di Redazione FdS
Quattro città – Galatone, Nardò, Gallipoli, Lecce – e un Convegno Internazionale di studi per celebrare il 5° Centenario della morte di una delle figure più eminenti dell’Umanesimo meridionale: il medico, filosofo e letterato salentino Antonio De Ferrariis detto Il Galateo, vissuto tra la metà del ‘400 e gli inizi del ‘500.
Il convegno internazionale di studi “Antonio Galateo dalla Iapigia all’Europa” che si aprirà il 15 novembre a Galatone (Lecce), città natale del Galateo, è organizzato dall’Università del Salento con il sostegno del Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino e il Patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e dei Comuni di Galatone, Nardò, Gallipoli e Lecce. I lavori proseguiranno a Nardò, Gallipoli e Lecce, dove si concluderanno il 18 novembre, al termine di un percorso negli stessi luoghi in cui Galateo è vissuto.
I relatori:
Paolo Viti – S.E. Card. Fernando Filoni – Francesco Tateo – Loredana Chines – Beatrice Stasi – Carlo Vecce Eric Haywood – Sondra Dall’Oco – Antonio Manfredi – Alessandro Laporta – Sebastiano Valerio – Federica Congedo Maurizio Nocera – Davide Canfora – Silvio Spiri – Elisa Tinelli – Luca Ruggio – Michela Mele – Luana Rizzo Pietro Sisto – Donato Verardi – Mario Spedicato – Giuseppe Piccioli Resta – Domenico Defilippis – Rosario Coluccia Claudio Griggio – Giorgia Zollino – Martina Colazzo – Giancarlo Vallone – Antonio Iurilli – Claudia Corfiati Giuseppe Patisso – Francesco Giannachi – Stefano Parenti – Vittorio Zacchino – Mirko Grasso
Antonio Galateo nacque a Galatone nel 1448 e morì a Lecce nel novembre 1517 dopo un’esistenza trascorsa a Napoli, dove fu anche medico alla corte degli Aragonesi. A Lecce e nelle altre località del Salento continuò a esercitare la professione insieme con la passione per gli studi letterari che lo portò a produrre opere significative di varia portata. Educato agli studi della civiltà greca e latina, approfondì con particolare interesse la dottrina di Aristotele, ma conobbe anche il pensiero di Platone, Euclide, Teofrasto, Temistio e degli arabi Averroè e Avicenna. Attento conoscitore della filosofia ellenica, ne difese l’integrità contro le alterazioni operate da alcuni filosofi medievali. Coltivò gli studi di medicina muovendo dalle teorie e dagli insegnamenti dei famosi medici dell’antichità (Ippocrate e Galeno, Dioscoride, Paolo d’Egina e Serapione il Vecchio), e studiò le opere geografiche di Strabone, Tolomeo e Plinio. In ambito letterario privilegiò il mondo greco e latino (conosceva, tra gli altri, Orfeo, Ornero, Esiodo, Senofonte, e Plutarco; Ennio, Terenzio, Catullo, Ovidio, Seneca, Svetonio e, soprattutto, Virgilio e Orazio), senza tuttavia trascurare la letteratura volgare (lesse Dante, Petrarca, il Morgante, Serafino Aquilano, Sannazaro e il Cariteo).
Scopo del convegno non è solo quello di ricordare Galateo nel V° centenario della morte ma fare un bilancio degli studi che lo riguardano poiché il suo apporto nella cultura umanistica della fine del Quattrocento e dei primi del Cinquecento non è stato secondario. A sottolineare il ruolo fondamentale e privilegiato del Salento nella vita e nell’opera del medico, il convegno sarà itinerante anche per dimostrare i legami che l’Università del Salento ha con il territorio, rappresentato da associazioni culturali e dalle scuole. Saranno presenti rappresentanti di studenti e docenti dell’IISS «E. Medi» di Galatone, dell’IIS «Q. Ennio» e dell’IISS «A. Vespucci» di Gallipoli e del Liceo Classico «G. Palmieri» di Lecce.
Agli appuntamenti parteciperanno illustri cultori della figura e dell’opera di Galateo e docenti di numerose Università italiane e straniere per confrontarsi e approfondire i loro studi specifici.
L’intero convegno sarà completato dal Progetto Krifò con esposizione di abiti e allestimenti ispirati al Galateo e ai sette prodotti color del croco (sono quelli da egli indicati come le eccellenze del suo territorio di origine: miele, formaggio, fichi secchi, uva passa, olio, vino e croco, ossia la pianta dello zafferano).
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