di Redazione FdS
Accelerazione, ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e formazione, sono i fattori del concept – unico nel suo genere, per estensione fisica e azione – su cui si fonderà l’Harmonic Innovation Hub, il centro di 20mila metri quadri che sorgerà a Tiriolo, collocato strategicamente vicino al polo universitario, direzionale e industriale di Catanzaro, a 10 minuti dallo snodo intermodale di Lamezia Terme e dal suo aeroporto. Il mondo della tecnologia d’avanguardia approda dunque in un’area che da alcuni anni aveva puntato sulla riscoperta delle sue radici più antiche e su attività legate all’agricoltura, all’artigianato e all’ambiente: un accostamento che non avrà nulla di stridente se è vero, come annunciato dagli attori di questo nuovo progetto, che esso darà vita a un ecosistema innovativo stabile impegnato nella ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche di avanguardia, capaci di dare risposte efficaci alle principali criticità ambientali, sociali ed economiche dell’area del Mediterraneo, promuovendone, al contempo, la crescita, lo sviluppo ed il progresso sostenibile ed equo. L’Harmonic Innovation Hub concentrerà infatti le sue attività in particolare su cinque temi specifici: Circular Economy, Rural Innovation, Smart Industry, Smart Society, Life Science. Una impostazione che si annuncia come un’evoluzione del modello promosso nel corso degli ultimi anni da Entopan, provider che accompagna imprese, start-up, comunità e territori nelle sfide della transizione digitale, ambientale e socio-economica e che ha saputo mettere in contatto startup e grandi corporate, attivando il sostegno di capitali privati, coinvolgendo partner industriali, scientifici e finanziari di caratura internazionale, coltivando un forte sistema valoriale comune attraverso un richiamo costante ai principi dell’Innovazione armonica. Il modello proposto risulta dunque in coerenza con gli obiettivi e gli strumenti definiti dal PNRR per l’accelerazione e il governo della trasformazione economica e sociale, che prevedono investimenti per circa 40 miliardi di euro nei prossimi 5 anni.
Il progetto nasce da un accordo vincolante tra Harmonic Innovation Hub e Azimut Libera Impresa Sgr, che agiscono, rispettivamente, in nome e per conto di Harmonic Innovation Group e del Fondo Infrastrutture per la Crescita – Esg (Ipc). Quest’ultimo in particolare investirà oltre 35 milioni di euro per la realizzazione del polo che avverrà acquistando una struttura di proprietà di Central Sicaf, la quale senza alcuna aggiunta di nuovi volumi edilizi, verrà riqualificata e rifunzionalizzata in ottica green sulla base di un concept architettonico sviluppato da Progetto Cmr di Massimo Roj – primario studio di progettazione e autore di interventi di rilievo in tutto il mondo – e già definito tra le parti sulla base di uno specifico protocollo di legalità. Il cantiere verrà aperto entro fine 2021 per una durata di circa 20 mesi.
In questo hub si prevede di sviluppare un network operativo in cui interagiranno stabilmente 50 grandi player nazionali e internazionali, 100 tra start-up innovative, spin-off universitari e PMI, 200 ricercatori, innovation manager e 40 centri di competenza. In tale ambito, sono già più di 100 le manifestazioni di interesse ricevute da aziende, start up, enti di rappresentanza, istituti di ricerca e formazione, per occupare spazi all’interno dell’infrastruttura. Ai professionisti più attenti ai temi dell’innovazione saranno riservate circa 200 postazioni a condizioni agevolate tramite la definizione di specifici accordi con gli Ordini e le Casse professionali di riferimento, investitori del Fondo Infrastrutture per la Crescita. Il progetto nasce potendo contare già su un network di oltre 600 tra startup, PMI, grandi corporate, centri di competenza e fondi di investimento. Tra i partner, oltre a Fondazione Bruno Kessler (main partner scientifico dell’hub) troviamo soggetti come NeXt Nuova Economia per Tutti, Banca Etica, Sefea Impact Sgr, Fondazione Fiorentino Scoppa, C.H.I.C.O., Unindustria Calabria, Wish Innovation, Gruppo Rubbettino, Pactum Italia, The Techshop ed altri, gruppo integrato da collaborazioni stabili con A Colorni-Hirschmann International Institute e con il sistema universitario regionale e nazionale.
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