di Redazione FdS
Il borgo pugliese di Alberona (Foggia) sarà tra gli 80 paesi italiani in cui, domenica 28 settembre, si celebrerà la Festa Nazionale Plein Air, appuntamento dedicato agli amanti dello slow tourism, il turismo attento ai tesori dell’entroterra italiano. In occasione di questo importante avvenimento, ad Alberona si svolgerà la terza edizione de “Il Paese nella tradizione”. Il Comune di Alberona, in collaborazione con l’associazione culturale “Giovani nel Tempo”, ha organizzato un’intera giornata incentrata sulla riscoperta delle tradizioni.
Il programma degli eventi comincerà alle 9.30 del mattino, con la prima sfilata di carri, figuranti e animali che rappresenteranno i mestieri e le arti di un tempo. I costumi, gli strumenti e i saperi della civiltà contadina saranno il tema di una manifestazione che apre una finestra sul grande patrimonio materiale e immateriale della gente dei campi e del ciclo delle coltivazioni. Alle 12.30, prenderà il via la seconda parte della sfilata e dell’esposizione dei carri. Alle ore 13, i visitatori avranno la possibilità di pranzare nei ristoranti convenzionati dove saranno proposti menù turistici basati su piatti e prodotti della tradizione alberonese. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, avrà inizio la seconda sfilata dei carri. Dalle ore 18 in poi, Piazza Civetta sarà animata da stand gastronomici, musica e poesie in vernacolo. Sarà una vera e propria festa d’autunno, caratterizzata dai frutti che segnano l’arrivo della nuova stagione.
Per i turisti, “Il Paese nella tradizione” sarà un’occasione per scoprire Alberona, un borgo di poco più di mille abitanti, situato a circa 30 chilometri da Foggia, al quale il Touring Club Italiano ha assegnato la Bandiera Arancione. L’Anci ha riconosciuto il paese come uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
Alberona appare come ‘aggrappata’ al Monte Stilo, a 732 metri sul livello del mare e si annuncia alla vista come un presepe. I carri del 28 settembre sfileranno davanti a tutti i principali luoghi d’interesse storico e culturale. Il primo monumento che s’incontra salendo verso il paese è la Fontana Muta. Dal 1824, quest’oasi di ristoro “parla” attraverso l’eterno scrosciare dell’acqua. Più avanti, il Muro Architettonico racconta come l’arte e l’amore possano modellare anche la pietra, facendole trovare le forme della grazia e della bellezza.
Pochi passi ancora e in alto, sulla sinistra, s’intravede il monumento al Tenente Andrea Nazzaro, eroe della Resistenza al terrore nazifascista. Il Muraglione sale fino alla terrazza panoramica dove la vista domina tutto il Tavoliere. Il cuore del borgo è a pochi metri, in Piazza Civetta. La Chiesa di San Rocco svetta con la sua facciata gotica e la cuspide conica del campanile. Facendosi accompagnare dalla discesa che si stende ai piedi dell’edificio sacro, si arriva alla storica abitazione di Vincenzo d’Alterio, uno dei poeti che ha contribuito a fare di Alberona un piccolo borgo dalla grande tradizione letteraria. Qualche metro più in là e, all’ombra del monumento ai Caduti, si apre lo scrigno dell’Antiquarium, un museo che raccoglie le antiche testimonianze della storia alberonese. Nei pressi dell’Antiquarium c’è la Chiesa Madre o Priorale, un tempo dimora dei cavalieri Templari.
IL LUOGO