Con Twitter sulle orme di un artista e scrittore dell’Ottocento: è la nuova frontiera del marketing territoriale in Calabria

Calabria - I Tre Pizzi di Antonimina, Parco nazionale dell'Aspromonte (Reggio Calabria) - Ph. Aurelio Candido | Courtesy dell'Autore

Calabria – I Tre Pizzi di Antonimina, Parco nazionale dell’Aspromonte (Reggio Calabria) – Ph. Aurelio Candido | Courtesy dell’Autore

di Redazione FdS

Edward Lear – Veduta di Roccella Jonica (Reggio Calabria), tratta da Journals of a lanscape painter in Southern Calabria, 1852 – Immagini tratte dalla Ia edizione del volume (coll. priv.), opera in pubblico dominio

Edward Lear – Veduta di Roccella Jonica (Reggio Calabria), tratta da Journals of a lanscape painter in Southern Calabria, 1852 – Immagine tratta dalla Ia edizione del volume (coll. priv.), opera in pubblico dominio

In 168 anni – questo il lungo lasso di tempo che separa la Calabria di oggi da quella che nel 1847 conobbe l’illustratore e scrittore inglese Edward Lear – il volto della regione è profondamente cambiato, e non sempre in meglio, ma i borgi e i paesaggi naturali che egli vide, in molti casi sono ancora lì, pronti ad accoglierci con il fascino di un’autenticità altrove perduta per sempre. Ecco perchè la Calabria visitata da Lear e raccontata nei suoi Journals of a landscape painther in southern Calabria”, opera edita in Italia con il titolo di “Diario di un viaggio a piedi”, può costituire ancora una fonte di grande suggestione, se non altro perchè ci mostra questa terra, già di per sè bellissima, attraverso lo sguardo di un artista.

Lo sanno benissimo i membri dell’associazione Calabresi Creativi e dalla web agency Efferre Communication, che hanno avuto l’originale idea di trasformare Edward Lear in un personaggio social ed il suo viaggio attraverso le contrade della provincia di Reggio Calabria in una esperienza replicabile ancora oggi.

Lear, scrittore sui generis che riempiva i suoi libri di limerick (poesie nonsense dalla struttura fissa e dal contenuto umoristico e scapigliato), si innamorò del Sud Italia e delle sue contraddizioni, dedicando gran parte del suo racconto di viaggio alla provincia di Reggio Calabria ed agli affascinanti borghi che aveva visitato raggiungendoli a piedi: seguendo le sue orme è nato così su Twitter il progetto di marketing territoriale “Edward Lear”, basato sull’idea di far riscoprire la storia e la cultura di un territorio e di stimolare interesse verso un attrattore turistico utilizzando le nuove tecnologie e un nuovo concetto di narrazione territoriale.

La Calabria prende così forma, su uno dei social network più amati della Rete, attraverso gli occhi di un narratore del secolo scorso, innamorato di questa terra, grazie ad un’operazione di storytelling che prevede la riscoperta di un grande artista e la promozione del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il progetto “Edward Lear” unisce infatti letteratura, promozione turistica e storytelling attraverso i social network.

Sreenshot del profilo Twitter di "Edward Lear"

Sreenshot del profilo Twitter di “Edward Lear”

Per partecipare al progetto, che sta seguendo la stessa tempistica del viaggio originale di Lear, è sufficiente collegarsi all’apposito account Twitter (@ed_lear) grazie al quale si potrà rivivere il percorso che l’artista inglese seguì in Calabria nel 1847. Il suo progetto iniziale era quello di visitare e girare a piedi tutta la regione, ma si trovò coinvolto nei moti dell’ottobre del 1847 a Reggio Calabria e dovette accontentarsi del viaggio nella provincia di Reggio Calabria, passando dal Parco dell’Aspromonte al mar Jonio, da Reggio Calabria alle coste tirreniche.

La creazione dell’account Twitter e il lavoro di ricerca sulle sue opere e sul suo viaggio sono l’occasione per avviare una campagna di marketing territoriale attraverso i social network, utilizzando la voce e lo stile di Edward Lear per promuovere il territorio reggino e le sue particolarità.

Gastronomia, cultura, tradizioni, paesaggi e altre caratteristiche del territorio calabrese sono narrate attraverso gli occhi e la voce di Lear, utilizzando l’account Twitter come cassa di risonanza ed interagendo con gli altri attori del panorama turistico nazionale e internazionale.

Un progetto ambizioso e creativo, altamente innovativo, che vuole utilizzare i social network e le possibilità da essi offerte per raccontare le bellezze di un territorio, sposando le buone pratiche del marketing territoriale.
 
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