di Redazione FdS
Seconda giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio Gatto. Il tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria,. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.
Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.
< rivedi la prima giornata (16 giugno 2014)
CALABRIA GRAND TOUR – 17 GIUGNO
Il castello di Palizzi Superiore è stato dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero ai Beni culturali. Una scritta in lingua latina posta all’entrata e risalente al 1500 ribadisce lo stato del monumento: “cadente per vecchiaia”. Oggi, con un po’ di ritardo, è in fase di ristrutturazione.
Palizzi Superiore (RC)
Ai coloni greci questa oasi chiusa fra le montagne aspre e boscose dell’Aspromonte dovette apparire come la terra promessa […]
Giorgio Bocca, Aspra Calabria
Mi addentro nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Presso Amendolea (RC)
I resti della fortezza Ruffo, visti dall’interno. Il castello fu padrone, per diversi secoli, della vallata occupata dalla fiumara Amendolea. Venne eretto, molto probabilmente, in epoca bizantina come punto strategico per il controllo del territorio.
Amendolea, parco dell’Aspromonte (RC)
Il mio occhio ammirava da tutti i lati incommensurabili vallate, strapiombi silenziosi, solitari, punteggiati di boschi, un immenso orizzonte di montagne strette tra di loro ad anfiteatro e il cui colore scuro sfumava a seconda della distanza, schiarendosi fino all’azzurro pallido e vaporoso delle zone remote d’Italia.
Charles Didier, Viaggio in Calabria 1830
Presso Roccaforte del Greco, parco nazionale dell’Aspromonte (RC)
La fatiscente condizione della torretta saracena di Melito di Porto Salvo (RC). Parte della struttura è completamente ceduta, avvolta, malamente, da sostegni inadeguati.
Rocce arenarie con fico d’India.
Parco nazionale dell’Aspromonte (RC)
La Chiesa dell’Assunta, adiacente al Castello Ruffo, sul punto più alto di Amendolea. Difficile datare la costruzione dell’edificio sacro, che dovrebbe risalire al 1200. La struttura planimetrica richiama quella bizantina. Recenti scavi hanno riportato alla luce i resti della navata, dell’altare e del fonte battesimale.
Amendolea, Parco Nazionale dell’Aspromonte (RC)
…WORK IN PROGRESS > segui la terza giornata