di Redazione FdS
Chi lo propone promuove l’incontro e la condivisione a vari livelli di esperienze creative, garantisce forme di soggiorno anche brevi e flessibili in strutture in cui gli spazi comuni occupano un posto di primo piano; chi ne fruisce ottimizza le spese di residenza ed ha la possibilità di gestire momenti della propria vita all’insegna dello spirito creativo e collaborativo. E’ il coliving, esperienza di condivisione abitativa lanciata in Calabria per la prima volta nel 2015 attraverso il progetto Home for Creativity ideato a Montalto Uffugo (Cosenza) da Roberta Caruso, una laurea in filosofia e una vocazione cosmopolita che la porta ad accogliere nella propria casa di campagna persone provenienti da ogni parte del mondo, desiderose di confrontarsi con l’altrui dimensione umana e professionale. La novità del 2018 è che Home for Creativity, nata in un caratteristico borgo della Valle del Crati, in provincia di Cosenza, ora raddoppia diventando un format in franchising ed inaugurando il prossimo 14 luglio una nuova residenza in Puglia, nel centro storico di Lequile, a pochi chilometri da Lecce.
Il modello è ancora una volta quello del “coliving diffuso” che riconverte case private e strutture ricettive tradizionali in residenze condivise destinate a una nuova ospitalità: viaggiatori ispirati, nomadi digitali e remote worker. “La particolarità di questo franchising – spiega Roberta Caruso, che ha al suo fianco altri tre giovani calabresi: Francesco Biacca, Gianluca Miceli e Maria Scalese – è quella di concentrarsi nelle aree fuori dalle grandi città, per fare del coliving una motivazione di viaggio, un motore di sviluppo locale e stimolo alla progettualità nei borghi, nelle zone rurali e nelle aree interne”. Caratteristiche che fanno la specificità del modello Home for Creativity e la sua unicità a livello internazionale, dove domina invece il coliving nei grandi centri urbani.
L’headquarter di Montalto Uffugo ha visto nascere ad oggi progetti di ospitalità innovativa e di promozione territoriale, di autoimprenditorialità e narrazione dei luoghi. Tutte iniziative che, attraverso l’incontro tra gli abitanti temporanei del coliving e la comunità locale che quotidianamente frequenta la casa come spazio di coworking, hanno impresso ai progetti un carattere umanistico.
“Ogni coliving ha un suo cuore tematico – spiega ancora Roberta Caruso – basato sugli interessi e le passioni dell’homer, ovvero l’abitante “numero zero” che gestisce la struttura e crea occasioni di incontro tra gli ospiti”. Se il coliving calabrese trasporta il viaggiatore in un labirinto di stanze ispirate alle figure femminili del Pensiero come Antigone, Didone, Ipazia e Frida Khalo, esempi di conoscenza e coraggio, la nuova Home for Creativity pugliese è incentrata sui grandi temi della cinematografia, selezionati con passione dal ventiseienne Vincenzo Caraccio, homer di una struttura che dà il suo benvenuto agli ospiti con un libro sul cuscino. Spazio ideale per esperienze che vanno dal work exchange alla residenza artistica, la nuova H4C si articola in 7 camere che richiamano i cult della cinematografia di tutti i tempi, uno spazio di coworking dedicato a “La grande bellezza”, luogo privilegiato per gli eventi formativi, il patio e il NoN Restaurant per il social eating, la piscina sotto il sole del Salento. Il tutto immerso in 5 ettari di parco con uliveto. Un luogo che si apre al talento, al genio creativo e alla possibilità di scambio, sempre nella logica della sharing economy.
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