“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà
come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno.”
Guy de Maupassant
di Redazione FdS
Il borgo calabrese di Tiriolo, vedetta sull’istmo catanzarese nel tratto più stretto della Penisola italiana, si conferma promotore di iniziative volte a valorizzare il suo territorio e la sua storia plurimillenaria secondo una visione di ”rete” che lo porta ad approcciarsi, oltre che ad altre virtuose realtà regionali, a innovative iniziative nazionali. E’ il caso della XIa edizione di IT.A.CÀ – Migranti e Viaggiatori, il primo – e finora unico – Festival in Italia sul Turismo Responsabile, che invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive. Un cammino unico in tanti territori diversi, per trasformare l’incoming in becoming. Coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini.
Grazie a Scherìa, Comunità Cooperativa di Tiriolo, al suo presidente Ricardo Stocco, e a una partnership con il Festival, dal 21 Giugno al 7 Luglio 2019 il borgo farà da capofila nella tappa calabrese dal suggestivo titolo“Calabria di Mezzo 2019” [QUI troverete a breve il Programma]. Oltre Tiriolo l’iniziativa coinvolgerà i borghi di Sersale e Badolato – il primo noto per la splendida riserva naturale regionale di Valli Cupe, il secondo per il processo di rigenerazione che negli ultimi 30 anni, dopo un lungo abbandono, lo ha visto popolarsi di turisti e migranti – e poi ancora Taverna – paese natìo del celebre pittore seicentesco Mattia Preti – Catanzaro e San Floro – noti per l’antica tradizione della seta – Soverato, centro costiero dalle splendide spiagge, e vari altri borghi in cui si terranno eventi minori del Festival. L’evento è realizzato in collaborazione con altre 14 realtà associative locali, fra cui CulturaAttiva, Nido di Seta, Valli Cupe, Discovering Reventino, Riviera e Borghi degli Angeli. La Calabria non è l’unica regione del Sud a partecipare all’edizione 2019 di IT.A.CÀ: appuntamenti sono previsti dal 1 al 7 luglio nel Salento e, dal 26 ottobre al 2 novembre a Napoli.
Secondo la definizione data dall’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), può definirsi tale quel turismo “attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori”.
LA RESTANZA: IL TEMA DELL’EDIZIONE 2019
Lo svuotamento dei piccoli paesi dell’interno dà adito ad un vuoto di memorie e di identità, di relazioni umane, al degrado dell’ambiente e a un deserto di speranze. Per questo il tema della XI edizione del festival IT.A.CÀ – suggerito dalle riflessioni di Vito Teti – è la “restanza”, intesa come coraggioso impegno per un cambiamento che parte dalla comunità locale, dalle sue tradizioni e risorse, come scelta di riscoperta comunitaria per un nuovo sviluppo innovativo e sostenibile. Dal Sud al Nord dell’Italia, IT.A.CÀ invita ad un viaggio unico in tanti territori diversi, mettendo in rete comunità resistenti e resilienti che con passione promuovono la libertà di migrare e il diritto di restare. Insieme per un mutamento di prospettiva culturale e politica, che vuole stimolre utopie quotidiane, nutrite dalla nostalgia di quel futuro che oggi non c’è ancora.
14 APRILE 2019: TAPPA ZERO A TIRIOLO CON I RAGAZZI DI “VA’ SENTIERO”
Scherìa, come tappa zero di IT.A.CÀ, ha scelto di ospitare a Tiriolo i tre ragazzi promotori di “Va’ Sentiero“, un viaggio lungo l’alta via più lunga del mondo: il poco noto Sentiero Italia (questi i suoi numeri: 6880 km; 350.000 m di dislivello complessivo; 20 regioni; oltre 350 borghi; 6 Siti Naturali UNESCO; 368 tappe). Sarà un’avventura lunga un’anno che partirà il 1° Maggio per scoprire le montagne e le loro genti, promuovendo le unicità di quei luoghi, testimoniando la centralità della montagna e l’importanza di un approccio sostenibile al turismo. Il 13 aprile 2019, alle 17.00, presso il Polo Museale di Tiriolo, ci sarà la conferenza stampa di presentazione del progetto oltre che di una tappa di anteprima (10 km, andata; 3 h e 30; 50 posti disponibili; dislivello 470 m; difficoltà E) che il 14 aprile andrà da Tiriolo a Madonna di Porto (si parte alle ore 9.00 – prenotazione necessaria al 393.3389598 | Discovering Reventino).
Cos’è “Va Sentiero“? E’ una spedizione collettiva condivisa in tempo reale sul percorso trekking più lungo del mondo, per raccontare le terre alte italiane. Il viaggio è aperto a chiunque vorrà aggregarsi alla spedizione, testimoniando in prima persona la centralità della montagna e l’importanza di un approccio sostenibile alla stessa. Realizzarlo è il sogno dei tre fondatori dell’iniziativa – Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono – che, innamorati delle montagne italiane e dei tesori che custodiscono, hanno lanciato una campagna di crowdfunding per dare vita alla spedizione, dal basso. Realizzato negli anni Novanta grazie all’Ass. Sentiero Italia e al Club Alpino Italiano, il Sentiero Italia nel corso degli anni successivi è stato dimenticato. Ma nel gennaio 2018 il Club Alpino Italiano ne ha annunciato il restauro integrale e, grazie all’immenso lavoro di centinaia di volontari CAI, verrà riaperto nella primavera del 2019, Anno nazionale del Turismo Lento.
I tre ragazzi percorreranno l’intero Sentiero Italia a piedi. La loro non è un’impresa sportiva, quanto un’iniziativa sociale, basata sull’idea di condivisione: racconteranno infatti la loro avventura attraverso la rete e i social. Il loro viaggio sarà inoltre raccontato dal Touring Club Italiano, che pubblicherà degli aggiornamenti regolari sul proprio sito; e da Radio Francigena, che trasmetterà i resoconti settimanali della spedizione. Inoltre, lungo il viaggio verranno organizzati degli eventi in quota: appoggiandosi ad alcuni rifugi di montagna, verranno realizzate delle performance artistiche all’interno di una tenda geodetica posta nelle vicinanze del rifugio, cui seguirà l’osservazione astronomica della volta celeste, in compagnia di un divulgatore scientifico.
IT.A.CÀ: DA DIECI ANNI RACCONTA L’EMOZIONE DEL VIAGGIO
Nato a Bologna, in 10 anni il Festival IT.A.CÀ ha diffuso la sua creatività e cultura innovativa a livello nazionale, al punto da coinvolgere città e territori di tutta Italia con appuntamenti diluiti in diversi periodi dell’anno, invitando i partecipanti a vivere l’emozione del viaggio in maniera autentica e incentivando pratiche turistiche più sostenibili. Oltre il festival, IT.A.CÀ ha creato in questi anni una rete di oltre 600 soggetti a livello nazionale che collaborano, immaginando e praticando una valorizzazione del propri territori, con la convinzione di coniugare la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini, una piattaforma strategica che coniuga sviluppo del territorio in chiave sostenibile e innovazione sociale e culturale.
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