Il sogno dell’immortalità. Grande successo per i guerrieri cinesi dell’esercito di terracotta in mostra a Napoli

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L’esercito di terracotta in mostra a Napoli. Scorcio dell’allestimento – Ph. Mario Zifarelli

L’esercito di terracotta in mostra a Napoli. Scorcio dell’allestimento – Ph. Mario Zifarelli

di Enzo Garofalo

Uno dei guerrieri di Xi'an in frammenti

Uno dei guerrieri di Xi’an in frammenti

Un imperatore, il primo del Celeste Impero, e la sua ossessione per l’immortalità, sono all’origine di uno dei più spettacolari apparati di carattere funerario mai concepiti nella storia umana: quello composto dalle migliaia di statue di terracotta che riproducono l’armata del sovrano cinese Qin Shi Huangdi vissuto nel III sec. a.C. Ottomila sculture stimate, seimila portate alla luce a partire dal 1974, oltre a un buon numero di carri in legno, armi in bronzo e cavalli in terracotta: il tutto destinato ad accompagnare nel viaggio eterno l’imperatore al quale si deve l’unificazione della Cina. Dal 1987 il suo mausoleo, che fa da fulcro all’intera armata di terracotta, è considerato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità, riconoscimento che ha contribuito a far diventare il sito archeologico di Lintong, alla periferia di Xi’an, la seconda attrazione del Paese dopo la Grande Muraglia, opera monumentale di difesa voluta dallo stesso imperatore. A testimonianza di una scoperta archeologica ascrivibile fra le più importanti della Storia, sono arrivati a Napoli ben 300 reperti, fra cui 170 guerrieri a grandezza naturale, oltre ad armi, armature e vari oggetti d’arte, esposti nella barocca Basilica dello Spirito Santo ubicata sulla centralissima via Toledo ed aperta per l’occasione. I pezzi presentati in mostra, hanno spiegato gli organizzatori, sono riproduzioni ottenute fin nei minimi dettagli da artigiani cinesi della regione degli scavi utilizzando per una sola volta gli unici calchi esistenti delle sculture originali, praticamente inamovibili a causa della loro fragilità. La mostra, inizialmente programmata fino al 28 gennaio, è stata prorogata al prossimo 8 aprile avendo fatto registrare in tre mesi un flusso di 50 mila visitatori.

Modelli in scala ridotta dei guerrieri di Xi'an ne mostrano l'originaria policromia

Modelli in scala ridotta dei guerrieri di Xi’an ne mostrano l’originaria policromia

Il percorso espositivo, basato su una efficace combinazione di tecnologia e didattica, esordisce con una sezione dedicata al contesto storico in cui si colloca la grande opera voluta dall’imperatore e alle modalità del tutto casuali della fortunata scoperta archeologica da parte del contadino Yang Zhifa al quale è dedicata una video-intervista. Reperti in terracotta e in bronzo, accompagnati da dettagliati pannelli descrittivi, offrono lo spunto per illustrare il complesso processo di realizzazione la cui ‘filiera’ viene suggestivamente rappresentata nella seconda sezione attraverso modellini in ceramica che ne ricostruiscono agevolmente le singole fasi. Ne emerge la monumentalità di un’opera che, insieme alla costruzione del mausoleo, ha richiesto – come narrano le antiche fonti – l’impiego di 700.000 uomini e oltre 40 anni di tempo. La produzione delle statue, per quanto seriale, lascia tuttavia ampio spazio ad una caratterizzazione personale a tratti intensa, come si evince dalle peculiarità dei volti, delle acconciature, delle armature, e dalla originaria verniciatura a colori brillanti che, con la cottura delle statue, rappresentava il momento culminante della catena produttiva.

Una terza sezione è dedicata all’intera area della necropoli che ha restituito 50.000 reperti di valore storico, fra cui una preziosa carrozza di bronzo scoperta dagli archeologi nel 1980. Segue una sezione dedicata all’organizzazione dell’esercito con una selezione di soldati e di reperti che forniscono al visitatore l’idea delle tipologie di figure rappresentate e dei relativi corredi bellici. Fanno parte di questa sezione anche alcuni pannelli che raccontano l’articolato lavoro degli studiosi fra conservazione, restauro, inventariazione, fotografia e archiviazione.  All’ultima sala spetta infine il compito di stupire lo spettatore presentando una parziale ricostruzione della Fossa 1 contenente quello che viene considerato il corpo d’armata principale. Inserti audiovisivi narrano l’epopea di Qin Shi Huangdi e del suo formidabile esercito mentre luci ad accensione graduale lasciano emergere dal buio le sagome dei soldati a file serrate il cui passo è come cristallizzato in un avanzamento senza fine, lo sguardo rivolto verso l’insondabile meta dell’immortalità.

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Part. dell'esercito di terracotta in mostra a Napoli - Ph. Mario Zifarelli

Part. dell’esercito di terracotta in mostra a Napoli – Ph. Mario Zifarelli

L’esercito di terracotta ed il primo imperatore cinese
Basilica dello Spirito Santo, Napoli, Via Toledo 402
dal 24 ottobre al 28 gennaio 2018 (prorogata fino all’ 8 aprile)
Lun-Dom 10.00-20.00
Biglietto: 12 euro; ridotto, 10 euro; bambini e ragazzi (dai 4 ai 13 anni) 8 euro.
Info: www.esercitoditerracotta.it

Esercito di terracotta di Xi’An: l’imperatore Qin Shi Huang, Napoli – Ph. Mario Zifarelli

Esercito di terracotta di Xi’An: l’imperatore Qin Shi Huangdi, Napoli – Ph. Mario Zifarelli

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