Diciannovesimo capitolo del Grand Tour in Calabria del reporter Silvio Gatto

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di Redazione FdS

Diciannovesima giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio GattoIl tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.

Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.

< rivedi la diciottesima giornata

CALABRIA GRAND TOUR – 7 Luglio

Il Castello medievale di Cleto. Fu costruito sulla roccia, alle pendici del monte Sant’Angelo, in epoca normanna. La costruzione si sviluppa su tre livelli, con due torri circolari per la difesa. La struttura è ben conservata. L’impianto adibito alla visita è organizzato e articolato. Purtroppo l’ingresso è, inspiegabilmente, sbarrato.

Cleto (CS)

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I Silos: contenitori scavati nella roccia, anticamente utilizzati per la conservazione del grano (o di altri alimenti). Alcuni sembrerebbero molto profondi.

Castello di Cleto (CS)

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Vista di Aiello Calabro. Sullo sfondo il campanile a torre quadrata della chiesa di Santa Maria Maggiore. L’edificio risale al 1493, come conferma l’incisione sul portale.

Aiello Calabro (CS)

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l castello di Aiello Calabro venne costruito dai bizantini come punto strategico di difesa dalle incursioni arabe. Nel 1065 fu preso d’assedio, per 30 giorni, dai normanni di Roberto il Guiscardo. Durante la battaglia, il condottiero perse due nipoti, morti in combattimento. I resti sono parzialmente visitabili.

Aiello Calabro (CS)

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Su uno sperone roccioso, San Lucido, saldo contro la tela di fondo delle acque. Quindi una serie di scogli viola, una baia simile a un petalo di peonia; poi Amantea e il suo castello abbarbicato su uno stretto mammellone. La Lampetia dei Greci, divenne sotto gli Arabi la sede d’un emiro e la testa di ponte di temibili incursioni musulmane nel resto del paese. Al di là di Amantea, le quinte di picchi e di promontori sfumano nella foschia blu.

Maria Brandon Albini, Calabria, 1955

In cima i resti del Castello di Amantea (CS)

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La chiesa del Convento dei Cappuccini, voluta fortemente da Maria Ravaschieri per onorare il fratello Carlo (morto prematuramente), venne edificata nel 1607. È situata in località “Cava di Strugnile”, nota per l’estrazione del marmo verde di Belmonte.

Presso Belmonte (CS)

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…WORK IN PROGRESS > segui la ventesima giornata

 

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