di Kasia Burney Gargiulo
E’ di appena pochi giorni fa il lancio del nuovo bellissimo video promozionale della Calabria tutto incentrato sul suo patrimonio culturale e ambientale, con uno speciale occhio di riguardo al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria di cui si invita a “vivere” i capolavori. L’altro ieri poi il Governatore Giuseppe Scopelliti aveva presentato nella sala del Consiglio Regionale un accordo con Alitalia per orientare turisti da tutto il mondo verso il Museo reggino. Ma ora arriva come una doccia fredda la notizia che a parte i Bronzi di Riace e i pochi altri capolavori – dai Dioscuri, al Kouros, al Filosofo – già esposti nelle due nuove sale inaugurate circa tre mesi fa, nessun’altro reperto potrà essere esposto secondo il pianificato progetto di riallestimento.
La causa di questo blocco è stato l’esito di una procedura avviata dinanzi al TAR dal consorzio Research che ha contestato l’esito della gara vinta da una cordata di cui fanno parte le società Set up live, Protecno e la cooperativa Gnosis, ed ha chiesto la sospensiva, peraltro respinta dal Tribunale Amministrativo. L’appello al Consiglio di stato degli interessati ha però prodotto alla fine il desiderato blocco, che è giunto proprio nelle ore in cui Scopelliti e l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio presentavano l’accordo per indirizzare i turisti al Museo di Reggio Calabria. La decisione sul merito ritorna pertanto nuovamente al TAR che però non si pronuncerà prima di luglio, in data cioè posteriore a quella (giugno) che la Soprintendente ai Beni Archeologici Simonetta Bonomi aveva annunciato il 10 gennaio scorso davanti alle telecamere Rai di Uno Mattina dichiarando: “Si sta lavorando per consentire la riapertura completa del museo, prevista per giugno. Le condizioni per rispettare la scadenza ci sono tutte, dopo l’aggiudicazione definitiva dei lavori”.
A questo punto le prospettive sono molteplici, ma la riapertura certo non avverrà prima degli inizi del 2015. Se infatti il Tribunale dovesse confermare il risultato della gara – è questa la migliore delle ipotesi – i lavori potranno riprendere, ma non termineranno prima di almeno cinque mesi, facendo così slittare il tutto agli inizi del nuovo anno. Tuttavia anche in questa ipotesi i tempi potrebbero allungarsi ulteriormente, e di molto, se la nuova decisione del Tar dovesse essere seguita da un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, di cui è impossibile ora preconizzare gli esiti. Se invece il Tribunale Amministrativo la prossima estate dovesse dare ragione a chi ha intentato la causa, si dovrà rifare daccapo la gara….e in tal caso, se avevate deciso di regalare ai vostri bambini un biglietto del Museo, tenetevi pronti ad aggiungere al regalo anche dei rasoi da barba di tipo bilama. Intanto però portateli almeno a vedere i Bronzi di Riace, perchè ne vale davvero la pena.
Buona sera!
Tale argomento (il risultato della vicenda giudiziaria) è oggetto di scommesse e i bookmakers cosentini, in modo particolare quelli che stazionano vicino l’Arco ‘i Ciacciu, poche ore fa davano vincente la prima ipotesi. Se volete il mio giudizio il TAR calabrese [ammesso che sia lui a giudicare] è imprevedibile, per cui nessun pronostico da parte mia. E voi che pronosticate?