di Redazione FdS
Si è inaugurata oggi presso il Museo del Presente di Rende (Cosenza) la grande mostra storica sul Maestro Gualtiero Nativi, che nasce a Pistoia il 10 gennaio 1921, e muore a Greve in Chianti (FI) nella sua casa studio, il 2 luglio 1999. “Pura Pittura – segno, colore e astrazione”, questo il titolo della mostra a cura di Roberto Sottile, ripercorre dagli anni Quaranta agli anni Novanta, sessant’anni, di attivitĂ di uno dei protagonisti dell’astrattismo italiano, firmatario nel 1950 insieme a Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Mario Nuti, del “Manifesto dell’Astrattismo Classico”.
Il progetto è nato dall’importante collaborazione tra l’Archivio Gualtiero Nativi, la Galleria d’Arte Nozzoli di Empoli, il Centro Studi d’Arte di Bologna con l’Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Comunale della città di Rende e il critico d’Arte e curatore Roberto Sottile.
Una “pittura pura” quella di Gualtiero Nativi, che ha destato l’interesse dei maggiori critici d’arte, intellettuali ed artisti: da Giulio Carlo Argan, Enrico Crispolti, Luciano Caramel, Gillo Dorfles, Lionello Venturi, Gabriele Simongini e poi ancora Corrado Cagli e Gino Severini, solo per citarne alcuni. A partire dal 1950 le sue opere si mostrano caratterizzate da una frammentazione a raggiera che esprime tensioni e linee di forza multidirezionali. Nel 1951, con la mostra “Arte astratta e concreta in Italia” organizzata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, entrò a far parte dell’Art Club e nel 1953 divenne membro attivo del Groupe Espace di Parigi.
Nel 1952 venne invitato ad esporre alcuni disegni alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Nel 1959, 1965, 1973 e 1986 fu invitato alla Quadriennale di Roma e nel 1961 era tra i pittori fiorentini che esposero al Museo d’Arte Moderna di Rio De Janeiro. Diversi i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività artistica, così come innumerevoli sono state le mostre realizzate in tutta Italia e all’estero; dalla mostra di arte astratta alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1951, 1953, 1955), alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1952), alla Biennale di Verona (1967, 1969), e poi ancora solo per citarne alcune, la Biennale Arte e Critica ’70 di Modena, Biennale della Grafica di Firenze a Palazzo Strozzi, la Biennale Aurea di Firenze, la Biennale La Permanente di Milano (1987), le mostre di arte italiana nei musei d’arte moderna di Vienna, Belgrado e Zagabria, nonché la partecipazione alla Biennale Internazionale di San Paolo in Brasile (1972).
La mostra del Museo del Presente di Rende, si snoda in un lungo percorso di circa 80 opere, tra disegni, sculture e pitture che, dagli anni Quaranta, con le opere figurative, fino a giungere agli anni Novanta, hanno scandito i tempi e il ritmo di una produzione dinamica, in continua costruzione e poi anche astrazione sul finire degli anni Quaranta, per giungere, con tutta la sua potenza ad una “pittura pura”. Una ricerca ed una poetica, che fa del rigore della forma e della forza del colore, punti cardini per cogliere l’essenza stessa della pittura astratta, che si interroga continuamente sulla sua efficacia ed oggettività ; capace, come affermato dallo stesso Gualtiero Nativi, di conservare “i prodromi di un racconto, di una figurazione. Racconto di un nostro tempo ove convergono personaggi, idee”.
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P.zza Kenndy
Info tel: 0984/8284255
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 9-13 e 16-20
Chiuso lunedì e festivi
L’ingresso della mostra è gratuito, con accessi contingentati e con misurazione della temperatura e con l’obbligo di esibire certificazione verde Super Green Pass e di indossare mascherina di protezione
IL LUOGO