di Redazione FdS
Sono rimasti per ben quattro anni fuori dalla loro sede abituale – il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – i due Bronzi di Riace, capolavori della statuaria greca del V° sec. a.C. ritrovati casualmente nel mare di Riace nel 1972 e diventati l’icona più celebre della Calabria. Ospitati presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, sono stati sottoposti ad un lungo restauro sotto l’occhio curioso dei visitatori che hanno potuto ammirarli nell’insolita posizione distesa resa necessaria dalle operazioni stesse di restauro. Nel frattempo anche il Museo è stato sottoposto ad un ampio restyling che lo restituirà ai visitatori completamente rinnovato nei primi mesi del 2014. Finalmente la scorsa notte, con un numeroso dispiegamento di forze dell’ordine, le due statue sono state riportate senza intoppi nella loro sede definitiva dove – forse nel weekend fra il 14 e il 15 dicembre – saranno esposte in anteprima a pochi mesi dalla riapertura completa del Museo Archeologico. Il trasporto è stato effettuato con tutte le cautele necessarie ad evitare pericolose vibrazioni; i bronzi sono infatti stati adagiati in due gigantesche casse su appositi appoggi ammortizzanti e bloccati a distanze regolari con elementi di contrasto volti ad impedire sollecitazioni in qualsivoglia direzione.
La città di Reggio ha appreso in mattinata la notizia del trasferimento avvenuto nel cuore della notte e si prepara in un clima di festa a riammirare le due statue riportate al loro splendore, accresciuto da alcuni elementi dimenticati per anni in una cassettina nello scantinato del Museo: si tratta delle ciglia superiori di uno dei Bronzi e di una piccola placca in rame, ora rimessi al loro posto dai restauratori. Al trasferimento era presente il Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray che ha definito i due capolavori “un patrimonio inestimabile da trattare con cura…due dei tanti tesori su cui investire intelligenze e risorse per il rilancio culturale del Mezzogiorno d’Italia”. Nel pomeriggio di oggi, presso la sede del ministero, Bray ha illustrato con il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, i passaggi successivi per il riposizionamento dei Bronzi nel Museo e le tecnologie adottate per garantire la loro tutela e conservazione. Sul trasferimento delle statue si è espresso anche l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri che ha voluto ricordare l’impegno, anche finanziario, profuso dalla Regione Calabria sia per il completamento del Museo sia per il trasferimento delle due statue che “su impulso del Presidente Scopelliti è stato a carico della Regione”. Ha inoltre fatto riferimento ad uno studio commissionato dalla Sovrintendenza regionale ai Beni Culturali, da cui si evince la potenzialità del Museo di Reggio Calabria ad ospitare un numero rilevante di visitatori all’anno, con ciò che ne consegue per l’economia della citta’ e dell’intera regione. “Ma soprattutto – ha concluso Caligiuri – puntando sul nostro patrimonio avremo modo di mutare la percezione della nostra regione da terra di problemi e di oscurità, in terra di cultura e di luce”.