di Redazione FdS
Insieme a quella italica, greca e romana, la radice ebraica occupa un posto importante nel mosaico genetico e culturale della Calabria. Una radice da tempo in fase di interessante riscoperta grazie a nuovi ritrovamenti archeologici e a nuovi studi etnografici, linguistici e antropologici. A riaccendere i riflettori su di essa contribuirà a breve la rassegna di eventi Calabria Judaica promossa dalla cooperativa Satyroi di Bova Marina (RC) e finanziata dal dipartimento cultura della Regione Calabria. L’iniziativa si terrà dal 7 al 30 luglio nel reggino, a Bova e Lazzàro (Motta S. Giovanni).
SCARICA IL PROGRAMMA
Obiettivo di Calabria Judaica è valorizzare il patrimonio culturale ebraico in Calabria, le cui origini affondano nel mito. Lo conferma un antico commento biblico in cui si racconta che Isacco avrebbe conferito “l’Italia di Grecia” al figlio Esaù, a consolazione della primogenitura carpitagli con l’inganno dal fratello Giacobbe. E che la punta dello Stivale abbia avuto legami strettissimi con l’ebraismo lo si evince dal suo patrimonio culturale, unico nel suo genere e talvolta capace di ristabilire legami fra passato e presente: a tal proposito torna utile ricordare il matrimonio ebraico celebrato il mese scorso nella sinagoga tardo antica del Parco ArcheoDeri di Bova Marina (RC), o la raccolta dei cedri che, ogni anno, richiama rabbini di tutto il mondo a Santa Maria del Cedro (Cs), sulla costa alto tirrenica della regione. Testimonianze archeologiche della Diaspora ebraica sono inoltre oggi visibili al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, all’Antiquarium Leucopetra di Lazzàro, frazione di Motta San Giovanni, a Vibo Valentia e nel Museo archeologico nazionale di Scolacium (a Roccelletta di Borgia).
Tracce significative che aumentano sempre più nel corso della storia, come dimostra la figura di Shabbatai Donnolo, medico, astrologo e teologo, vissuto a Rossano nel IX secolo. Da Cosenza a Reggio, da Gerace a Castrovillari, la Calabria è stata terra di fiorenti giudecche, di ebrei coltissimi e cosmopoliti. Non è un caso che proprio a Reggio vennero stampate, nel 1475, copie del Commento al Pentateuco di Rabbi Shlomo Yitzhaqi, uno dei più grandi talmudisti del medioevo ebraico. Si tratta del più antico testo stampato in caratteri ebraici che si conosca al mondo, oggi fruibile attraverso una copia anastatica, conservata presso la Biblioteca Pietro de Nava di Reggio Calabra.
Di questo suggestivo mondo, stroncato dalla cacciata degli ebrei dal Sud Italia nel XVI secolo, si parlerà nell’ambito di Calabria Judaica. La rassegna si aprirà alla Giudecca di Bova, alle ore 21.00 del prossimo 7 Luglio, in presenza del sindaco Santo Casile, il Responsabile Amministrativo Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, Salvatore Bullotta e il funzionario della SABAP-RC Sara Bini. Tra gli ospiti, Debora Penchassi, responsabile culturale della Sinagoga di Lincoln Square, Manhattan, New York (USA), che parlerà del potenziamento turistico in Calabria attraverso l’approfondimento della cultura Ebraica e le sue tradizioni culinarie koscher, oltre al curatore dell’evento, Pasquale Faenza, conservatore di beni culturali. Infatti con tale evento, organizzato in collaborazione con la SABAP-RC, spiega il referente della cooperativa Satyroi, Marco Potitò, non si punta esclusivamente a valorizzare il patrimonio culturale giudaico della Regione ma anche a sensibilizzare la popolazione verso una più approfondita conoscenza delle tradizioni ebraiche, che potrebbero diventare una occasione di scambio ma anche di sviluppo locale, così come oggi succede a Santa Maria del Cedro, in riferimento alla coltura del prezioso agrume. Seguirà il concerto di musiche ebraiche e grecaniche di Aldo Gurnari e la degustazione di piatti preparati secondo ricette ebraiche.
Il 22 Luglio 2019 la rassegna si sposterà a Lazzàro, dove sarà possibile fruire dell’Antiquarium Leucopetra dalle ore 18 e 30 fino alle 24:00 grazie anche alla collaborazione del comune di Motta San Giovanni e della Pro Loco, a cui si deve anche l’organizzazione degli stand di artigianato e prodotti tipici dell’area grecanica. A partire dalle ore 21:00 la dott.ssa Daniela Scuncia dell’Ass. Virginia Olper Monis, ci accompagnerà in un viaggio al femminile nella Storia della cultura ebraica, tema al centro dello spettacolo di canzoni e narrazione a cura di Anna Larizza dal titolo Storie del mondo sussurrate al vento.
Musica, gastronomia e cultura del mondo ebraico saranno di casa anche alla Giudecca di Bova il 25 Luglio, sempre alle 21: 00. A far conoscere meglio le giudecche calabresi, un tempo ospitate nei borghi della Regione, sarà la dott.ssa Chiara Corazziere a cui seguirà il concerto di musiche ebraiche di Marco Valabrega (violino) e Gianluca Casadei (fisarmonica).
Chiude la rassegna l’evento previsto a Bova il 30 Luglio dalle ore 17:00 alle ore 21:00, curato dell’ass. culturale “Il Giardino di Morgana” e da Domenico Guarna, che ci racconterà storie e miti concernenti la Calabria ebraica nell’ambito di un trekking urbano e un contest fotografico alla Giudecca, di recente valorizzata dalle istallazioni di arte contemporanea di Antonio Pujia Veneziano e un sistema di pennellistica didattica curato dal conservatore dei beni culturali Pasquale Faenza, operazione che ha ricevuto apprezzamenti da parte del Rabbino Shaul Robinson della Sinagoga di Lincoln Square a Manhattan, New York e del Rabbino Alfonso Arbib, Capo della comunità ebraica di Milano e Presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia.
Gli eventi della rassegna Calabria Judaica saranno fruibili mediante un servizio navetta gratuito, con partenza da Reggio Calabria, Piazza G. Garibaldi – stazione ferroviaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA