di Redazione FdS
Passaparola digitale, esperienza in prima persona e web. Il progetto Dreaming South di Giovanni Filareti ha centrato il bersaglio: è un’ottima operazione di marketing territoriale. Ecco perché Sonia Ferrari, presidente del Parco Nazionale della Sila e docente di marketing turistico, lo porterà presto sui banchi dell’UNICAL.
Il progetto Dreaming South del giovane imprenditore turistico cariatese, arricchito nella sua seconda edizione dal patrimonio di Rossano Città d’arte, presentato venerdì 28 marzo, presso l’Auditorium Amarelli di Rossano, in occasione del 74esimo Cafè Philo itinerante di Otto Torri sullo Jonio, moderato dal Direttore Lenin Montesanto, piace a tutti e fa l’en plain di complimenti ed apprezzamenti. E qualcuno comincia finalmente a pensare che è così che si dovrebbe fare turismo.
Cos’ha fatto Filareti? Ha portato nel territorio del Basso jonio cosentino 10 giovani fotoamatori e videomaker provenienti da 10 Paesi diversi, accompagnandoli a scoprire il territorio, le produzioni artigianali ed enogastronomiche, le suggestioni, i volti, l’autenticità del posto. I creativi hanno quindi confezionato una serie di filmati e prodotto più di mille immagini che valgono più di tante parole, tante sono le emozioni che riescono ad evocare. Piace l’idea che il progetto sia stato portato avanti a costo zero.
Dreaming South – ha spiegato Filareti – è il prodotto di una collaborazione. È un’idea semplice, ma concreta e punta sull’ospitalità come leva di marketing. Basta vendere pacchetti: comunichiamo esperienze ed emozioni; bisogna essere architetti, creativi, di emozioni.
Dreaming South piace a Concetta Greco, presidente di ASSAPORI, che spinge sull’elemento enogastronomia, tra tutti i tipi di turismi, quello maggiormente in crescita e che richiama ed i ristoratori calabresi a non portare sulle proprie tavole piatti e menu di altre regioni, ma prodotti e ricette tipiche locali. Costano meno e attirerebbero di più.
Cosa deve essere il turismo oggi? Far vivere il maggior numero di emozioni nel minor tempo possibile e al minor costo possibile. È la formula vincente secondo Pietro Lecce, Assessore provinciale al turismo della Provincia di Cosenza.
Marella Burza, neo Presidente dei Giovani Industriali di Cosenza, da cittadina pensa che il turismo, in Calabria, sia un’occasione mancata, ma che quello che succede nella nostra regione succede anche altrove. È il sistema ITALIA che è sbagliato; c’è troppa frammentazione. Ma c’è anche un altro aspetto: la Calabria ha diversi valori aggiunti, dai centri storici all’enogastronomia, su cui puntare, il vero problema è che i calabresi non riescono a stare insieme.
All’incontro sono intervenuti anche Fortunato Amarelli, padrone di casa e socio di Otto Torri sullo Jonio, Oscar Gastaldi patron del progetto di marketing Ilovesud.it, Francesco Sapia e Gaetano Gianzi dell’associazione Corigliano per la Fotografia e i responsabili di Startup Calabria. Era presente, insieme ai rappresentanti delle associazioni, imprenditori ed operatori turistici delle città e località coinvolte nel progetto “Dreaming South” (Cariati, Terravecchia, Pietrapaola, Rossano e Corigliano), anche Vincenzo Farina Presidente della Confesercenti di Cosenza.