di Redazione FdS
Cinque artisti e i loro scatti fotografici per raccontare un luogo, o meglio ciò che rimane di un luogo…unico, plurimillenario, mitico. Parliamo dei resti del Tempio di Hera noto anche come Tempio delle Tavole Palatine, un tempio dorico del VI secolo a.C. dedicato alla divinità mitologica Hera e situato in un’area extraurbana di quella che fu la meta finale della vita del grande filosofo Pitagora: l’antica colonia greca di Metaponto (Matera). Questo luogo che, nonostante l’azione erosiva del tempo, conserva un fascino potentissimo in qualunque stagione o ora del giorno e della notte, è oggetto della mostra fotografica itinerante “Il Tempio di Hera – Tra passato e presente” che dal 18 al 20 luglio si terrà nella Sala Incontro di Bernalda (Matera) e dal 1° al 31 agosto presso il Museo Archeologico di Metaponto (Matera). L’esposizione presenta una serie di scatti di fotografi del passato e di autori contemporanei, immagini che permetteranno di osservare la rappresentazione di questo stesso luogo attraverso il tempo. La mostra è a cura di Katya Madio.
I resti del monumento sono situati nell’area archeologica di Metaponto, presso la sponda destra del fiume Bradano, e sono riconducibili ad un santuario magno-greco eretto sui resti di un antico villaggio neolitico, lungo la strada preistorica proveniente da Siris-Heraclea, a circa 3 km dall’antica città di Metaponto. Il tempio era anche chiamato “Scuola di Pitagora”, in memoria del celebre filosofo greco. Nel medioevo era ancora chiamato “Mensae Imperatoris”, probabilmente a ricordo dell’imperatore Ottone II che, nella spedizione contro i Saraceni del 982, si accampò a Metaponto. I resti del tempio, con al centro la cella dotata di adyton e preceduta da un pronao, sono composti da 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico (in origine le colonne erano 32). Nel V secolo a.C. fu dotato di un tetto fittile con decorazione policroma di tradizione ionica, con protomi leonine e doccioni. Nelle vicinanze del tempio vennero rinvenuti infatti, durante gli scavi del 1926, numerosi resti dell’antica decorazione in terracotta, statuette, ceramiche e altri pezzi di colonne oggi esposti al Museo Archeologico Nazionale di Metaponto. Il tempio, dopo i restauri degli anni ’60, era stato inizialmente attribuito al culto della dea Atena, ma successivamente sul frammento di un vaso venne rinvenuta una dedica votiva alla dea Hera.
GLI ARTISTI IN MOSTRA
GIORGIO SOMMER
Francoforte 1834 – Napoli 1914
fotografo Italo/Tedesco
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COSIMO SAMPIETRO
Roccaforzata 1856 – Bernalda 1949
Pittore e fotografo
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CLAUDIO MARCHESE
Catania 1947 – fotografo, lucano per scelta,
residente a Berrnalda
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GIANNA TARANTINO
Nata a Taranto nel 1957
Ricercatrice e fotografa
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FRANCESCO LA CENTRA
Nato a Ferrandina nel 1967
Fotografo lucano
Sala Incontro, Bernalda
Via Cairoli | Vernissage 18 luglio ore 20.00
dal 18 al 20 luglio
Ingresso libero
Museo Archeologico Nazionale, Metaponto
via Aristea 21
dal 1° al 31 agosto
Ingresso libero