“Appena la vidi seppi che quella terra, dalla quale si scorgevano magiche isole, era la mia seconda terra, e qui son venuto a vivere. Sto su un promontorio alto sul mare, è un panorama stupendo. E quando il giorno, dalla punta del mio promontorio, guardo gli scogli e le spiaggette cento metri sotto il mare limpidissimo che si fa subito blu profondo, so di trovarmi in uno dei luoghi più belli della terra”.
Così lo scrittore veneto Giuseppe Berto, celebre autore dei romanzi ‘Il male oscuro’ e ‘La cosa buffa’, parlava di Capo Vaticano, il tratto di costa calabrese appartenente al comune di Ricadi (Vibo Valentia) e noto per la bellezza assoluta delle sue spiagge.
Qui – contraendo un debito – Berto aveva acquistato un terreno dove, bonificata la sterpaglia, edificò una villa destinata a diventare il suo rifugio per gran parte dell’anno. Scrive ancora: “l’isola degli aranci sta dall’altra parte celeste e gialla e un poco verde nella sua breve lontananza, e in mezzo c’è un piccolo tratto di mare proprio piccolo (…) ecco qui mi costruirò con le mie mani un rifugio di pietre e penso che in conclusione questo potrebbe andar bene come luogo della mia vita e della mia morte”.
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