Il caffè espresso di Napoli candidato a Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Veduta di Napoli con Castel dell'Ovo

Veduta di Napoli con Castel dell’Ovo

di Redazione FdS

“Il caffè in Italia non è soltanto una bevanda ma esprime una vera e propria cultura, un rito tutto napoletano che ha dato vita a tradizioni diffuse ovunque, come quella del caffè sospeso che evoca il senso dell’ospitalità, solidarietà e convivialità.” Così recita uno dei passaggi del dossier che a firma di Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, avvia la richiesta di iscrizione del caffè espresso napoletano nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità tutelato dall’UNESCO. L’iniziativa è in linea con il lavoro svolto negli ultimi anni per il riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle più significative tradizioni agroalimentari della Campania.

Il dossier è stato redatto da un gruppo di professori universitari, antropologi e giuristi, per raccontare appunto il valore identitario della cultura del caffè per i napoletani, i campani, e tutti gli italiani. “Insieme agli elementi alimentari propri di questa tradizione – fanno sapere dalla Regione – nel dossier sono stati evidenziati i profili legati allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente, alla preservazione degli ecosistemi che è strettamente connessa a questa nostra cultura”. Dopo il riconoscimento andato nel 2017 all’Arte del pizzaiuolo napoletano – c’è da sperare che anche per la cultura del caffè espresso napoletano, nota in tutto il mondo, si arrivi ad un analogo risultato.

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