Biccari: un borgo “bio” fra sentieri natura e sport ecosostenibili

Pubblicato da: Redazione in #SudItalia365, Immagini, Luoghi e Storie, Luoghi e Storie del Sud, Puglia, Rubriche 17 Settembre 2014

di Enzo Garofalo

La prima importante scoperta arrivando a Biccari (Foggia) è stata l’aver trovato un paese molto attivo ed accogliente, nel quale la presenza giovanile (a cominciare dal sindaco trentenne Gianfilippo Mignogna, al suo secondo mandato) risulta il motore di un rinnovamento che ha il suo punto di forza nella riscoperta e valorizzazione delle risorse del territorio. Entusiasmo, passione e impegno quotidiano sono i valori qui contrapposti alla sottocultura – ahinoi, tutta italiana – dell’immobilismo.

E i risultati si vedono: crescono le condizioni che permettono al borgo di inserirsi nei flussi di un turismo che cerca nell’autenticità la sua fonte di emozione; nascono associazioni che coltivano la difesa dei valori culturali su cui si regge l’identità collettiva; è garantita la presenza di strutture per la pratica dello sport e l’impiego del tempo libero, e di altre finalizzate a stimolare iniziative d’impresa nei giovani con l’assistenza gratuita del Comune nella fase di startup (è il caso del multistore comunale “Biccari Km0”). Non poteva inoltre non sorprenderci la presenza di 4 postazioni salvavita con defibrillatori voluti dal giovane sindaco ed in grado di essere fatti funzionare da oltre 40 cittadini appositamente istruiti. Il borgo ha infine aperto le porte al Cinema offrendo i suoi scorci come suggestivo sfondo di cortometraggi (è il caso de “La stagione dell’amore”, proiettato con successo al Festival di Roma, del regista di origini biccaresi Antonio Silvestre, prossimo a girare nel borgo anche parte del lungometraggio “La principessa e il rospo” che sarà distribuito in tutta Italia dalla Nexo Digital).

Ambienti e paesaggi che emozionano

Lo sguardo da Biccari corre lontano verso i vasti orizzonti, segue il gioco di valli e colline che in suggestiva sequenza s’alternano creando variegate sfumature di verde, raggiunge la massiccia sagoma del Gargano in lontananza e, nei giorni di cielo particolarmente terso, riesce a cogliere persino l’azzurro del Mare Adriatico, non prima d’aver ‘sorvolato’ la piana del Tavoliere. E intanto alle spalle del borgo s’avverte la presenza incombente dei monti – Monte Sidone e Toppo Pescara – su cui domina la vetta del Monte Cornacchia, con i suoi 1152 metri la più alta di Puglia. Una terrazza naturale sulla Capitanata che nei giorni molto limpidi permette di scorgere, sul versante opposto, persino la Maiella e il Gran Sasso. Tutt’intorno è silenzio, a tratti interrotto solo dal sibilo del vento, così come silenziosa è la notte spesso prodiga di cieli stellati, come quelli che si possono godere dall’altura di C.da Abate Cesare su cui sorge la piccola struttura ricettiva che ci ha ospitati, La Collina, di proprietà della gentilissima signora Maria Casasanta.

Sono ben 278 gli ettari di bosco presenti sul territorio di Biccari, ricchi di maestosi alberi di cerro, acero campestre, faggio, olmo, carpino bianco, roverella e biancospino, che spesso danno vita a scorci fiabeschi. Li trovate disseminati fra le località di Boschetto, Bosco della Cerasa, Orto di Zolfo e Vado del Tufo, sede quest’ultimo di un parco naturale nel quale non è raro imbattersi in diverse varietà di orchidee selvatiche o avvistare cinghiali, volpi, lupi, tassi, falchi e poiane. Un piccolo ma suggestivo bacino naturale, detto Lago Pescara, alimentato da sorgenti sottolacustri e dalle precipitazioni, completa infine questo ricco patrimonio naturalistico la cui tutela e valorizzazione vanno ad inserirsi nel più ampio piano di realizzazione di un distretto biologico dei Monti Dauni. “Biccari – Città del Bio” è infatti la candidatura che di recente il Comune ha avanzato per accedere all’omonima Associazione nazionale che riunisce in Italia quasi 250 realtà territoriali che praticano l’agricoltura biologica, promuovono la filiera corta e difendono la biodiversità.

Questo territorio di grande interesse naturalistico, è lo spazio ideale per attività di trekking, con ben 8 percorsi a piedi o a cavallo di varia durata e difficoltà. Importante punto di riferimento è il primo gruppo trekking dei Monti Dauni (info: 346 9431736), promosso dall’associazione giovanile Effetto Domino. Dei suoi attivissimi animatori abbiamo conosciuto fra gli altri Alessandro Mignogna e Lorenzo Bianco che ci hanno accompagnati nella salita al Monte Cornacchia. Biccari è inoltre luogo di passaggio in Puglia del Sentiero Frassati, uno dei venti percorsi regionali intitolati in Italia al torinese beato Pier Giorgio Frassati, realizzato dalla sezione foggiana del Club Alpino Italiano e articolato attraverso cinque comuni della zona.

Un’ iniziativa intrapresa la scorsa primavera, ha infine reso Biccari sede di un Parco Avventura fra i più grandi del Sud Italia: un’area attrezzata su una vasta superficie boschiva dotata di ben sette percorsi per adulti, 2 per bambini e uno spazio destinato al tiro con l’arco. Fra i grandi esemplari di cerro sono installate pedane ad altezze che vanno dai 2 ai 13 metri partendo dalle quali il visitatore, debitamente imbracato ed armato di carrucola e moschettoni, ‘vola’ da un tronco all’altro o accede a ponti tibetani e passerelle sospese nel vuoto; attività adrenaliniche che abbiamo sperimentato con l’assistenza di Antonio Generoso, vulcanico istruttore del parco (nonché vicepresidente del CAI Puglia), e del suo collaboratore Leonardo Goffredo. Un modo alternativo e sostenibile di vivere la montagna che sta richiamando visitatori da tutta la Puglia e anche oltre (Info: 3665921951).

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Puglia - Il gruppo di giornalisti e fotografi che hanno partecipato al primo Press Tour a Biccari. Quarto da sinistra il sindaco Gianfilippo Mignogna – Ph. © Ferruccio Cornicello – All rights reserved Feart ®