Giuseppe Berto e Capo Vaticano, un legame che persiste nel tempo in nome della cultura. Il programma 2022 del festival Estate a Casa Berto. Il Premio Letterario intitolato allo scrittore veneto
di Redazione FdS
Un uomo, uno scrittore di modernissima sensibilità, e la sua fascinazione per uno dei tratti più magici del litorale calabrese scelto per costruirvi il suo buen retiro. È uno dei segmenti fondamentali della breve vita di Giuseppe Berto, autore di romanzi di successo come Il Male Oscuro e La Gloria, e del suo legame con Capo Vaticano, luogo iconico – insieme alla ormai celebre Tropea – della Costa degli Dei. Era la metà degli anni ’60 quando lo scrittore veneto, folgorato dalla bellezza del posto intravisto dal finestrino di un treno, decise di contrarre un debito per acquistare un terreno sull’antico promontorio degli oracoli (vaticinium) dove avrebbe fatto edificare un’austera villa destinata a diventare il suo personale rifugio a picco sul mare. Fu un amore a prima vista, scoccato al cospetto di una natura ancora incontaminata, sentimento del quale rimane traccia indelebile in uno dei suoi romanzi più celebri, Il Male Oscuro: “l’isola degli aranci sta dall’altra parte celeste e gialla e un poco verde nella sua breve lontananza…così verso sera cerco un posto da dove si possa guardare la Sicilia, di notte l’altra costa è una lunghissima distesa di lampadine con segnali rossi e bianchi…ecco qui mi costruirò con le mie mani un rifugio di pietre e penso che in conclusione questo potrebbe andar bene come luogo della mia vita e della mia morte”. Un amore che in seguito si sarebbe venato di inquietudine di fronte al minaccioso avanzare di una modernità disarmonica. Ebbene, quella casa, con annesso “un pezzetto di terra, giusto per farne un orto” esiste ancora, a Ricadi (VV), a poca distanza dal faro, ed è il luogo in cui annualmente si tiene uno degli appuntamenti culturali di primo piano dell’estate.
ESTATE A CASA BERTO E PREMIO ‘GIUSEPPE BERTO’
Là, dove Berto scelse di vivere parte della sua vita e di essere sepolto (morì nel 1978 e la sua tomba si trova all’ombra di un cipresso nel piccolo cimitero di San Niccolò di Ricadi), la sua memoria vive ancora nel ricordo degli abitanti più anziani ma soprattutto vive grazie alla rassegna culturale Estate a Casa Berto e al Premio Letterario a lui intitolato, destinato all’autore di un’opera prima di narrativa italiana e giunto quest’anno alla sua XXVIIIa edizione. La rassegna e il premio sono promossi dalla Associazione culturale ‘Giuseppe Berto’, con il supporto delle Regioni Calabria e Veneto, e dei Comuni di Ricadi e Mogliano Veneto, luogo di nascita dello scrittore. L’Associazione è nata agli inizi del 2013 su iniziativa della moglie Manuela e della figlia Antonia Berto, e riunisce un gruppo di intellettuali, scrittori, critici, imprenditori, amici, tutti accomunati dalla passione per l’opera di Giuseppe Berto, di cui intendono valorizzare la complessa e affascinante figura non solo di scrittore, ma anche di autore per il teatro e per il cinema, e di promotore di varie attività culturali.
La letteratura come strumento d’indagine dei luoghi, tra memoria e futuro; la musica, il cinema e le arti come espressione del nostro presente. Saranno questi i temi intorno ai quali ruoterà l’edizione 2022 (la VIIa) di Estate a Casa Berto, che dall’8 all’11 settembre 2022 ospiterà concerti, presentazioni, incontri, proiezioni cinematografiche e, il 10 settembre, la premiazione del XXVIII Premio Giuseppe Berto, che per la prima volta sarà parte della rassegna. La manifestazione si articolerà in due parti, con un’anteprima speciale a Vibo Valentia, giovedì 8 settembre, e una tre giorni a Capo Vaticano, nella casa a strapiombo sul mare dove Giuseppe Berto scrisse due dei suoi più grandi capolavori. Anche quest’anno il festival è diretto da Antonia Berto, figlia dello scrittore, e da Marco Mottolese che è anche co-ideatore dell’iniziativa.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Antonia Berto, ideatrice e co-direttrice – è quello di scrivere nuove pagine di Calabria, nel nome e nel ricordo di mio padre, Giuseppe Berto, che ha saputo cogliere di questa terra le sue essenziali bellezze e potenzialità ma anche i suoi grandi limiti. E noi siamo qui per uscire dai ranghi, per superarli questi limiti. Vogliamo contribuire ad una crescita culturale che possa essere realmente incisiva, non solo in termini di offerta, ma proprio di costruzione di nuove realtà culturali tali da esaltare questi luoghi, ricchi di beni immateriali, anche al di fuori del panorama esclusivamente turistico”.
