Il lucano Lago di San Giuliano, preziosa oasi di biodiversità

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Basilicata – Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF – Ph. Angelo Scalera
© 2013 – FdS: per gentile concessione dell’Autore | Photogallery a fondo pagina

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di Redazione FdS

Lo abbiamo visitato per voi pochi giorni fa e ve lo mostriamo in tutto il suo fascino. E’ il Lago di San Giuliano, diviso fra i territori di Matera, Miglionico e Grottole. A illustrarlo ci pensano le immagini bellissime di Angelo Scalera e Ferruccio Cornicello che ce lo mostrano in una duplice versione, con il sole e con il cielo grigio e ventoso. Se volete visitare l’area protetta in cui il bacino ha sede non dovete far altro che seguire dopo Matera i cartelli per Contrada Diga di San Giuliano e giungervi in auto fin nei pressi. Un sentiero pedonale sterrato vi porterà fin sulla riva del lago. Una volta sul posto potrete decidere se percorrere un sentiero naturalistico tracciato che vi porterà fra la vegetazione circostante mostrandovi il lago da varie angolazioni. Per visitarlo vi consigliamo di scegliere il periodo primaverile o estivo per la varietà di colori che il contesto offre.

Il Lago è inserito in un’area naturale protetta della Basilicata. La storia della riserva regionale è legata alla nascita dell’omonimo invaso artificiale creato per scopi irrigui dallo sbarramento del fiume Bradano negli anni tra il 1950 ed il 1957 grazie al programma economico americano di aiuti del piano Marshall. La presenza del lago ha attirato sin dal principio numerose specie di uccelli acquatici, rendendo necessarie iniziative volte alla tutela dell’area. Così nel 1976 è diventato Oasi di protezione della fauna, e nell’anno successivo è stato ad esso apposto il vincolo paesaggistico. Nel 1989 il WWF Italia ha ottenuto, tramite convenzione con il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, concessionario dell’area, la gestione naturalistica, istituendo un’oasi. Inoltre la regione Basilicata, al fine di rafforzare l’azione di tutela, ha istituito nel 2000 una Riserva naturale orientata affidandola in gestione alla Provincia di Matera. È stata dichiarata dal Ministero dell’Ambiente area SIC (Sito di interesse comunitario) ed area ZPS (Zona di protezione speciale); infine nel maggio 2003 è stata inserita con decreto ministeriale nell’elenco delle zone umide italiane previste dalla Convenzione di Ramsar per la conservazione delle aree di interesse internazionale per la fauna acquatica. Nell’agosto 2006 è stato rinvenuto sulle sponde del lago uno scheletro fossile di balena risalente al pleistocene, cioè circa un milione di anni fa. Nel 2008 il fossile è stato recuperato e trasferito in un laboratorio della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoantropologico, con destinazione finale nel museo archeologico nazionale ‘Domenico Ridola’ di Matera.

Il territorio della riserva comprende il lago vero e proprio, che si estende per circa 8 km² ed ha una capacità di circa 100 milioni di metri cubi di acqua, ed i tratti fluviali a monte ed a valle del lago artificiale. La diga omonima, che ha un’altezza di 38,3 metri, è ad una quota di massimo invaso di 101,6 m s.l.m. Il lago è ricco di insenature, è circondato da una fascia boschiva, e la sponda sinistra, sul versante di Matera, è più pianeggiante e digrada più leggermente verso il lago, mentre la sponda destra, sul versante di Miglionico e Grottole, è più ondulata e digrada più ripidamente sul lago. Il tratto di fiume a monte del lago ha caratteristiche tipiche dell’ecosistema fluviale, mentre a valle dello sbarramento il fiume scorre in una gravina profonda a tratti anche 50 metri.

Nel tratto fluviale a monte dell’invaso la vegetazione tipica è quella igrofila, con pioppi, salici e tamerici; tale tipo di vegetazione è presente anche nel tratto a valle dello sbarramento sul fondo della gravina. Alla sommità delle pareti rocciose della gravina, invece, la vegetazione tipica è quella xerofila. Intorno al lago la fascia di rimboschimento è costituita prevalentemente da pino d’Aleppo, cipresso ed eucalipto, mentre tra il rimboschimento ed il lago emergono, a seconda dei livelli di acqua presenti nell’invaso, vasti prati periodicamente sommersi.

Grande importanza ha all’interno della riserva la presenza dell’avifauna soprattutto durante lo svernamento e le migrazioni. Si contano infatti circa 180 specie di uccelli, molte delle quali sono classificate come specie rare. Tra le specie acquatiche vi sono aironi cinerini, garzette, svassi, folaghe. In inverno compaiono l’airone bianco maggiore, il cormorano, il moriglione, il fischione, la volpoca, l’oca selvatica e la rara moretta tabaccata. Tra i rapaci sono comuni il nibbio reale, il nibbio bruno, la poiana, qualche esemplare di falco pescatore e tra le pareti della gravina qualche capovaccaio. Tra i passeriformi è da citare il pendolino, simbolo dell’oasi del WWF. Infine tra i mammiferi sono presenti l’istrice, il tasso, il gatto selvatico e la faina, oltre a qualche esemplare di lontra.

Nel corso degli anni sono state rilevate anche presenze ornitologiche ritenute eccezionali come ad esempio quella nell’autunno del 1989 della casarca (Tadorna ferruginea), raro esemplare di anatra, o lo svernamento completo, da novembre a marzo del 1994, di un adulto di pellicano (Pelecanus onocrotalus). A metà dicembre del 1995 sono stati inoltre osservati per alcuni giorni 12 eleganti cigni reali (Cygnus olor) in sosta nell’Oasi. Nel dicembre 2010 un esemplare della rarissima albanella pallida (Circus macrourus) trovato ferito nei pressi del territorio di San Giuliano è stato affidato al Centro Recupero Animali Selvatici della Riserva.

Dalla varietà di specie citate, floristiche e faunistiche, emerge come questo lago sia un piccolo ma preziosissimo microcosmo di biodiversità, condizione quest’ultima che ad una Natura sempre più assediata dall’azione dell’uomo consente di conservare tutta quella variabilità biologica di geni, specie, habitat ed ecosistemi che sola garantisce il mantenimento del fragile equilibrio della vita sulla Terra.

bibliografia: Sara Fiorillo – Puglia e Basilicata, EDT 2013
De Rosa G., Cestaro A.(a cura di)  Storia della Basilicata, Laterza 2003
 

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Angelo Scalera © 2012 - FdS: per gentile concessione dell'Autore

Lago di S. Giuliano: l'oasi del silenzio

Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - L'acqua in tempesta del Lago di San Giuliano (Matera - oasi WWF) travolge la staccionata...- Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - L'acqua in tempesta del Lago di San Giuliano (Matera - oasi WWF) travolge la staccionata...- Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013 - FEART®

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - La via che porta al Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Esemplare di Orchiedea selvatica (Ophrys Fusca) nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Esemplare di Orchiedea selvatica (Ophrys Fusca) nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Esemplare di Orchiedea selvatica (Ophrys Fusca) nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Fioritura di rosacea nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Fioritura di asfodeli nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Fioritura di asfodeli nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Fioritura di Muscari Comosum (volgarmente detto 'lampascione') nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Antica masseria nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

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Basilicata - Antica masseria nei pressi del Lago di San Giuliano (Matera), oasi WWF - Ph. Ferruccio Cornicello © Copyright 2013

Crediti immagini: Angelo ScaleraNikon website  | Ferruccio Cornicello – Nikon website

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