“Non credo esista in nessuna parte del mondo qualcosa di più bello della pianura ove fu Sibari. Vi è riunita ogni bellezza in una volta: la ridente verzura dei dintorni di Napoli, la vastità dei maestosi paesaggi alpestri, il sole e il mare della Grecia”
François Lenormant, La Grande Grèce, 1881-84
di Ferruccio Cornicello
Incuriositi dalla novità, e pochi giorni prima del suo avvio, vi abbiamo parlato di Favella Lab. Ora, trovandoci in Calabria in concomitanza con lo svolgimento dell’iniziativa, abbiamo colto l’occasione per incontrare e conoscere più da vicino gli ideatori, gli organizzatori e i protagonisti di Favella Lab 2014, prima edizione di un progetto calabro-veneto di laboratorio creativo finalizzato a generare nella massima libertà espressiva nuove modalità e approcci legati al tema del viaggio.
A bordo della nostra Fiat Uno “Identiy Car” (26 anni /360 mila km) giungiamo a metà mattinata all’headquarter del Favella Creative Lab in località Borgo Favella, contrada Cantinella, nel comune di Corigliano Calabro (Cosenza). Siamo accolti da Nicola Rizzo, uno dei due fratelli (l’altro è Luigi) titolari dell’azienda calabrese Favella, sponsor principale del progetto, e da suo figlio Nicolò.
Dopo le presentazioni e un breve scambio di battute che già preannuncia il clima di entusiasmo e determinazione che aleggia nell’ambiente, Nicola e suo figlio ci lasciano in compagnia del direttore creativo del progetto, il conduttore televisivo nonché video jockey Giampietro Cutrino, Gip per gli amici, e di alcuni degli 8 creativi ospitati, alcuni dei quali già con una importante esperienza alle spalle: Carlo Alberto Cavallo psicologo di tutte le edizioni del Grande Fratello (penultimo a destra, nella foto in alto), Clelia Mattana, Cristian Micheletti, Darinka Montico (prima a sin. nella foto in alto) la fotografa che gira l’Italia a piedi, Dino Lanzaretti, Filippo Facchin (ultimo a destra, nella foto in alto), Kris Grove Dj di Radio 105 nonché una delle due Kris&Kris di MTV, Nils Astrologo e Oliver Astrologo.
Compito di questi viaggiatori creativi durante i 9 giorni di raduno full immersion a Borgo Favella, è quello di realizzare 8 video in un’azione di marketing territoriale associato al brand dell’azienda. A supportare e sviluppare le loro idee opera un nutrito staff di tecnici ed esperti vari, la disponibilità di un parco veicoli per le varie esigenze di mobilità, una fornita attrezzatura tecnologica avanzata fruibile per tutti i momenti di riprese e di montaggio, numerosi equipaggiamenti sportivi. Il vitto e l’alloggio a pensiona completa è sostenuto dall’azienda calabrese nella cornice della splendida residenza seicentesca. Tutto rientra in un budget di 50 mila dollari messi a disposizione dal gruppo di sponsor di cui l’azienda Favella è capofila.
Subito a nostro agio in un ambiente informale e denso di dinamiche relazionali, di condivisione, coesione, partecipazione e confronto, apprendiamo da Gip che già in questo quarto giorno di lavoro trova conferma la positiva riuscita di questa prima edizione di workshop creativo innovativo, probabilmente unico al mondo nel suo genere che si ispira a singoli lavori già svolti, dedicato al tema del viaggio e ai suoi valori intrinseci, legati certamente alla conoscenza e alla scoperta, ma anche alla volontà di veicolare messaggi di sensibilizzazione sociale su varie problematiche.
Gip ci anticipa con soddisfazione, e al di là di tutte le aspettative degli organizzatori, che saranno ben 5 i progetti spin-off che usciranno da Favella Lab 2014. Di questi uno diventerà una App che relazionerà parti della struttura produttiva agroalimentare dell’azienda con il consumatore finale, uno sarà un progetto editoriale che coinvolgerà Carlo Alberto Cavallo nella risalita del più grande fiume dell’Indocina e tra i più grandi dell’Asia, il Mekong, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico verso alcune tematiche sociali. Gli altri approderanno invece al mercato delle produzioni televisive, tra cui il viaggio da Corigliano Calabro a Tokyo a bordo di un trattore scelto tra quelli storici appartenenti all’azienda e che partirà sabato 26 luglio e vedrà protagonista Filippo Facchin.
