di Alessandro Novoli
Mentre l’Italia fa fatica a superare il digital divide, ossia il divario che nell’uso della rete e della tecnologia digitale la separa dal resto d’Europa, esiste un ecosistema di start up che proprio nel campo del digitale, e soprattutto nel Sud Italia, si sta facendo notare per l’elevato livello di creatività e competenza. Ultima in ordine di tempo arriva da Helsinki la notizia dell’avvenuta premiazione del ventiseienne pugliese di Noci (Bari), Domenico Colucci, quale Miglior giovane imprenditore Web dell’anno agli Europioneers Awards 2015, premio promosso dalla Commissione Europea e giunto alla terza edizione.
Il prestigioso riconoscimento per le start up è diviso in tre categorie (Web Entrepeneur, Young Web Entrepeneur per giovani sotto i trent’anni, vinto da Colucci, e Female Web Entrepeneur, per le donne): 606 i progetti presentati quest’anno, tra cui sono stati selezionati i 60 finalisti. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato anche Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea, e Markku Markkula, presidente del Comitato europeo delle regioni.
Colucci è stato premiato per la start up Nextome, fondata insieme a Vincenzo Dentamaro e a Giuseppe Tateo a cui si è successivamente aggiunto Marco Bicocchi Pichi. Come raccontano gli stessi co-founders “la Nextome srl è nata ufficialmente alla fine del 2013”, ma già dal maggio dello stesso anno i tre colleghi dell’Università degli Studi di Bari avevano deciso di iniziare un percorso di ricerca insieme. “L’idea alla base della startup – spiegano – è quella di fornire un servizio che possa localizzare un utente in una struttura e offrirgli una serie di informazioni mirate. Un modo per eliminare il senso di smarrimento che si può provare quando ci si ritrova in un ambiente sconosciuto. Il sistema permette infatti all’utente di conoscere con precisione la propria posizione all’interno di edifici, pianificare e seguire percorsi e godere di una serie di servizi ad essa connessi. Grazie a Nextome è possibile con un dispositivo tipo smartphone o tablet individuare la propria posizione e seguire gli spostamenti in tempo reale.”
La prima applicazione è stata orientata ai musei “perchè – aggiungono – il sogno era quello di rendere realmente fruibile e accessibile il patrimonio culturale e artistico italiano, una delle nostre eccellenze nel mondo”. Il sistema guida infatti gli utenti nella scoperta del patrimonio artistico italiano con mappe e approfondimenti in tempo reale, percorsi tematici, immagini, audio e video guide tradotte nelle principali lingue. Praticamente il visitatore può vedere sul proprio schermo tutte le opere che fisicamente lo circondano e ottenere informazioni su di esse direttamente dall’applicazione nel proprio device. Colucci e i suoi colleghi spiegano come per perseguire questo obiettivo sia stato necessario avviare “un processo di ricerca e sviluppo che ha coinvolto diversi ambiti, dalla fisica all’intelligenza artificiale, dall’algebra lineare all’esperienza utente, sfruttando le più innovative tecnologie a disposizione. Dopo sei mesi di sviluppo, il team ha potuto presentare una versione beta del prodotto alla Fiera del Levante 2013, all’interno del Salone delle Start-up e delle imprese creative. La tecnologia era quella base, l’interfaccia minimale, ma tutti gli ospiti sono rimasti meravigliati nel vedere che il puntino sul display del telefono tracciava perfettamente i movimenti dell’utente. Così è nato Nextome.”
Nello stesso periodo al team si è aggiunto l’impreditore Marco Bicocchi Pichi, che con la sua esperienza in ambito imprenditoriale è risultato di fondamentale importanza per la crescita del business di Nextome. Avvenuta la costituzione il 4 Dicembre 2013, la Nextome ha chiuso un importante contratto con la regione Puglia ottenendo la possibilità di mappare il Padiglione Puglia al Vinitaly 2014. Dai musei è passata dunque alle fiere, e su una superficie di 8000 metri quadrati Nextome ha semplificato la visita di centinaia di visitatori offrendo funzionalità di localizzazione, ricerca e percorsi, e integrando le schede di tutti gli espositori. Intanto nel 2014 il team ha lavorato per rendere Nextome sempre più completa e funzionale, e lo ha fatto con la MLV3 che offre un ulteriore miglioramento nelle prestazioni e l’aggiunta di servizi per i retail.
Prima degli Europioneers di Helsinki, la tecnologia “made in Puglia” di Colucci e compagni era già stata premiata all’inizio di questo mese dal pubblico del Web Summit di Dublino come migliore start up nell’ambito di una manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre 2000 start up, fra cui 98 italiane. Il nuovo traguardo raggiunto ora in Finlandia è la conferma per i quattro pionieri pugliesi dei digitale che la strada seguita è quella giusta: “Sono molto felice per questo importante premio – ha commentato Colucci – grazie alla giuria e alla Commissione Europea per aver apprezzato il potenziale di Nextome. Un ringraziamento anche ai miei colleghi per aver condiviso con me questo risultato”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA