Calabria: l’antico Lanificio Leo, ospite del Museum of Architecture and Design di Ljubljana
di Redazione FdS
Emilio Leo, direttore creativo del Lanificio Leo di Soveria Mannelli (Catanzaro) e Gianluca Seta, art director e graphic designer, hanno presentato domenica 30 Novembre, all’interno del progetto di BIO50}hotel, nella cornice della 24sima biennale di design di Ljubljana, nella Repubblica Slovena, il concept e il processo che hanno potato alla realizzazione del nuovo Brand Book del Lanificio Leo, la più antica fabbrica tessile della Calabria, che conserva attivo un monumentale parco macchine di fine ottocento con cui ancora oggi si realizza la produzione. Fondata nel 1873, oggi rappresenta uno dei casi più significativi di azienda-museo in cui logiche di produzione design-oriented e valori legati al patrimonio industriale si integrano in un modello di management che coniuga il fare impresa con gli strumenti della cultura.
Il focus di tutto il progetto è stato incentrato sull’idea che il processo di produzione è tanto importante quanto il risultato che tale processo restituisce. A BIO50}hotel si racconterà questo approccio, le fasi preparatorie, i materiali di studio e i vari semilavorati oltre all’oggetto finale e ad un video (ideato e realizzato da Andrea Caligiuri), per enfatizzare quanto il design di processo e il cambio di punto di vista possa portare a risultati differenti. L’innovazione come stato della mente e l’interpretazione della tecnologia, sia essa obsoleta o di ultimissima generazione, ha portato a creare un oggetto che è un interessante mix tra cultura di prodotto propria del mondo tessile e le peculiarità artigianali e industriali dei processi di stampa offset e legatoria di alta qualità.
Il nuovo Brand Book di Lanificio Leo è stato interamente realizzato utilizzando le competenze, le maestranze e le tecnologie di Rubbettino Print, una delle più importanti industrie tipografiche del sud Italia che ha la sua sede a Soveria Mannelli, lo stesso piccolo paese in cui si trova il Lanificio Leo. Questa è quindi anche una bella storia di collaborazione tra aziende e di contaminazione e amore per il design.
Il progetto BIO50}hotel vincitore del primo premio alla storica 24° Biennale del Design di Ljubljana è stato sviluppato da Alessandro Fonte, architetto e artista calabrese, e Silvia Susanna, architetto romana. BIO50}hotel intende ridefinire la relazione tra museo e visitatore attraverso una piattaforma di scambio reciproco. Attivando gli spazi della mostra come strutture di ospitalità e di progetto gli ospiti diventano parte attiva dell’esposizione, interferendo con gli aspetti curatoriali e incrementando il carattere processuale della Biennale. Il progetto si inserisce nella sezione premiata Nanotourism, volta allo studio dell’evoluzione dei concetti di fruizione turistica ed esperienza di viaggio soprattutto in relazione agli eventi culturali.