Proseguiamo il nostro viaggio alla ricerca delle impressioni sul Sud Italia riportate da viaggiatori molto “speciali” nei loro ‘cahiers de voyage’, riportando quelle sulla Sicilia orientale del giornalista, scrittore e drammaturgo ceco Karel Čapek (1890-1938) che le affidò all’opera “Fogli italiani” * nel capitolo “Da Palermo a Taormina”. Il libro è un ‘diario’ di viaggio scritto per un quotidiano di Praga nel 1923, che si rivela particolarmente interessante in quanto concepito come una sequenza di impressioni e di immagini lontane da ogni luogo comune e dalla visione oleografica imperante all’epoca dell’autore:
«Pagatemi queste righe a peso d’oro, non per la loro straordinaria bellezza ma perchè io stesso le devo pagare così care. Se stimo ogni piccola stella dieci centesimi e un centesimo ogni profondo mormorio del mare, dieci lire il fuocherello rosso sulla cima dell’Etna e mezza lira ogni ora dell’aria balsamica – come vedete, non tengo conto né dei riflessi del mare, né delle palme, né del vecchio castello, e nemmeno del teatro greco che di notte non ha niente con cui attirare l’attenzione – allora, veramente ne vale la pena e sia lodato Dio che mi ha mandato in questa parte del mondo».
* Il volume è attualmente disponibile nella edizione pubblicata da Sellerio nella traduzione di Daniela Galdo.
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