di Redazione FdS
Come in un gioco di specchi che moltiplicano sogni e visioni, l’arte e la storia ispirano altra arte poi esibita in un luogo d’arte e di storia quale è un museo archeologico. E’ il caleidoscopico gioco da cui nasce Fantasmi a Pompei, la mostra di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla in programma al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 31 ottobre 2018 (vernissage alle 17.00) all’8 gennaio 2019. Si tratta di 41 creazioni fotografiche esposte nelle Sezioni Affreschi e Mosaici del Museo; in queste immagini, sullo sfondo dell’antica città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C., deserta e bellissima, si aggirano figure misteriose che hanno la consistenza opalescente degli ectoplasmi ma altro non sono se non i volti dell’umanità, reale e immaginaria, che ha abitato case, vie e muri affrescati della Pompei di duemila anni fa. Ad affiancarle troviamo sporadiche figure della nostro quotidiano con cui sembrano instaurare un intenso dialogo interiore. Un gioco grafico fortemente evocativo che getta un ponte emozionale fra presente e passato.
I due fotografi hanno intrapreso il loro percorso creativo aggirandosi per le strade dell’antica Pompei e fissando, con l’obiettivo, scorci di rovine e paesaggi all’ombra del Vesuvio: pochissime le presenze umane, come se la città fosse sospesa nel tempo, immune dal flusso turistico che ne caratterizza la dimensione quotidiana alle soglie del terzo millennio. La ricerca artistica è proseguita con lo studio degli affreschi e dei mosaici del MANN: nelle sale dell’Archeologico, gli scatti si sono concentrati, piuttosto, sui personaggi, sugli uomini e le donne che popolarono la creatività degli artisti di un tempo. Le tecnologie digitali hanno fatto il resto: consentendo di rendere evanescenti le raffigurazioni pittoriche e le decorazioni musive, poi sovrapposte e sospese nel magico scenario di Pompei. Così, grazie a questa sovrapposizione, una giovane donna, mentre allatta il suo bambino, è protetta dallo sguardo lontano, eppur presente, di una mamma d’un tempo; una ragazza fuoriesce da un antico dipinto per accarezzare un cagnolino; alcune magiche figure femminili fluttuano in un cielo nuvoloso che racchiude, come appesantito da una moderna eruzione, le colonne ed i tetti di Pompei.
“Abbiamo immaginato di chiudere gli occhi lasciandoci trasportare dalla fantasia; abbiamo passeggiato per le antiche strade, accompagnati da una misteriosa melodia e dagli spettri che tornavano nella propria dimora”, commentano Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla, ripercorrendo le fasi di realizzazione della mostra.
“Allestendo Fantasmi a Pompei – ha a sua volta affermato il Direttore del Museo, Paolo Giulierini – abbiamo accostato le creazioni fotografiche di Dario Assisi e Riccardo Cipolla ad alcune opere della sezione mosaici ed affreschi: in tal modo, l’incontro tra passato e presente produce suggestioni immediatamente percepibili agli occhi di un visitatore che sceglie un approccio emozionale all’opera d’arte”.
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