Ci spiega inoltre che gli 8 creativi selezionati sono stati individuati dopo aver visionato centinaia di curriculum, scelti in base al “valore” della persona e non già sulla base di una idea o progetto preconfezionato. Tutto viene pensato ed elaborato nel corso di questi intensi 9 giorni, un viaggio a suo modo, di incontri e confronti tra un intenso lavoro di riprese sul campo nell’ambito dell’azienda e sul territorio circostante e montaggi video negli spazi allestiti, intervallati a momenti di meritato relax passati a fruire delle strutture messe a disposizione dall’azienda, facendo jogging o arrampicate sulle pareti rocciose del Pollino o anche a suonare la chitarra e a bere in compagnia accanto ad un falò sulle rive del prospiciente mar Jonio nel golfo di Corigliano, parte del più ampio Golfo di Taranto. Nessuno di loro si conosceva prima che giungessero in questo angolo della Calabria, ad eccezione dei due fratelli Oliver e Nils Astrologo.
Supportato dal Gruppo Favella in primis e a vario titolo da altri sponsor e partner Favella Lab si propone di far diventare Corigliano Calabro punto di partenza o punto di arrivo di tutti i progetti innovativi legati al tema del viaggio, luogo di riferimento per i futuri viaggiatori creativi, con conseguenti e logiche ricadute di visibilità e promozione del binomio azienda-territorio.
Terminata la piacevole e interessante conversazione lasciamo i ragazzi al loro lavoro. Il loro entusiasmo ci ha contagiati al punto che questo felice incontro con FavellaLab si trasforma subito in un partenariato fra il Laboratorio e Fame di Sud. Prima di andar via raccogliamo l’invito di Nicola a visitare l’azienda, accompaganti dal gentile Antonio responsabile del settore energetico che ci guida a bordo di un veicolo ibrido. Realtà in costante evoluzione, Favella nasce circa un secolo fa come azienda pastorale – nel 2005 l’allevamento vaccino è stato trasformato in bufalino – cui affianca successivamente anche una variegata produzione agro-alimenatare, sia in campo aperto sia all’interno dei 30.000 mq di serre alimentate a pannelli fotovoltaici, realizzando una filiera completa che va dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti e loro derivati presenti sul mercato con i marchi Torre Saracena, Bufavella, OhSole e +B.
Inoltre i programi di espansione e diversificazione uniti alla costante ricerca e sensibilità verso tematiche ambientali ed energetiche rinnovabili, in un percorso evolutivo aziendale che coniuga tradizione e innovazione, ha portato la stessa a dotarsi di un impianto a bio-gas alimentato con gli scarti vegetali, i luquami e il siero prodotti dalle lavorazioni, la cui energia viene utilizzata per riscaldare le serre.
Di notevole interesse il crescente sviluppo degli impianti di coltivazione in campo aperto delle bacche di Goji, che faranno probabilmente questo lembo della Piana di Sibari il luogo di maggior produzione in Italia di questo prezioso frutto proveniente dall’Oriente detto anche “frutto dell’eterna giovinezza”. E’ come se la Piana di Sibari, interessata nel secolo scorso dalle bonifiche idrauliche ed agrarie sotto il periodo fascista con interventi successivi operati dall’Opera Sila nell’ambito della Cassa del Mezzogiorno originata dal Piano Marshall, volesse nuovamente riappropiarsi, e con essa la Calabria tutta, del proprio glorioso passato e rientrare nel circuito degli scambi e delle relazioni internazionali, in particolare con l’Oriente, iniziate oltre tre millenni addietro come attestano le frequentazioni micenee nel vicino insediamento protostorico di Broglio di Trebisacce prima, e l’affermarsi della civiltà magno-greca con lo sviluppo della colonia achea di Sibari poi.
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