di Redazione FdS
Siamo nel Salento meridionale, a 17 Km da Lecce, in una zona dal clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. Per la precisione ci troviamo a Copertino, la cittadina che dette i natali al celebre S. Giuseppe da Copertino francescano dell’Ordine dei Minori Conventuali vissuto nel ‘600 e detto ‘il frate volante’ a causa della levitazione che, secondo le cronache del tempo, avrebbe compiuto in stato di estasi. Al centro del borgo troviamo il Castello ed è proprio a questo baluardo difensivo che rivolgiamo la nostra attenzione dato che sui suoi bastioni ha sede il primo vigneto pensile d’Europa (nella foto precedente, di Cosimo Trono). No, non si tratta di una diavoleria inventata da qualche architetto-paesaggista in vena di eco-stravaganze, bensì del recupero di un’usanza che – spiega l’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi – risulta da antichi documenti storici che parlano appunto di vigne sistemate sui bastioni del castello, oltre che di qualche altra coltivazione finalizzata al sostentamento delle truppe.
Il castello, progettato dall’architetto Evangelista Menga per volontà di Alfonso Castriota e completato nel 1540, ingloba una fortezza sorta in epoca normanna ed ampliata successivamente dagli Angioini. Il progetto di reimpianto di questa vigna pensile è nata dall’iniziativa della cantina “Cupertinum” che, d’intesa con la Soprintendenza, ha proposto un’idea di valorizzazione della storia e della bellezza dell’imponente maniero: quella appunto di piantare un vigneto sulle mura per produrre vino di qualità. Una scelta che va ad accentuare le suggestive atmosfere che già si godono nel castello grazie ai paesaggi mozzafiato apprezzabili dall’alto dei bastioni.
“Il vigneto della Cupertinum sul Castello” – questo il nome dell’iniziativa – offre dunque ai visitatori uno scenario che per ora rimane unico in Europa. Il prossimo anno – grazie alle 120 viti fornite da un vivaio di Otranto e piantate lo scorso aprile con un sistema di allevamento ad alberello pugliese e disposizione dei filari a quinconce – al meraviglioso scenario andrà ad aggiungersi la prima produzione di “Negroamaro cannellino”, primo vino prodotto in epoca moderna sui bastioni di un castello di origine medievale.
Ovviamente, se vi recate in visita al Castello, il più grande di tutto il Salento (che ne possiede oltre 150), non dimenticatevi di ammirare le opere dell’artista locale Gianserio Strafella, allievo di Michelangelo. Nel suo paese natale gli fu infatti commissionata l’affrescatura del soffitto della Cappella San Marco, parte del complesso del Castello; qui sono raffigurate scene bibliche, mentre alle pareti sono esposte altre sue opere con effigie di santi.
Castello, Copertino
P.zza Castello
Info: tel. 0832 931612
IL LUOGO