Evidentemente il Monte Pollino, in Calabria, deve essere un luogo privilegiato dai raduni di coccinelle, visto che questo è il secondo scatto che ci capita di ricevere, e di mostrarvi, nell’arco degli ultimi due mesi. Le coccinelle sono insetti che per la loro bellezza e i loro vividi colori riescono a suscitare simpatia anche in chi solitamente prova repulsione per questo genere di animali. I loro colori brillanti che ne caratterizzano la vistosa livrea servono per scoraggiare i potenziali predatori; è un sistema difensivo che funziona perché la maggior parte dei predatori associa i colori vistosi al veleno e ai suoi spiacevoli effetti.
Quelle che vedete nella foto sono le coccinelle comuni (Coccinella septempunctata Linnaeus, 1758), le più conosciute in assoluto per il loro colore rosso costellato da sette puntini neri, elemento da cui deriva il nome di “coccinella dai sette punti”. Svolgono un prezioso compito in agricoltura perchè sono predatrici dei dannosi afidi, insetti che maggiormente fungono da base alla loro dieta. L’agricoltura biologica utilizza infatti le coccinelle come strumento nella lotta contro le infestazioni da afidi, permettendo così una significativa riduzione nell’uso di pesticidi. La coccinella viene inoltre considerata come un “indicatore della salute ambientale”, ciò vuol dire che la si trova solo ed esclusivamente in luoghi non inquinati e dove non vi è la presenza di sostanze diserbanti o fitosanitarie. Sicuramente è quest’ultima la ragione di tale sua assidua e numerosa presenza negli ambienti del Parco Nazionale del Pollino.