di Redazione FdS
Avrebbe voluto diplomarsi con un anno di anticipo nella sua scuola – il Liceo Classico Casardi di Barletta, in Puglia – ma un sette in condotta e un altro in Fisica, la sua grande passione, glielo hanno impedito perchè il diploma anticipato richiede una media dell’otto in tutte le materie. La situazione sembrava aver vanificato il sogno del 17enne Daniele Doronzo di seguire uno stage al Cern di Ginevra, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, situato al confine tra Svizzera e Francia. Era la prima volta che quei voti comparivano nella sua carriera scolastica – mai scesa al di sotto della media dell’otto e del nove – e ciò accadeva proprio in un momento per lui cruciale.
Dall’inizio di quest’anno Daniele aveva infatti inondato di mail il centro in Svizzera per riuscire ad accedere ad uno stage di cui aveva letto il bando. Fra l’altro aveva scritto proprio a Fabiola Gianotti, la prima direttrice donna nella storia del Cern, fresca di nomina. Arrivare in quel tempio della Fisica sarebbe stata la realizzazione di un sogno per un ragazzo che sente di avere questa disciplina nel sangue. La sua insistenza, supportata dall’invio di articoli, studi e riflessioni varie ha però fatto breccia. Un bel giorno gli è arrivata dal Cern la fatidica email dell’accettazione, condizionata però dalla necessità di un diploma. Da qui la decisione di chiedere alla propria scuola di tenere l’esame di licenza con un anno di anticipo, anche nella prospettiva di prepararsi all’ingresso in qualche università americana. Purtroppo i quadri resi pubblici a giugno scorso sono stati per Daniele una doccia gelata.
Quel sette in condotta, a dire di qualche suo docente, era derivato da qualche intemperanza durante l’ultima gita scolastica e da continui ritardi a scuola, mentre il sette in Fisica – secondo la sua docente – era stato dettato dal fatto che Daniele, forse sentendosi troppo sicuro, si era lasciato un po’ andare dopo la decisione di dare l’esame di diploma in anticipo. Insomma quei due “sette” erano stati più una “lezione” con intenti educativi che altro. Andati in fumo il diploma e la possibilità di iscriversi nelle università americane, rimaneva però in sospeso la questione Cern, almeno nei suoi desideri.
Ebbene, Daniele al Cern ci è andato lo stesso. “Apprendo solo ora che non fosse diplomato – ha dichiarato divertita Gabriella Pugliese, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare di Bari, che collabora con il Cern ed ha fatto da tutor a Daniele fra agosto e settembre durante il suo soggiorno a Ginevra – Non ho idea dei motivi per cui la sua docente gli abbia messo quel sette. Quel che so è che Daniele non è un ragazzo ordinario. In tanti continuano ancora oggi a chiedermi di lui”. Gabriella Pugliese ricorda infatti come il 17enne avesse colpito tutti per aver inviato la sua candidatura via e-mail a decine di persone in tutte le lingue. “E’ evidente – ha aggiunto la studiosa – che il ragazzo aveva una voglia matta di fare questa esperienza. E alla fine gliel’hanno fatta fare”.
Sorprendente anche il seguito della storia. Daniele ha deciso di ritirarsi dalla sua scuola ed è ora impegnato a preparare gli esami che a giugno prossimo sosterrà da privatista in un’altra scuola, nella vicina città di Trani. La preparazione sta avvenendo negli States, a San Francisco, dove il ragazzo si è da poco trasferito, pronto a rientrare in Italia per “dimostrare di essere un po’ più forte di un sette”.