di Valerio Giancaspro*
Arrivata all’eta’ dei 40 la gente comincia a mangiare cose strane. Oggi mentre mi sparavo una capsula di Nespresso Dharkan a intensita’ 11 in versione ristretta a torrefazione lenta a letto fluido, notavo con curiosita’ una mia collega francese (anche lei sui 40) spremere con violenza 2 limoni dentro una tazza di acqua bollente. Incuriosito dalla stranezza le chiedo se si stia sottoponendo ad una qualche forma di bombardamento di vitamina C e lei sorridendo mi spiega che invece la miscela la aiuta a tenersi sveglia al posto del caffe’ riducendo non so quali tossine nel corpo. Mi dice inoltre che se la beve la mattina appena si sveglia. Alle nostre spalle un’altra collega si rimpinzava di mirtilli. Di fronte a me siede un mio collega completamente circondato da bustine di bacche di goji e noci, e la dispensa dell’ufficio e’ piena di pacchettini di the’ verde biologico e tisane al ginger. Mi chiedo cosa stia succedendo.
Decido di prendere una pausa, vado al bar ed il mio vicino ordina un caffe’ al ginseng, di fronte ho una macchnia che dispensa caffe’ all’orzo, per non parlare della sofisticata ragazza che entra trafelata e ordina un decaf skinny soya cappuccino, oddio sono circondato. Dove sono finiti i bei tempi dei Mars, dei Kittekat, dei Poket Coffe (siamo sicuri si scriva cosi’?), dei 10 caffe’ caffeinati al giorno? Tutti che pensano a ringiovanire attraverso questi strani composti? Dov’e’ finita la gente semplice come me, quella del pane e pomodoro, dell’olio di oliva, eccetera eccetera.
La cosa mi stressa e decido di rientrare in ufficio e di prendere il mio integratore giornaliero del tutto naturale e basato su olio di pesce ad alto contenuto di omega 3 (180md di acido eicosapentanoico e 270mg di acido docosaesaenoico) e rifletto sulle deviazioni mentali dei quarantenni che nella vana speranza di rallentare l’inesorabile processo di invecchiamento mangiano queste schifezze. Decido che stasera ceno con una bella pizza col salame piccante. Non appena a casa accendo la tv e la BBC sta trasmettendo un documentario in cui Gary Null, noto esperto americano in terapie alternative, ci mostra come toglierci le rughe utilizzando urina di cammello, si avete letto bene, urina di cammello, piu’ o meno la stessa cosa usata dalla cantante Madonna per curarsi il piede d’atleta, la sua pero’ non era di cammello. Mi passa la fame. Questa ossessione con le cure ed i cibi alternativi proprio non la capisco. Rivoglio il mio pane e pomodoro, la salsa fatta in casa, l’olio d’ulivo vero, i dolcetti di mandorle della nonna, mi sento veramente afflitto e decido di mettermi a letto presto. Un pensiero pero’ mi tiene sveglio. Ma la pastiglia effervescente di vitamina C e zinco che neutralizza il DHT e quindi salva i miei capelli la ho presa o no oggi?
*Valerio Giancaspro, pugliese di Molfetta (Bari), dopo la laurea in Architettura presso il Politecnico di Bari, la partecipazione ad un progetto di ricerca del Politecnico Federale di Zurigo e un Master in Business Administration presso The Open University di Milton Keynes (Inghilterra), ha iniziato un percorso professionale che lo vede oggi impegnato come Development Manager per l’inglese McArthurGlen Group. Grande viaggiatore in Europa e nel resto del mondo per lavoro e per passione, non ha mai interrotto il suo rapporto con la terra d’origine dove torna con piacere non appena i suoi molteplici impegni gli lasciano del tempo libero. Estimatore del patrimonio culturale, ambientale ed enogastronomico del Sud Italia, ha condiviso con gli altri membri della Redazione di Famedisud l’idea di un progetto editoriale che potesse promuovere la più ampia conoscenza di uno straordinario contesto territoriale non di rado ‘invisibile’ ai più, talvolta persino agli stessi meridionali. I suoi interventi sul magazine vogliono a volte essere anche degli sguardi ironici e divertiti fuori dal Sud su temi che riguardano tutti.