di Ferruccio Cornicello
Si è conclusa domenica scorsa 29 giugno a Corigliano Calabro (Cosenza), nel suggestivo scenario del Castello Ducale – il maniero di origine normanna affacciato sull’ampia Piana di Sibari dominata dal gruppo montuoso del Pollino – la tre giorni della XIIa edizione di Corigliano Calabro Fotografia, l’imperdibile appuntamento annuale di rilevanza nazionale che accomuna, in momenti di incontro, confronto e contaminazioni tra approcci differenti, professionisti, cultori e appassionati dell’arte fotografica indagata in tutte le sue forme e declinazioni.
E’ ormai un affermato evento culturale, tra i piĂą importanti della regione e del Sud Italia, veicolo di promozione di cultura fotografica e della Calabria migliore, che da oltre due lustri vede presenti nella cittadina della sibaritide esperti e maestri della fotografia italiana di fama internazionale come il compianto Gabriele Basilico, Giovanna Calvenzi, Mario Cresci, Denis Curti, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Gianni Berengo Gardin, Guido Harari, Mimmo Jodice, Cosmo Laera, Nino Migliori, Antonella Pierno e Ferdinando Scianna, solo per citare alcuni nomi.
Orgnizzato sotto la direzione artistica di Gaetano Gianzi, Presidente dell’Associazione Culturale Corigliano per la Fotografia BFI – Benemerito della Fotografia Italiana -, il Festival, rinnovando la sua formula, ha espresso anche in questa edizione 2014 un programma denso di novitĂ , suggestioni e spunti; seguito con interesse dal numeroso ed eterogeneo pubblico presente proveniente da tutta la penisola, e articolato con momenti di pausa e realax in ben 10 mostre fotografiche, incontri e presentazioni di progetti, sessioni di posa, workshop, uscite in esterno, letture di portfolio, presentazioni delle ultime novitĂ nel campo delle attrezzature fotografiche da parte di Leica, Fujifilm e Sigma, consultazione e acquisto delle pubblicazioni di settore presso l’apposito stand, e concerto finale. Anche in questa occasione la manifestazione è stata sostenuta da un contributo erogato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, dal supporto del Comune di Corigliano Calabro e da numerosi sponsor.
La consuetudine di una lettura fotografica del territorio locale è stata affidata per questa stagione al fotografo romano maestro di fotogiornalismo di fama internazionale Francesco Zizola, impegnato da decenni sui principali teatri di crisi e conflitti presenti sulla scena internazionale, collaboratore di numerose testate nazionali ed estere, autore di mostre e libri, la cui produzione fotografica ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International.
La scelta dell’autore ha privilegiato il tema del mare dedicando la sua personale Ibris, l’uomo e il mare alla marineria di Corigliano-Schiavonea, un microcosmo di relazioni tra terra e mare, quel rapporto tra uomo e natura che si regge su un delicato e precario equilibrio tra risorse e loro sfruttamento raccontato attraverso i volti, i gesti e gli attrezzi con suggestive immagini in bianco e nero che evocano un passato arcaico e identitario ma allo stesso tempo contemporaneo. Una scelta che preannuncia in parte il tema della lettura fotografica del territorio dell’edizione 2015 del festival che sarà dedicata all’agroalimentare, settore produttivo la cui importanza economica interessa non solo la cittadina ionica ma l’intera area della Sibaritide designata sin dal 2004 dallla Regione Calabria come Distretto agroalimentare di qualità .
Questa e le altre nove mostre fotografiche allestite, tra individuali e collettive, per questa edizione della manifestazione saranno visitabili sino al 15 Settembre secondo le tariffe e gli orari di apertura del Castello Ducale. Espone la coriglianese Mena Romio, che con il suo progetto Fotografare 11 anni di Festival ci racconta brillantemente il “volto nascoto” della manifestazione in questi primi 11 anni di vita. La modenese Carlotta Bertelli e il tedesco Jean Leandro Wöllert, lightpainter tra i piĂą influenti sulla scena internazionale e fondatore di LAPP – Light Art Performance Photography – sono invece gli autori de The Lamplighter Project, una ricerca fotografica che trova una sua poetica nello studio della luce artificiale e naturale particolarmente concentrata e controllata, che crea immagini multi-dimensionali e fantasiose di sicuro impatto in cui sono presenti neon, illuminazioni stradali e luci artificiali varie. La torinese Elena Givone e l’avellinese Luca Abete, conduttore televisivo e curatore di inchieste per il tg satirico sulla principale emittente televisiva privata italiana, propongono il loro progetto FotOOpposte che esplora il linguaggio della bilateralitĂ della fotografia, una forma inedita di narrazione fotografica che vede gli autori uno di fronte all’altro, intenti a riprendere un luogo da due punti di vista nello stesso istante, attivi in questa circostanza nello Sri Lanka.
