di Redazione FdS
Nel 1928 al Palazzo Reale di Napoli giunsero 39 dipinti, 7 bronzi, due sculture in marmo ed una terracotta, inventariati in un documento recante la dicitura: Elenco delle opere d’arte che da Palazzo Margherita partono per Napoli, datato 2 aprile 1928. Si tratta di opere “moderne”, di autori la cui biografia non inizia prima del 1840 e di diversa provenienza: milanese, veneta, torinese, romana, con tre soli dipinti di scuola napoletana; alcuni stranieri come lo spagnolo Villegas, il tedesco Von Bartels, Alfred Smith, di nascita francese e l’americano Richard Miller. L’arrivo a Napoli delle opere, due anni dopo la morte della regina, fu salutato dalla stampa locale come “Un cospicuo dono alla città di Napoli”, dove la famiglia reale aveva avuto la sua residenza dal 1869 al 1971 e dove era nato il futuro re Vittorio Emanuele III.
Quella collezione, destinata in origine a costituire il primo nucleo di una Galleria d’arte moderna in città, è composta da opere che Margherita di Savoia, sposa di re Umberto I e prima regina consorte d’Italia, collezionò soprattutto attraverso acquisti alle Esposizioni Biennali e Triennali e si configura, dunque, come un ventaglio delle scelte artistiche di Casa Reale negli anni a cavallo tra XIX e XX secolo. Oggi, rispetto all’inventario originale, sono 29 le opere conservate, poiché i bronzi e una scultura in marmo sono andati perduti.
La collezione della regina Margherita di Savoia, custodita nei depositi del Palazzo Reale di Napoli, da qualche settimana è arrivata in Puglia dove rimarrà fruibile al pubblico per i prossimi tre anni in un suggestivo allestimento collocato nelle Casematte al secondo piano del Castello Svevo di Trani, che per l’occasione ha ampliato i propri orari di apertura al pubblico. Delle 29 opere della collezione oltre a quelle custodite a Palazzo reale e ai due dipinti in prestito a Palazzo Madama, sono arrivati a Trani altri pezzi della stessa collezione, cioè un’opera in terracotta arriverà dalla Reggia di Caserta e tre dipinti dal MART di Rovereto. La collezione si trova così per la prima volta riunita in un allestimento a lungo termine.
Il progetto espositivo ha tratto impulso dalle connessioni tra il territorio pugliese e la figura della regina consorte, a cui la vicina cittadina di Margherita di Savoia (già Saline di Barletta) dedicò il nuovo toponimo a partire dal 1879 e in funzione dello stretto legame che la sovrana aveva con la Puglia. Questo allestimento rappresenta una nuova fase del progetto di successo “100 opere tornano a casa” curato dalla Direzione Generale Musei e dall’Ufficio di Gabinetto del Ministro della Cultura; tale nuova fase è volta a portare alla luce, anche in nuovi contesti museali, opere custodite all’interno dei depositi, al fine di una maggiore valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale italiano. L’allestimento è stato promosso e finanziato dalla Direzione Generale Musei ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Direzione Regionale Musei Puglia diretta dal dott. Luca Mercuri e Palazzo Reale di Napoli, diretto dal dott. Mario Epifani.
“Sono molto orgoglioso di questa iniziativa per diversi motivi – ha commentato Luca Mercuri – intanto perché è un altro importante mattone nella costruzione di un progetto più ampio, di straordinario valore, condotto dalla Direzione Generale Musei e impegnata in tutta Italia nella valorizzazione delle opere conservate nei depositi che sempre di più tornano alla luce. Un secondo motivo di soddisfazione è il grande lavoro di squadra e cooperazione, che ha dato vita a questa novità, sia tra diversi soggetti del Ministero, e sia con soggetti privati. Da ultimo, ma non ultimo, questa iniziativa è un nuovo elemento di valorizzazione e rilancio del Castello di Trani, che per l’occasione amplia gli orari di apertura al pubblico”.
“La possibilità di esporre la collezione della regina Margherita – ha aggiunto Mario Epifani – rappresenta un’importante opportunità per il Palazzo Reale di Napoli che ha recentemente avviato una generale revisione del suo allestimento storico in senso filologico. La raccolta, riunita quasi un secolo fa a Napoli, è stata oggetto di ricerche e restauri in occasione della mostra del 2004. In questi anni è stata custodita nei nostri depositi e oggi, grazie a questo progetto e al lavoro dei nostri restauratori e storici dell’arte, è di nuovo fruibile nel suo complesso restituendo integrità e visibilità a una collezione rappresentativa delle tendenze artistiche italiane tra ‘800 e ‘900 nonché del gusto della regina”.
La collezione, come accennato dal direttore di Palazzo Reale di Napoli, nel dicembre 2004 è stata esposta nel Salone d’Ercole dello stesso Palazzo in una mostra dal titolo “L’Inventario della Regina Margherita di Savoia” e successivamente custodita nei depositi, quindi la nuova esposizione di Trani è un’occasione da non perdere per ammirare questa raffinata raccolta di opere d’arte ottocentesche.
Il progetto è arrivato in un momento in cui l’attenzione verso la regina Margherita è particolarmente alta: al Palazzo Madama di Torino, il 13 ottobre scorso si è inaugurata la mostra “Margherita di Savoia, Regina d’Italia” fruibile fino al 30 gennaio 2023. Di due opere provenienti dal Palazzo Reale del capoluogo piemontese è stato previsto il successivo trasferimento a Trani, confermando l’ampiezza di un progetto che da Nord a Sud coinvolge in questo “viaggio” nella storia ben cinque sedi museali.
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Castello Svevo, Trani
P.zza Re Manfredi 16
Info: 0883 506603