di Rocco Mazzolari
Se rispetto alla media nazionale ed europea il digital divide rimane in Calabria, come nel resto del Sud, un problema ancora in parte irrisolto, d’altro canto ogni giorno che passa questa regione si rivela terra sempre più sensibile al tema dell’innovazione tecnologica quale strumento di sviluppo per il territorio. Innovazione che in molti casi si è già imposta quale asse portante di diverse esperienze nel campo dell’imprenditoria giovanile e dell’innovazione sociale, e al tempo stesso è fonte di importanti stimoli per il mondo della Pubblica Amministrazione, se solo questa saprà raccoglierli. L’intenzione sembra esserci ed ha l’obiettivo di orientare la Calabria a diventare un modello di eccellenza in ambito digitale, la stessa di cui si parlerà il prossimo 25 febbraio alle 16.30 nel corso del prestigioso convegno Calabria Digitale che si terrà presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. L’iniziativa è non a caso promossa dal Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria che ha inteso mettere in risalto l’azione del governo regionale nel promuovere il digitale come leva di sviluppo territoriale, puntando al tempo stesso i riflettori sulla vivace ed emergente realtà imprenditoriale fatta di startup innovative la cui azione sta avendo riscontri a livello nazionale e internazionale. Anzi si può dire che le storie dei successi concreti che si andranno a raccontare contano più di qualsiasi dichiarazione programmatica e costituiscono il substrato dal quale le istituzioni possono trarre la linfa necessaria per una azione più incisiva, votata cioè finalmente ad un cambiamento reale.
Tra gli organizzatori figura anche Calabresi Creativi, associazione non profit di innovazione sociale composta da un gruppo di trentenni che hanno rinunciato all’esilio fuori dai confini regionali per gettare in Calabria il seme di un rinnovamento che passa innanzitutto attraverso un cambiamento di mentalità, a tutti i livelli. Accanto a loro troviamo il Contamination Lab dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che si occupa dello sviluppo di startup innovative in ambito universitario; CalabriaInnova, piano integrato strategico regionale che attua politiche di innovazione sul territorio avvalendosi di fondi comunitari, e Broots, il network dei professionisti calabresi che lavorano nelle istituzioni europee.
Nel corso dell’evento – che si articola in due sessioni, “Ricette digitali per lo sviluppo terrioriale” e “Calabria, terra di startup” – sei startup calabresi già affermatesi sul panorama nazionale presenteranno ad un pubblico internazionale i risultati delle rispettive attività e al tempo stesso parteciperanno a diversi incontri bilaterali con funzionari della Commissione Europea, deputati europei e rappresentanti del sistema camerale.
Nella prima sessione una riflessione a tutto tondo si occuperà di illustrare sfide e opportunità che la rivoluzione digitale presenta per la Calabria, con gli interventi del DG della Programmazione Nazionale e Comunitaria Paolo Praticò, del prorettore alla ricerca dell’Università Mediterranea Claudio De Capua, del professore Domenico Talia del Dimes Unical, di Antonio Mazzei di Fincalabra, Domenico Rositano di Calabresi Creativi, Filippo Munisteri, DG Connect della Commissione Europea, e Giuseppe Amoruso di Broots. Uno dei temi più caldi sarà quello della strategia regionale per la banda larga, accanto a quelli relativi al ruolo degli atenei calabresi nel promuovere l’imprenditoria innovativa e all’importanza dei programmi comunitari come Horizon 2020 nel fornire un significativo sostegno alle giovani startup. Il primo panel sarà preceduto dai saluti del capogruppo S&D al Parlamento europeo Gianni Pittella, degli eurodeputati Laura Ferra e Andrea Cozzolino, del presidente della Commissione bilancio del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Aieta. Gli spunti di riflessione che il seminario intende offrire vanno oltre i confini della regione, affrontando più in generale i temi della centralità strategica dei progetti per banda larga e ultralarga, dei ritardi in termini di alfabetizzazione e competenze digitali, e passando per il sostegno all’innovazione delle PMI.
La seconda sessione – che, come si accennava, tratterà di vincenti esperienze imprenditoriali che hanno fatto dell’innovazione digitale il loro fondamento – annovera fra i relatori la presenza di Antonio Mazzei che parlerà dell’esperienza di CalabriaInnova; Marco Cecchetto, della Commissione Europea, che tratterà il tema dei finanziamenti a sostegno delle startup; Francesco Rende, di Efferre Communication, che si interrogherà sul fenomeno delle startup in Calabria; Antonio Cosma, CEO di We Smart, parlerà di ricerca e innovazione applicate al modello delle smart cities; Giuseppe Naccarato, CEO di Viaggiart, la pluripremiata startup dedicata al turismo culturale, conferirà sul rapporto tra Open Data e turismo culturale; Massimo Ruffolo, CEO di Altilia, startup che opera nel settore delle tecnologie dell’informazione, si occuperà di Big Data; Daniele Furfaro, CEO di Macingo, startup che opera nel campo dei trasporti, spedizioni e traslochi a basso costo, parlerà di come rivoluzionare il trasporto merci; infine Luciano Zingali, CEO di M.A.D.E. Concept Srl, laboratorio di Design, Ricerca e Innovazione nato come spin-off universitario, spiegherà come reinventare i temporary space.