di Redazione FdS
Mentre l’Italia continua a soffrire il fenomeno della “fuga dei cervelli”, ossia l’esodo verso l’estero di giovani e preparatissimi ricercatori, e infuriano le polemiche su presunte forme locali di corruzione accademica nonché sulla scarsità di opportunità e sull’inadeguata retribuzione di chi fa ricerca nel nostro Paese, arriva da Bari notizia di un’iniziativa innovativa (per il Sud in particolare): una conferenza che pone al centro dell’attenzione il merito di giovani studiosi, riprendendo un modello molto diffuso e praticato nel resto d’Europa e del mondo, ma quasi totalmente sconosciuto al mondo accademico italiano. L’Associazione Culturale Prolepsis organizza infatti dal 27 al 28 ottobre 2016, presso l’Università di Bari, la prima International Postgraduate Conference dal titolo «Cupis volitare per auras» Books, libraries and textual transmission from the Ancient to the Medieval World’: il tema è quello della produzione, trasmissione e circolazione dei testi antichi, che ben si attaglia alla solida tradizione della scuola di Filologia classica barese.
La particolarità di questa forma di conferenza, svincolata dalla logica dei convegni accademici con relatori invitati ed organizzata al fine di incrementare il confronto internazionale in ambito accademico tra giovani studiosi, consiste nel fatto di prevedere la partecipazione di studenti di laurea magistrale, dottorandi e giovani ricercatori in formazione, che possono, in tal modo, avere l’opportunità di presentare le loro ricerche su un tema definito. L’intera organizzazione dell’evento è affidata ad un gruppo di giovani studiosi di grado accademico non superiore a quello dei relatori i cui contribuiti sono stati selezionati previa presentazione in forma anonima. Oltre al comitato organizzativo composto da 5 membri fondatori dell’associazione promotrice, è stato infatti selezionato un comitato scientifico che comprende studenti e dottorandi affiliati ad altre università italiane ed europee (University of Oxford, Scuola Normale Superiore di Pisa, Humboldt-Universität zu Berlin, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Uni Leipzig, Universität zu Köln, Uniwersytet Warszawski, Aarhus University). Alcuni membri del comitato scientifico, insieme ad altri giovani studiosi italiani e stranieri, hanno altresì proposto di collaborare nella moderazione delle sessioni del convegno. A Bari interverranno come relatori oltre quaranta studenti e dottorandi provenienti da tutto il mondo, mentre il keynote speaker sarà il Prof. Stephen Harrison, Professore di Letteratura Latina presso la University of Oxford.
Il consiglio direttivo dell’associazione che promuove il convegno – previsto in due sale conferenze dell’ex Palazzo delle Poste (P.zza Cesare Battisti, 1), rispettivamente la Sala I e la Sala “Carlo De Trizio” – è composto da un team di studentesse e dottorande di provenienza barese (Elena Barile, Università degli Studi di Bari; Roberta Berardi, University of Oxford; Nicoletta Bruno, Università degli Studi di Bari; Martina Filosa, Universität zu Köln; Luisa Fizzarotti, Alma Mater Studiorum — Università di Bologna) le quali affermano di aver potuto a loro volta sperimentare, in qualità di relatrici, quanto possa essere stimolante partecipare ad eventi del genere, sia dal punto di vista della ricerca scientifica che da quello dello scambio interculturale. “Abbiamo constatato – sottolineano – come questa tipologia di conferenza, tanto diffusa e praticata nel resto d’Europa e del mondo, sia quasi totalmente sconosciuta al mondo accademico italiano. Abbiamo pensato che l’Università degli Studi di Bari, ateneo centrale nel Meridione e non estraneo ad esperienze multiculturali, potesse essere il luogo ottimale per tentare di radicare in Italia questo modello di esperienza accademica. Il Magnifico Rettore, Antonio Felice Uricchio – proseguono – ci ha immediatamente concesso il patrocinio dell’Università. Ugualmente entusiasta è stata la reazione del dipartimento DISUM (Dipartimento di Studi Umanistici) i cui docenti, avendo potuto seguire la nostra passata e presente formazione accademica, hanno apprezzato e appoggiato la nostra iniziativa.”
Gli interventi – tengono a precisare – sono stati selezionati tramite valutazione imparziale e trasparente da parte del comitato scientifico. Decine di abstract proposals sono stati sottoposti a tripla peer review cieca e sono stati selezionati 49 relatori che, come già accennato, provengono da ogni parte del mondo ed hanno tutti confermato la loro partecipazione (scarica PROGRAMMA). L’iniziativa barese ha suscitato l’interesse della comunità accademica italiana e europea, e fin dalla pubblicazione del bando di selezione e partecipazione al convegno – raccontano le giovani studiose – numerosi sono stati i messaggi di congratulazioni inviati da parte di diverse personalità di rilievo nel campo della ricerca nelle discipline antichistiche.