di domande e risposte con gli scienziati. Finora NanoPiccola ha impegnato e divertito con l’apprendimento della scienza più di 1.000 ragazzi, fra i quali si è addirittura formato un gruppo dotato di tale competenza da farsi portavoce presso i coetanei di altre realtà del Sud, come Matera o Napoli, di quelle che sono le meraviglie e le utilità della nanoscienza. Nel 2015, poi, per sostenere le attività dell’Accademia di Gagliato, è nata anche NanoGagliato USA un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Houston, nel Texas.
 

Veduta panoramica di Gagliato (Catanzaro)

Veduta panoramica di Gagliato (Catanzaro) – Image by NanoGagliato

 
“L’esperienza di NanoGagliato – ha dichiarato Paola Del Zotto Ferrari in una recente intervista per South Cultural Routes – ha risvegliato in questo luogo, apparentemente condannato al declino, delle forze nuove, con la creazione di una sorta di nuovo microclima economico, sociale, culturale, e anche morale, che ha fatto di questo piccolo paese un esempio di straordinaria ‘renaissance’, al punto che l’UNESCO ha preso nota di quello che qui stava accadendo e siamo stati nominati, con questa esperienza, nel rapporto globale dell’UNESCO presentato alla conferenza di UN-Habitat a Quito in Ecuador nell’ottobre del 2016. Gli autori del rapporto  – ha aggiunto – hanno pensato di portare quest’anno a Gagliato un workshop con docenti e 30 studenti provenienti da prestigiose università di tutto il mondo per capire cosa è accaduto a seguito di questa sollecitazione arrivata dall’esterno e basata sulla nanoscienza, tale da innescare tutta una serie di processi virtuosi che hanno reso questo paese un esempio di città creativa. I nuovi arrivati stanno già trascorrendo delle giornate di stretta collaborazione con il paese per cercare di raccogliere dati e aiutarlo a immaginare il proprio futuro secondo delle direttrici possibili di sviluppo sostenibile che possano sperabilmente essere d’ispirazione per altre comunità che vivono le stesse sfide in altre parti del mondo”.
 
Un momento di festa collettiva in una delle edizioni di NanoGagliato - Image by NanoGagliato

Un momento di festa collettiva in una delle edizioni di NanoGagliato – Image by NanoGagliato

 
Ma la cosa più straordinaria – ha concluso Ferrari – “è che tutto ciò sia accaduto in Calabria, una terra di cui si sente parlare per lo più in termini negativi, mentre ci sono tantissime aree inesplorate di questa meravigliosa regione così come nuove realtà altamente innovative per cui noi crediamo che contaminazioni con la nostra esperienza, sul territorio regionale e ultraregionale, siano possibili, anche grazie all’incredibile patrimonio di energie calabresi, soprattutto umane, che possono essere attivate per trasformare il tessuto sociale, economico e culturale di una regione che, a mio avviso, è la più bella d’Italia”.

GLI IDEATORI DI NanoGagliato

Classe 1959, Mauro Ferrari si dedica da anni alla battaglia contro il cancro, attraverso un approccio del tutto originale basato sull’applicazione delle nanotecnologie alla medicina. Dalle ghiandole artificiali capaci di rilevare il cancro e di somministrare autonomamente il medicinale, ai nanovaccini che risvegliano il sistema immunitario, alle diagnosi effettuate attraverso una semplice analisi delle proteine, ai robot chirurghi e ai sofisticati manichini-pazienti su cui fare pratica, sono ben trenta i brevetti registrati in un campo al quale Ferrari ha inoltre dedicato sei libri e oltre 250 articoli scientifici. Laureato in Matematica all’Università di Padova, il suo percorso formativo si è allargato ai campi della ingegneria meccanica e della medicina, portandolo a collaborare con alcuni dei più importanti centri di ricerca e università statunitensi, fra cui il Methodist Hospital Research Institute di Houston, in Texas, di cui è presidente e dove conduce attualmente le proprie ricerche. Paola Del Zotto, già Fulbright Scholar presso la Columbia University di New York, dove negli anni ’90 ha conseguito un Master in Affari Internazionali, ha lavorato presso il Segretariato delle Nazioni Unite come assistente del Sottosegretario Generale per la Pubblica Informazione, e presso l’Ufficio delle ONG del stesso dipartimento; è anche fondatrice e Presidente Onorario di Achille Houston Internazionale, un’organizzazione non profit che unisce atleti disabili con atleti abili in allenamenti e competizioni.

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