di Redazione FdS
Cento eccellenze del Made in Italy approdano su Google in un grande progetto divulgativo – ‘Made in Italy: eccellenze in digitale’ – che vede collaborare il colosso di Mountain View con il Ministero italiano per le Politiche Agricole e Union Camere. Il presidente di Google Erich Schmidt lo aveva promesso il 9 ottobre scorso a una folta platea di imprenditori, politici e giornalisti: «investirò sull’eccellenza del Made in Italy». Detto, fatto. Il progetto è partito nell’ambito delle attività del Google Cultural Institute (che ha già collaborato con istituzioni come il British Museum e il Nelson Mandela Centre of Memory) e per il momento è solo una grande vetrina di prodotti perchè manca del tutto una sezione e-commerce che consenta il passaggio dalla consultazione all’acquisto. Ma nessuno dei partner esclude che il prossimo passaggio possa essere quello di sviluppare un vero e proprio canale commerciale fra le piccole e medie aziende italiane e l’utenza internazionale.
Al momento tuttavia è normale chiedersi chi ci guadagni da un’operazione puramente divulgativa. In realtà ci guadagnano tutti i partners: l’Italia potrà nel frattempo godere, a costo zero, di uno straordinario riflettore puntato sulle proprie eccellenze nel campo dell’artigianato e dell’agroalimentare potendo contare su una piattaforma online che le farà conoscere a tutto il mondo tramite racconti, foto, cartine, video e documenti storici. Google, come ammette il suo presidente, la considera già un’operazione commerciale sia perchè consolida la sua posizione di forza in Italia e in secondo luogo perchè le permette di costruire un portfolio di potenziali e importanti clienti, dato che alcune delle imprese coinvolte potranno usare i suoi servizi, soprattutto quando gli imprenditori capiranno l’importanza commerciale della loro presenza sul web. Infatti al momento solo il 34% delle Pmi italiane ha un proprio sito web e solo il 13% lo utilizza per fare e-commerce, e ciò proprio in un momento in cui il Made in Italy è sempre più cliccato sul web, con una crescita del 12% delle ricerche su Google. “E’ un’iniziativa pensata e realizzata appositamente per l’Italia che ci auguriamo possa contribuire ad aumentare la capacità delle imprese italiane di fare export e promuovere ulteriormente la cultura del Made in Italy nel mondo”, ha detto Carlo D’Asaro Biondo, Presidente di Google per le aree Sud e Est Europa, Medio Oriente e Africa.
Questo nuovo progetto sembrerebbe preludere anche alla soluzione, peraltro ancora incerta, di un problema tutto italiano, quello del ritardo nella diffusione della banda larga, un vero limite se ci si vuole proiettare verso una nuova era del Made in Italy 2.0. Lo scorso 9 ottobre fu lo stesso Erich Schmidt a porre la questione e nel frattempo dal Ministero delle Politiche Agricole fanno sapere che si lavorando per portare internet ad alta velocità nelle zone rurali con un progetto dedicato appunto alla banda larga. Anche perchè l’intento dichiarato del Ministero è aiutare le piccole e medie imprese “a superare le barriere di spazio e di tempo per vendere nel mondo”. Il progetto Google Made in Italy viene inoltre considerato un’arma efficace di contrasto alla contraffazione che sottrae al nostro paese 60 miliardi ogni anno. Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ritiene infatti che con Google sia stato trovato un importante alleato internazionale nella lotta al falso Made in Italy alimentare.
Vediamo dunque cosa possono esplorare gli utenti di tutto il mondo accedendo a Google Made in Italy: come recita lo stesso messaggio di benvenuto sulla piattaforma, si potranno scoprire veri tesori nascosti, le passioni e le tradizioni del Made in Italy. Ci si potrà lasciar stupire dalle informazioni più curiose relative ai tipici prodotti italiani, esplorare la mappa per iniziare il viaggio e se si è imprenditori, seguendo il link “Soluzioni per le imprese”, si potrà anche accedere a risorse utili per sfruttare il potenziale del Web a vantaggio delproprio business. Numerose le eccellenze già disponibili sulla piattaforma: dai prodotti agroalimentari più famosi come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma a quelli meni noti del nostro artigianato come la fisarmonica di Vercelli o il cappello di Montappone che Federico Fellini indossava sul set quando girava. Fra i prodotti segnalati diversi sono quelli del Sud Italia dei quali vi offriamo qui di seguito l’elenco per regione al fine di agevolarvi la ricerca, senza però togliervi il piacere della scoperta (precisiamo che il motore di ricerca individua sia i prodotti tipici della regione digitata, sia quelli nelle cui schede per qualche ragione compaia il nome della medesima regione):
VIDEO-PRESENTAZIONE di Made in Italy: eccellenze in digitale