“Non senza difficoltà – ha aggiunto a sua volta Marco Mottolese – siamo riusciti a realizzare una programmazione per il 2022. Quest’anno, come peraltro lo scorso, si terrà un’inconsueta edizione a settembre, con un’anteprima speciale che interesserà la città di Vibo Valentia, per dare continuità ad un percorso comune intrapreso già lo scorso anno con la città capitale italiana del libro 2021: quello di andare in “trasferta” in luoghi nuovi non solo per estendere la nostra attività anche al di fuori di Capo Vaticano, ma con l’obiettivo di creare una comunità ancora più grande, una comunità volta alla promozione e alla valorizzazione del territorio attraverso la letteratura, l’arte, il cinema”.
Gli appuntamenti in programma vedranno protagonisti i grandi nomi della scena culturale italiana, per continuare a tessere le trame culturali dell’oggi, guardare a nuovi orizzonti, immaginando altri futuri possibili. L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Mogliano Veneto per il Premio Berto, del Comune di Ricadi, del Comune di Vibo Valentia, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Vibo Valentia e di Vibo Capitale Italiana del Libro 2021, e grazie al contributo di una serie di sponsor.
PROGRAMMA
Si parte giovedì 8 settembre con una speciale anteprima a Vibo Valentia, con il concerto di Danilo Rea, uno dei pianisti jazz più noti al mondo, arricchito dalle letture di Iaia Forte sulle parole del poeta Sandro Penna. Il noto pianista incontra la voce e l’espressività attoriale di Iaia Forte, in un viaggio fra musica e parole sui versi di Sandro Penna, poeta di infinta grazia, sensualità ed originalità. Alle 19.00 in Palazzo Gagliardi.
Il 9 settembre appuntamento a Casa Berto, a Capo Vaticano, con la presentazione de I cannoli di Marites. Le signore di Monte Pepe (Giunti Editore, 2022), l’ultimo lavoro di Catena Fiorello Galeano, scrittrice, conduttrice e autrice televisiva. Tra amori inattesi, misteriose lettere minatorie e spiazzanti colpi di scena, le indimenticabili protagoniste di Cinque donne e un arancino tornano a regalare le emozioni ordinarie ed eccezionali delle loro vite, in grado di rispecchiare le esistenze di qualsiasi donna. A seguire, la proiezione del film Morte di un matematico napoletano (1992), opera prima di Mario Martone alla presenza dell’attore protagonista Carlo Cecchi che per la sua interpretazione del protagonista, Renato Caccioppoli, si è aggiudicato il premio David Speciale ai David di Donatello del 1993.
La giornata del 10 settembre sarà invece dedicata alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Giuseppe Berto. Fondato da Cesare De Michelis nel 1988, il Premio è da sempre caratterizzato dal suo regolare alternarsi, ogni anno, tra il Veneto e la Calabria: tra Mogliano Veneto, città che diede i natali a Berto nel 1914, e Capo Vaticano, dove visse gran parte della sua vita e dove è sepolto. Presente la cinquina degli scrittori premiati e la giuria del premio presieduta da Ernesto Ferrero.
L’11 settembre si parte con la conversazione fra lo scrittore e critico letterario Emanuele Trevi, Premio Strega 2021, e il giornalista Michele Masneri su Alberto Arbasino e l’Italia dagli anni Cinquanta ad oggi, a partire dal saggio-biografia Stile Alberto (Quodlibet, 2022), l’ultimo libro di Masneri. Un viaggio nella Roma della dolce vita all’insegna dell’avventura e della cultura, tra cartoline, lettere e fotografie.
La VII edizione si chiuderà con la proiezione del film A Chiara (2021) di Jonas Carpignano, che ha ottenuto a Cannes 2021 il Label Europa Cinemas Cannes per il Miglior film europeo. La proiezione avverrà alla presenza dell’attrice protagonista Swamy Rotolo, che per la sua interpretazione di Chiara Guerrasio ha vinto il David di Donatello 2021 come miglior attrice, diventando la più giovane ad essere premiata con tale riconoscimento. Il film è girato nella piana di Gioia Tauro, a pochi chilometri da Capo Vaticano.
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Casa Berto, Ricadi (VV)
Viale Giuseppe Berto
Info: 345 019 1327
Sito web: www.giuseppeberto.it
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