Dopo il riconoscimento internazionale alla “Varia” di Palmi, allo studio in Calabria altre candidature UNESCO

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di Redazione FdS

“Con la manifestazione della “Varia” di Palmi abbiamo ottenuto il primo riconoscimento di un bene culturale quale patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. Dobbiamo intensificare gli sforzi per valorizzare altri patrimoni culturali della Calabria”. Con queste parole l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri ha convocato nei giorni scorsi a Catanzaro la riunione del Comitato Unesco, istituito dalla Regione Calabria con il compito di promuovere la presenza di siti patrimonio culturale dell’umanità nella regione.

Oltre alla manifestazione della “Varia” di Palmi, inserita nell’ambito della Rete italiana delle macchine a spalla, riconosciuta dall’Unesco nel dicembre del 2013, altri beni significativi sono in valutazione da parte dell’Unesco, quali il “Codex Purpureus” di Rossano, il Parco della Sila e la Festa degli Alberi di Alessandria del Carretto. Inoltre la Regione Calabria sta predisponendo la candidatura delle minoranze linguistiche albanese, grecanica e occitana, oltre al Codice Romano-Carratelli.

I componenti del Comitato Tecnico-Scientifico sono Domenico Romano-Carratelli (Presidente), Luigi Renzo (Vescovo di Mileto-Nicotera e Tropea, Responsabile dell’Ufficio Cultura della Conferenza Episcopale Calabra), Francesco Altimari (Università della Calabria), Patrizia Nardi (Rete italiana delle macchine a spalla), Vincenzo Arvia (Festa degli Alberi di Alessandria del Carretto), Sonia Ferrari (Università della Calabria, gia’ Presidente del Parco Nazionale della Sila), Franco Galiano (Codex Purpureus), Leonardo Leonetti (Amendolara), Enrico Marchianò (Club Unesco di Cosenza), Rocco Militano (Club Unesco di Palmi), Antonio Montuoro (Presidente Associazione “Teura” di Tiriolo), Marilena Cerzoso (Direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza),  Franco Ferlaino e Adelmo Manna (per la Rete Europea delle Passioni di Cristo, in rappresentanza rispettivamente delle comunita’ di Nocera Terinese e Terranova da Sibari).

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