di Redazione FdS
Basterebbero alcuni nomi di passati vincitori – come quello di Alessandra Ferri, étoile de l’American Ballet Theatre e del Teatro alla Scala di Milano, e di Michel Gascard, erede artistico di Maurice Béjart – per evocare il prestigio del Prix de Lausanne, il riconoscimento assegnato pochi giorni fa al danzatore calabrese Marco Masciari, 17enne di Catanzaro, che si è aggiudicato il primo premio tra gli otto assegnati nell’ambito del concorso internazionale per giovani danzatori dai 15 ai 18 anni nato nel 1973 a Losanna, in Svizzera, e riproposto annualmente nei mesi di gennaio-febbraio. Gli altri sette vincitori provenivano dagli Stati Uniti (2° premio), dal Brasile (3° premio), dalla Cina, dalla Corea del Sud e dalla Romania. Su 28 finalisti, otto hanno ricevuto una borsa di studio che consente loro di entrare in una delle scuole o delle compagnie partner del Prix de Lausanne.
Nella finale, che prevede la presentazione di una variazione di danza classica e una di danza contemporanea, Masciari ha letteralmente ammaliato la giuria – presieduta da Frédéric Olivieri, direttore del Corpo di Ballo della Scala di Milano e vincitore a sua volta nel 1977 del Prix de Lausanne – e la affollatissima platea con la Variazione del Principe Desirè dal balletto La Bella Addormentata, su musiche di P. I. Ciaikovskij, e con la coreografia Chroma del britannico Wayne McGregor, su musica di Joby Talbot and Jack White III, vincendo in entrambe le categorie [guarda video della finale qui di seguito]. Appassionato di balletto e opera fin da piccolo – una passione assecondata senza ostacoli dai suoi genitori – Piero Masciari si è formato presso la Maison d’Art Ballet diretta a Catanzaro dal maestro Francesco Piro ed ha proseguito i suoi studi presso altre accademie tra cui la Academy Princesse Grace di Montecarlo, città dove attualmente vive. Il suo primo maestro, col quale ha conservato un rapporto di grande stima e amicizia, lo descrive come un allievo determinato fin dagli esordi quando a sette anni, accompagnato dalla madre, fece il suo ingresso nella scuola di Catanzaro che ha continuato a frequentare fino ai 13 anni prima di spiccare il volo verso nuove mete.
Alla 48a edizione del concorso internazionale hanno partecipato in totale di 77 giovani ballerini di 25 nazionalità (47 ragazze e 30 ragazzi). La finale che, a causa dei lavori al Théâtre de Beaulieu, si è tenuta presso l’Auditorium Stravinski di Montreaux, è stata seguita da numerosissimi spettatori sia in sala che attraverso il live streaming dell’evento. Il concorso ha ancora una volta centrato il suo obiettivo che è da sempre quello di scoprire, promuovere e supportare i migliori talenti.
Oltre 70 delle più prestigiose scuole e compagnie di danza del mondo, come il Royal Ballet di Londra, la Paris Opera Ballet School, la Hamburg Ballet School (John Neumeier), la Princess Grace Academy di Monaco, la Vaganova Ballet Academy di San Pietroburgo, il balletto Nacional Sodre di Montevideo, il balletto di Hong Kong, il San Francisco Ballet School e l’Australian Ballet, sono associate al Prix de Lausanne e ne supportano le attività. Unico nel suo genere, il Prix de Lausanne offre da ormai 48 anni non solo un’esperienza eccezionale a un gruppo selezionato di giovani talenti per coltivare le loro capacità e fare un primo importante passo verso una carriera da professionisti, ma dà anche l’opportunità ai professionisti della danza di scoprire il talento e le qualità dei candidati e di stabilire un contatto con loro.
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