Partecipa per il secondo anno consecutivo anche l’Accademia di Belle Arti di Roma con una collettiva dal titolo Oggetti abbandonati che rivivono nel contesto urbano con una rinnovata prospettiva di interrelazione, con fotografie arricchite da interventi calcografici, xilografici e tecniche miste da parte delle cinque giovani allieve di cui due di origine cinese, una turca, una siciliana e una umbra appartenenti al corso di Grafica d’Arte tenuto dalla Prof.ssa nonchĂ© artista-performer Anna Romanello. L’altra colletiva curata dal torinese Fulvio Bortolozzo porta il titolo Questo Paese, progetto culturale che nasce all’interno del gruppo Facebook We Do the Rest creato dallo stesso autore a Settembre dello scorso anno e si muove con approccio rinnovato lungo la linea tracciata dal volume Viaggio in Italia curato da Luigi Ghirri trenta anni fa e dal quale nacque la cosiddetta “scuola italiana di paesaggio”. India è invece il titolo della mostra dell’estense Luciano Monti, che ritrae il paese-continente affrancandosi da tanta iconografia fin troppo celebrata e ‘raccontando’ con proprio linguaggio narrativo un mondo difficile sospeso tra modernitĂ e tradizione. Vincitore di numerosi e prestigiosi premi nazionali e internazionali, le sue opere fanno bella mostra in numerose collezioni e musei in Europa e negli Usa.
Il crotonese Leonardo Scarriglia presenta invece Rimbombo, la storia di un viaggio nella memoria e nel tempo. La palermitana Luisella Daina espone la sua personale ASSENZA/ESSENZA, dal tema psicologico e introspettivo, frutto di un lavoro di ricerca durato tre anni in luoghi che hanno in comune il totale stato di abbandono, privilegiando le inquadrature con punto di vista che volge dal basso verso l’alto. Tommaso La Pera, calabrese di nascita, fotografo di scena del Festival di Spoleto e di Benevento nonchè di altre importanti rassegne storiche come Asti, Siracusa, Todi e Taormina con all’attivo oltre 4000 spettacoli ripresi, presenta la mostra 32 volte Shakespeare, una serie di foto che ritraggono il dinamismo in scena dei grandi del teatro italiano, da Eduardo e Peppino de Filippo, a Gassman e Albertazzi, tra gli altri.
Oltre 200 sono stati i portfolio visionati durante questa tappa coriglianese del circuito Portfolio Italia 2014 dalla commissione selezionatrice composta dal triestino Fulvio Merlak, Presidente onorario FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche -, dal fotografo napoletano Luciano Ferrara, dalla fotografa freelance inglese Kim Cunningham, dal fotografo e art curator pugliese Cosmo Laera condirettore con Gaetano Gianzi delle passate edizioni della manifestazione, dalla reggina Daniela Sidari docente presso la UniversitĂ Mediterranea di Reggio di Calabria, dal triestino Giancarlo Torresani docente DID-FIAF, dal catanese Pippo Pappalardo docente DID-FIAF e dal napoletano Attilio Lauria, consigliere nazionale FIAF.
Due i finalisti di questa quarta tappa italiana di Portfolio Italia 2014 – FIAF svoltasi nell’ambito della dodicesima edizione Corigliano Calabro Fotografia 2014. Sara Musolino di Pontevecchio Frazione Magenta (Milano) aggiudicataria del primo premio messo a disposizione da Fujifilm per “1999 Rinascita”. Il fotografo pugliese Ulderico Tramacere con il suo “Arneo” vincitore del secondo premio reso disponibile da Photofuture. Ad Alfonso Di Vincenzo, fotoreporter calabrese di Controluce e dell’Associazione Corigliano per la Fotografia, per il suo portfolio sugli sbarchi dei migranti è stato invece conferito il Premio Speciale messo a disposizione da Cinesud dedicato alla memoria di Francesco Vitali Salatino.
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